Era passata una settimana e Louis non faceva altro che ignorare gli sguardi che Harry gli riservava nei corridoi o in mensa.
Per fortuna sembrava che gli studenti si fossero dimenticati della "litigata" che avevano avuto e stranamente negli utlimi giorni nessuno lo prendeva in giro o lo guardava storto. Grazie ad Harry.
Liam aveva detto a Louis che ogni qual volta qualcuno ridacchiava verso di lui o lo guardava storto, Harry fulminava con lo sguardo chiunque fosse, con aria minacciosa.
Louis non si era ovviamente accorto di nulla perché davvero, ci stava mettendo tutto se stesso ad ignorare il riccio e stentava a credere alle parole di Liam anche se egli era il suo migliore amico. Era un po' alla "Se non vedo non credo"
Ma dovette ricredersi quando, proprio quel mercoledì, Troy e Tyler stavano andando verso di lui, ridendo.
Louis sgranò gli occhi e chiuse immediatamente il suo armadietto, strinse il quaderno degli appunti al petto e iniziò a camminare velocemente verso la sua prossima lezione.
"Ehi Tomlinson" si sentì chiamare da Tyler "Dove credi di andare?"
Louis si morse il labbro e abbassò la testa. Stava quasi per girare l'angolo ma Troy lo afferrò da un braccio e lo girò verso di loro "Hai capito o no Tomlinson che più cerchi di scappare, più pugni riceverai?"
Louis boccheggiò, sentendo la paura attanagliargli le viscere.
Cercò di sorpassarli ma i due non glielo permisero e lo sbatterono al muro, facendolo mugugnare per la botta alla schiena.
"Dove vai? Ci divertiamo un po'" lo prese in girò Tyler, agguantando il colletto del liscio e alzandolo da terra.
Louis li guardò spaventato mentre il suo quaderno cadeva con un tonfo sul pavimento.
In meno di un minuto, tutti gli studenti presenti nel corridoio corsero a vedere, prendendo in mano i loro cellulari per poter registrare la scena.
"Forza Troy, fagli vedere chi comanda!" urlò qualcuno e il diretto interessato ghignò prima di alzare un pugno in aria.
Louis chiuse gli occhi e cercò di nascondere il suo viso nella sua stessa spalla. Avrebbe dovuto inventare un'altra scusa a sua madre quando sarebbe tornato a casa con la faccia tumefatta.
Sentì gli studenti iniziare ad urlare "Picchialo! Picchialo!" ed era sicuro che a breve avrebbe provato dolore, molto dolore. Ma aveva imparato che in quelle situazioni, più cercava di difendersi, più i pugni aumentavano. Così si rannicchiò su se stesso più che poteva e si preparò psicologicamente a ricevere presto un pugno.
Ma "Ehi Troy, Tyler! Avete messo su un teatrino e non mi avete invitato?" sentì urlare e si, quella era la fottuta voce di Harry.
Dio no, non si sarebbe unito a quei due vero?
"Styles, vuoi unirti a noi o vuoi invitare nuovamente quattrocchi ad una delle tue feste?" ironizzò Troy, abbassando il pugno.
Louis trovò il coraggio di aprire gli occhi. Vide gli studenti riprendere con i loro cellulari, Troy e Tyler che ghignavano ed Harry affianco a loro che li guardava minaccioso.
Quello sguardo faceva davvero paura, non era lo sguardo che gli aveva riservato quando lo aveva beccato quasi fuori dall'Istituto, una settimana prima.
"Lascialo stare Tyler" ringhiò il riccio e Wow, allora era vero quello che Liam gli aveva detto.
"Perché? È da un bel po' che non gli diamo una lezione" Troy si intromise prima di rialzare il pugno.
Louis guardò Harry forse per la prima volta da una settimana e lo supplicò con gli occhi di aiutarlo. Forse non doveva farlo ma era la sua unica via di scampo in quel momento.
"Ho detto: lasciatelo stare" ringhiò un'altra volta il riccio.
Troy però non gli diede ascolto e lasciò che il pugno volasse fino alla faccia di Louis che credette di sentire la sua mascella staccarsi dalla faccia.
Tyler lo lasciò andare ed il liscio cadde pesantemente sul pavimento, gemendo per il dolore e massaggiandosi la guancia ch'era stata colpita.
Gli studenti iniziare a ridacchiare ma smisero immediatamente quando Harry si avvicinò a Troy e lo spinse contro il muro con uno spintone.
Il ragazzo lo guardò confuso ma la sua espressione cambiò da confusa a dolorante quando il riccio gli assestò una ginocchiata nelle palle.
Poi si girò verso Tyler e lo afferrò dal colletto, come il ragazzo aveva fatto al liscio "Se non lasciate in pace Louis, giuro sulla mia stessa vita che non la passerete liscia" disse ad un palmo dal suo naso prima di lanciarlo sul pavimento "Afferrato il concetto?"
Tyler e Troy annuirono e con fatica si alzarono e si allontanarono, spaventati e con la coda tra le gambe.
Quando Harry fu sicuro della loro assenza, spostò lo sguardo sulla massa di studenti impiccioni e "Cancellate il video e se becco uno di voi postarlo da qualche parte, vi faccio marcire dietro le sbarre" li minacciò.
Gli studenti, terrorizzati, si allontanarono, armeggiando con i loro cellulari ed il riccio si girò verso Louis, trovandolo rannicchiato con le gambe al petto e con il viso sepolto nelle mani mentre singhiozza.
Il liscio aveva sentito tutto ma non aveva avuto il coraggio di guardare. Odiava ogni forma di violenza.
Sentì poi un paio di mani spostare le proprie dal suo viso e in men che non si dica, incontrò lo sguardo di Harry.
"Dio, guarda cosa ti hanno combinato" il riccio sospirò e lo tirò in piedi, stando attento a non fargli male "Aggrappati, ti porto in infermeria"
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Eighteen [Larry Stylinson]
FanfictionLouis Tomlinson: Non è un problema per te avermi come amico qui? Le persone potrebbero iniziare a prenderti in giro Harry Styles: Nhaa. Che andassero a farsi fottere! Harry Styles: Anzi, sai cosa faccio adesso? Louis stava quasi digitando un "Cosa...