Capitolo 5

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Quella sera non era molto nervoso. Era più rilassato. Era già stato a casa di Harry e aveva anche partecipato ad una delle sue feste. Non credeva sarebbe stato diverso.
Così si vestì con una camicia bianca, uno skinny nero strappato sulle ginocchia e covers bianche. Si stupì di se stesso quando di sua spontanea volontà aprì il cassetto sotto lo specchio del bagno e prese le lenti a contatto prima di metterle. Scese poi giù e dopo aver salutato la sua famiglia, si infilò nella sua auto e partì. L'unica pecca di quella sera era che Liam non sarebbe potuto andare con lui alla festa. Aveva preso il raffreddore ed era sicuro che il suo amico avrebbe passato l'intero week-end sotto le coperte. Be', almeno poteva restare un po con Harry anche se dubitava che il riccio sarebbe rimasto con lui per tutta la serata. Insomma, due settimane prima l'aveva fatto perché Louis era nuovo in quel campo, non aveva mai partecipato ad una festa e Liam lo aveva lasciato da solo. Poteva cavarsela questa volta. Ormai conosceva la casa.
Quando arrivò,  Harry lo accolse con un pizzicotto al naso prima di tirarlo nel retro del giardino, di fronte alla piscina. Aspetta, piscina? Da quando era li? Poi si rese conto che non aveva mai visitato l'esterno,  ma solo l'interno. Era enorme.
"Festa in piscina" dichiarò poi Harry.
"Ma, Harry, siamo a metà novembre! Le persone non si farebbero mai un bagno in piscina!" gli fece notare Louis, guardandosi intorno.
"Avanti Louis" sì intromise Niall "Secondo te le persone saranno abbastanza lucide da capire che non è davvero la temperatura adatta per un bagno in piscina?" chiese retorico prima di spostare le sedie sdraio, in modo da averle tutte attorno all'acqua.
"Dovevo mettere il costume?" mormorò poi contro Harry, il quale ridacchiò e scosse la testa "Tu non farai il bagno nanetto. Non voglio tu stia male"
Louis sentì il cuore perdere numerosi battiti. Harry lo aveva chiamato nanetto. In altri casi si sarebbe arrabbiato ma detto dal riccio sembrava così dolce e tenero.
Per seconda cosa, si stava preoccupando per lui e Louis non poteva esserne che felice!
Quanto ti amo pensò, imponendosi di non dare voce ai suoi pensieri mentre il riccio gli sorrideva.

Come due settimane prima, la musica era troppo alta ma per fortuna, essendo all'aperto,  il suono si espanderva di più e non dava alla tesa. Gli studenti,  come previsto da Niall, si tuffavano in piscina come se niente fosse, ubriachi e totalmente incapaci di intendere e di volere.
Louis se ne stava appoggiato al bar improvvisato appena più in là dalla piscina. Aveva un bicchiere di birra in mano che non aveva minimamente toccato e guardava le persone divertirsi come non mai.
Harry si era allontanato per salutare alcuni amici, ma gli aveva promesso che sarebbe tornato. Quindi lui, pazientemente lo stava aspettando mentre ridacchiava nel vedere Niall alle prese con un paio di ragazzi che voleva spogliarsi totalmente per fare il bagno in piscina.
Non aveva ancora parlato con Liam della "Serata delle uscite". Non gli aveva detto che si era divertito a far finta di essere un barbone con Harry, mangiando un hot dog su un marciapiedi. Neanche Liam gli aveva detto nulla sulla sua uscita con Niall. Si appuntò mentalmente di chiederglielo il giorno dopo, quando sarebbe andato a trovarlo.
Ridacchiò ancora quando sentì le imprecazioni di Niall anche se non ci capì molto visto che la maggior parte erano in irlandese.
Scosse la testa divertito e bevve un sorso di birra dal bicchiere prima di sentire un tocco non proprio leggero sulla sua spalla. Girò spaventato la testa e quando si accorse che davanti a lui c'erano Troy e Tyler, si maledì per non aver raggiunto Niall,  così da non restare da solo.
Sentì il sangue gelarsi nelle vene e il cuore fermarsi per qualche secondo. Sapeva che se i due avrebbero iniziato ad infastidito, nessuno se ne sarebbe accorto o nessuno se ne sarebbe importato. E ciliegina sulla torta, Niall era scomparso. Forse era entrato per controllare la situazione.  Era solo, non c'era nessuno con lui. Né Liam, né Niall e né Harry. Non sapeva cosa fare.
"Ma guarda un po chi c'è qui" iniziò Tyler.
Louis si spinse con la schiena contro il bancone del bar, scavando quasi nel legno. Dio, era bloccato.
"Sai Tomlinson, non mi è affatto piaciuto ciò che Harry ci ha fatto per colpa tua" si intromise Troy.
Louis chiuse gli occhi e cercò di pensare ad altro.
"Tu non sarai mai uno di noi"
"La devi pagare"
Poi uno strattone,  lui che veniva tirato e i suoi occhi che si spalancavano. Sentì distintamente Niall urlare ai suoi aggressori di lasciarlo andare ma tutto ciò che essi fecero fu spingerlo verso la piscina. Cercò in tutti i modi di impiantare i piedi ma Troy e Tyler erano troppo forti e lui, in men che non si dica, si ritrovò in acqua mentre un solo ed unico pensiero gli balenava in mente.

Eighteen [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora