Capitolo 15

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Questa notte non ho dormito per niente, di nuovo quel maledetto incubo, mi perseguita da due anni. Cerco di scacciare questo pensiero dalla mia testa e cerco di concentrarmi sulla lezione. Cerco di non pensarci prendendo appunti, questa maledetta storia. L'unica materia che non riesco a mettermi in testa, mi piace l'arte e devo collegarmi con la storia. Devo trovare un modo per impararla e capirla meglio.

La campanella suona e arriva l'ora di spagnolo, posso dire che amo lo spagnolo. Se non fosse stato per mia madre e mio padre sarei rimasta in Spagna. La prof. inizia a spiegare e poi iniziamo a correggere degli esercizi.

<<Signorina Katrin vada alla lavagna e corregga l'esercizio 6>> mi alzo dal mio posto con il quaderno in mano e vado a scrivere alla lavagna l'esercizio.

Inizio a scriverlo e appena finisco la prof. osserva se ho fatto qualche errore.

<<Brava mi stupisce sempre di più>> la ringrazio e l'attenzione di tutti si concentra sulla porta che viene bussata ed entra Nash con un foglio in mano.

<<Scusate prof. se disturbo ma il bidello mi ha chiesto di dargli questo>> si avvicina alla cattedra e da il foglio alla prof.

Ci fissiamo per pochi secondi e in fine mi fa l'occhiolino, sorrido sotto i baffi per il suo gesto stupido. Ma perché la prof. non mi manda a sedere ?.

<<Cosa mi porti, vediamo un po'>> si mette gli occhiali e inizia a leggere il foglio, do una sbirciata alla classe, alcune ragazze cercano di attirare l'attenzione di Nash mettendosi in mostra. Guardo Chloe e vedo che mi sorride di nascosto.

<<Signorina Katrin il preside la vuole nel suo ufficio>> cosa ? Che cosa ho fatto questa volta ? Sabrina mi guarda preoccupata. La cosa non mi piace affatto, anche Nash mi guarda sorpreso prima di uscire dalla classe.

Riporto il quaderno al mio banco e Chloe mi guarda preoccupata. Esco dalla classe e mi incammino all'ufficio del preside, perché il preside mi ha convocato nel suo ufficio ? Ho fatto qualcosa che non dovevo fare ? Non sono andata in mensa.

<<Katrin>> la voce di Nash mi fa saltare dallo spavento

<<Mi hai fatto paura>> rispondo e inizio a scendere le scale per raggiungere il piano terra.

<<Perché il preside ti ha convocato nel suo ufficio ?>> mi domanda, ma perché non torna in classe ?

<<Non lo so, ma non dovresti andare in classe ?>> mi fermo e lo guardo, perché mi deve seguire ?

<<Tra poco vado, sicura che non sei nei guai ?>> mi piace vedere che si preoccupi per me, ma ora esagera

<<Non lo so come faccio a saperlo, torna in classe se non vuoi finire nei guai>> mi incammino e lui mi segue ancora

<<Fatti almeno accompagnare>> sbuffo

Arriviamo al piano terra e l'ansia e la preoccupazione stanno iniziando a farsi sentire.

<<Vai adesso>> dico

<<Ok, voglio sapere tutto poi>> annuisco e sparisce, faccio dei respiri profondi e poi busso, appena il preside mi da il permesso di entrare, entro.

<<Mi cercava signor preside ?>> chiedo, sono preoccupata

<<Si porta questo alla tua insegnate, prenda le sue cose ed esca. Fuori c'è una sorpresa per lei.>> una sorpresa ? Odio le sorprese

Prendo il foglio dalle mani del preside, saluto ed esco dal suo ufficio. Guardo il foglio e vedo che è una semplice uscita, chi ci sarà là fuori ? Sto iniziando ad avere un po' di paura.

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