Epilogo

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1 Febbraio, era il compleanno di Harry e Louis rischiava di impazzire.
Era ormai da due ore che girovagava nel centro commerciale e secondo lui, niente di ciò che vedeva andava bene come regalo per Harry.
Il riccio avrebbe compiuto finalmente 18 anni e non poteva presentarsi con un profumo o qualcosa da aggiungere al vestiario. Decisamente no, ci voleva qualcosa di più bello, speciale.
"Allora? Trovato qualcosa?" gli chiese Liam, raggiungendolo mano nella mano con Niall.
Quei due non gliela raccontavano giusta. Dicevano di non stare insieme e cose simili ma non sembrava proprio. Certo, non limonavano davanti a mezza scuola, ma andavano in giro appiccicati come cozze e sempre con le mani unite. Liam gli aveva detto che Niall gli piaceva e non poco, ma non era ancora pronto a diventare definitivamente il suo ragazzo. Quello che Louis diceva, era: sono passati quattro fottuti mesi, quanto altro ti serve?
Certo, la sua situazione con Harry non era da meno -perché si, non avevano ancora dato un nome alla loro relazione- ma almeno avevano conosciuto la famiglia dell'altro, a scuola si nascondevano negli sgabuzzini e quasi ogni sera andavano a cena fuori.
Mentre Liam e Niall no. Ma Louis sperava che finissero insieme, perché formavano proprio una bella coppia.
"No, non ho trovato nulla" sospirò dopo essersi ripreso dal suo flusso di pensieri "Voi perché non mi date una mano, invece di nascondervi nei camerini? Lo so che ci limonate la dentro ma potreste, per favore, aiutarmi così ce ne andiamo di qui? Sono stanco e ho bisogno di un pisolino" sbottò esasperato ma sorrise quando si accorse delle guance rosse del suo migliore amico.
"Fratello, sembri abbastanza frustrato" ridacchiò Niall "Ti serve proprio una sana scappata, sai? Sono sicuro che ad Harry non dispiacerebbe"
Louis arrossì ma cercò di non darlo a vedere, nascondendo il viso nella sua sciarpa. Poi prese in considerazione l'idea del biondo. Beh, poteva andar bene no? Infondo erano due mesi che "uscivano insieme" e non facevano altro che scambiarsi seghe. Neanche un pompino. Louis non si lamentava di questo ma era davvero molto frustrato -non che le mani di Harry non fossero angeliche, intendiamoci.
Sospirò "Sapete cosa? Vado a casa" disse infine, cercando di rimanere il più disinvolto possibile. Non voleva dare soddisfazioni a Niall per aver preso in considerazione la sua idea.

Louis posò le buste sul marciapiede e si abbassò per recuperare le chiavi da sotto il tappetino di casa Styles. Ancora non si spiegava perché Harry le mettesse lì, ma okay.
Il riccio era a casa dei suoi genitori e gli aveva detto che sarebbe tornato verso sera, più o meno.
Quindi Louis approfittò della sua assenza ed entrò in casa, dirigendosi immediatamente verso la camera da letto del ragazzo per mettersi a lavoro.
Chissà per quale motivo, Harry aveva deciso di non organizzare alcuna festa per il suo diciottesimo compleanno. "Sono i diciotto anni, Lou, è un traguardo importante e io voglio passare la giornata con persone importanti. Non con degli studenti che verrebbero qui solo per bere" aveva detto e secondo Louis il suo ragionamento non era totalmente sbagliato, no, non lo era per niente.

Dopo ben due ore la stanza fu pronta. Aveva cambiato le lenzuola del letto, aveva sparso per tutta la stanza delle candele così da avere l'effetto della luce soffusa e aveva ricoperto interamente il letto di petali di rosa rossi. Si guardò intorno alla ricerca di un qualcosa che non andava ma sembrava che tutto fosse perfetto.
Insomma, non gli importava se nessuno oltre alle loro famiglie e ai loro amici lo sapeva, non gli importava se il giorno dopo Harry non avrebbe raccontato cosa gli aveva preparato Louis a mezza scuola. Non gli importava.
Gli bastava che fossero loro due e basta.
Il suo cellulare vibrò e con ansia lo prese fra le mani.

Da Harry: Sono arrivato a casa. Vieni da me?

Ma io sono già da te, pensò Louis. Si morse il labbro e posò il cellulare sul comodino, controllando per l'ultima volta se tutto era al suo posto.
Poco dopo sentì la porta d'ingresso sbattere e l'ansia si impossessò di lui. E se ad Harry non piace? E se non gli piaccio in quel senso?
Si disse di darsi una calmata e si lisciò la camicia mentre la porta della stanza si spalancata con poca grazia.
Alzò lo sguardo spaventato e arrossì quando si accorse della bocca esageratamente spalancata di Harry, gli occhi che luccicavano, i capelli leggermente sconpigliati e la sua pelle che sembrava fatta di bronzo grazie alla luce delle candele.
"L-Louis" sussurrò piano il riccio, facendo un paio di passi avanti mentre si guardava intorno.
Louis si morse il labbro e lo raggiunse al centro della stanza, afferrando le sue grandi mani per stringerle "Ehi" sorrise imbarazzato "Buon compleanno"
Harry spostò lo sguardo sul ragazzo davanti a lui e ricambiò la stretta alle mani mentre un sorriso enorme si faceva spazio sulle sue labbra "Louis è-è... Dio, è straordinario"
"Ti piace?" chiese ansioso, Louis, mordendosi il labbro inferiore.
"Se mi piace? Dio Lou è stupendo, penso di volerla lasciare così" ammise, guardandosi ancora intorno.
Louis arrossì e abbassò lo sguardo, imbarazzato e lusingato. Una mano di Harry si allontanò dalla sua per posarsi tra i suoi capelli lisci "Perché tutto questo?" sussurrò poi il riccio, avvicinandosi di più al ragazzo davanti a lui.
Louis iniziò a giocare con le dita di Harry, lo sguardo basso mentre "Perché...lo so che per entrambi non è la prima volta, ma è la nostra prima volta e volevo..." sospirava, non sarebbe riuscito mai a trovare le parole giuste per descrivere tutto quello. Perché tutto aveva sempre più senso nella sua testa?
Si decise ad alzare lo sguardo "Ma se non ti va, possiamo sempre metterci a letto e guardare un film, o magari parlare, o magari potremo dormi-" ma le parole gli morirono in gola quando le labbra di Harry si posarono sulle sue. Le sue grandi mani si posarono sui piccoli fianchi di Louis e quest'ultimo si aggrappò al collo del riccio per non svenire sul pavimento.
"Quindi questo vuol dire che vuoi fare l'amore con me?" chiese ingenuamente, le loro labbra che si sfioravano appena.
"Oh si baby" ringhiò con un sorriso Harry, alzando da terra Louis e lanciandolo con poca grazia sul letto.
Il liscio scoppiò a ridere mentre la sua schiena rimbalzata sul materasso un paio di volte. Dei petali volarono in aria per l'impatto mentre Harry si posizionata tra le gambe di Louis e ridacchiava, contagiato dalla sua risata.
Poi le loro labbra si unirono e le loro mani esplorarono i loro corpi da sotto i vestiti mentre la stanza si  riempiva di piccoli sospiri.
La roba fu gettata sul pavimento come se niente fosse e le loro pelli iniziarono a sbattere tra loro mentre entrambi cercavano di scoprire punti dell'altro che ancora non conoscevano.
Louis si alzò col busto e iniziò a tempestare di baci ogni parte del corpo di Harry che riusciva a raggiungere mentre il riccio gli lasciava un enorme succhiotto appena sotto la mandibola.
"I boxer" sussurrò il liscio, leccando con la punta della lingua una spalla di Harry.
Il riccio gemette, la lingua di Louis era bollente e così bagnata, era altamente erotico. Non se lo fece ripetere due volte, sfilò velocemente i boxer di entrambi e riprese a baciare Louis come se non ci fosse un domani.
Louis credette di poter morire quando sentì le loro erezioni scontrarsi tra loro. Non erano mai stati così vicini, così a contatto.
"Aspetta" disse poi, allungando le mani verso il proprio viso per sfilare gli occhiali ma Harry lo bloccò immediatamente "Non ti azzardare" mormorò "Sei bellissimo con gli occhiali, quante volte devo dirtelo?"
"Vuoi davvero fare l'amore mentre porto gli occhiali?"
"E tu vuoi davvero fare l'amore senza togliere i calzini? Non stai morendo di caldo?" Harry sorrise divertito.
"Ma se ho i piedi congelati! Fuori ci sono due gradi sotto zero!" Louis ridacchiò, mentre, involontariamente il suo bacino si mosse verso l'alto. Entrambi gemettero e smisero immediatamente di ridere.
"Okay, basta parlare" Harry sospirò pesantemente e si allungò verso il comodino per prendere il lubrificante "Non ho preservativi, è un problema per te?"
Louis scosse la testa e osservò rapito il riccio che spalmava sulle sue dita il lubrificante. Dopo poco sentì un dito del ragazzo entrare dentro di lui e subito un piccolo bruciore fastidioso gli fece strizzare gli occhi.
Era da due anni che non faceva nulla, era un po arruginito.
"Non irrigidirti" gli ricordò Harry, iniziando a muovere piano il dito.
Louis cercò in tutti i modi di non farlo e gli risultò anche abbastanza facile perché Harry era meraviglioso sopra di lui, i capelli scompigliati, la fronte leggermente lucida per il sudore e il suo corpo nudo.
Si concentrò su quel ragazzo meraviglioso, sul ragazzo che aveva bramato per ben cinque anni e che ora era finalmente suo. Perché Harry non stava né  con Hanna, né con qualcun'altro. Stava con lui.
Si sentiva suo e non riusciva a credere che tale sensazione potesse esistere e che fosse così bella.
Il riccio aggiunse un altro dito e Louis si ritrovò a gemere, guardandolo negli occhi "Oh Harry, ti prego basta". E non importava se il riccio avesse appena iniziato a prepararlo. Lo voleva. Lo voleva con tutto se stesso e non gli importava del resto.
"Sicuro?" chiese premuroso, il riccio, muovendo le dita in modo circolare.
Louis afferrò con poca delicatezza il polso di Harry e allontanò le sue dita dalla sua entrata, Poi lo afferrò per le spalle e se lo spinse contro per poterlo baciare.
"Dentro di me, adesso" ordinò, anzi ringhiò sulle labbra del riccio, mordendo poi il suo mento.
Harry gemette, Dio, se Louis si fosse comportato così per tutta la durata dell'atto sessuale, allora sarebbe potuto morire.
Afferrò con decisione la sua erezione e si posizionò meglio tra le sue gambe prima di entrare in lui.
Louis gettò la testa all'indietro. Faceva abbastanza male per non essere la sua prima volta. Ma era meraviglioso. Harry era dentro di lui. Ora poteva sentirsi completamente suo. Non poteva credere di essere arrivato a quel punto con il riccio.
"Stai bene amore?" chiese preoccupato Harry, notando un Louis con gli occhi chiusi e il labbro inferiore tra i denti.
Quest'ultimo aprì gli occhi al suono della voce roca del riccio e incontrò il suo sguardo, sorridendo poi per il modo in cui era stato chiamato. Ancora non riusciva ad abituarsi a quel "amore" anche se ormai erano passati due mesi. Ogni volta gli batteva forte il cuore.
"Vieni qui" sussurrò prima di afferrare delicatamente la nuca di Harry e abbassarlo verso di lui per poterlo baciare con passione. E sperava che quel bacio potesse bastare per poterlo ringraziare di quei due mesi passati insieme e di tutte le sensazioni che gli regalava giorno dopo giorno.
"Sto bene con te" rispose, anche se in ritardo, ma rispose. E quella risposta ad Harry piacque molto, davvero, davvero molto.
"Posso continuare?"
Louis annuì sorridendo perché, ancora una volta, il riccio gli stava chiedendo il permesso. Lo faceva spesso e a Louis piaceva perché significava che Harry non avrebbe mai fatto nulla che non fosse voluto anche da lui.
Il riccio allora iniziò a muoversi piano, tenendosi sui gomiti e ansimando nell'incavo del collo del liscio. Quest'ultimo si aggrappò interamente al ragazzo su di lui e si lascio letteralmente andare, lasciando ad Harry la libertà di fare ciò che voleva e di manovrarlo a suo piacimento. Era quello che voleva.
Restò in balia del riccio per almeno una manciata di minuti, gemendo piano ad occhi chiusi, le mani incastrate nei ricci dell'altro ragazzo.
Poi la situazione degenerò quando Harry colpì la sua prostata. E, si, il riccio non lo sapeva, ma Louis impazzita letteralmente quando arrivava quel momento. Perdeva il controllo perché era troppo sensibile e poteva anche venire senza essere toccato.
Infatti iniziò a gemere più forte, le dita che tiravano i ricci del festeggiato e il suo bacino che si alzava sempre più velocemente verso quello di Harry "Lì, ancora lì" lo implorò.
Il riccio riuscì a percepire il cambiamento d'umore di Louis e con un sospiro più forte degli altri aumentò il ritmo ad una velocità disarmante, sotto comando del liscio.
Gli facevano male i fianchi e le braccia stavano cedendo sempre di più, ma cazzo se non gli piaceva. Non gli era mai piaciuto molto il sesso dolce e passionale. Lo preferiva rude ma allo stesso tempo non troppo perché se decideva di fare l'amore con qualcuno, lo faceva perché appunto ci doveva fare l'amore.
Louis continuò a gemere senza sosta e iniziò a mordere il collo di Harry, martoriandolo per bene, non gli interessava se il giorno dopo a scuola tutti avrebbero visto quello che entrambi avevano sul collo.
Harry colpì nuovamente la sua prostata ma sta volta in modo più violento che fece urlare Louis, il quale non riuscì a trattenersi e ribaltò le posizioni, posando le mani sul petto ampio del riccio e muovendo il bacino in modo circolare "Ti dispiace se -Oh se lo facciamo così?" spalancò la bocca e ansimò forte.
Harry afferrò i fianchi del liscio e scosse la testa, iniziando a dettare i movimenti.
Ma Louis non era d'accordo, infatti afferrò le mani del riccio e le intrecciò alle sue prima di farle ricadere ai lati della testa di Harry. Iniziò a muoversi più velocemente e a far godere come non mai entrambi.
"Oh Louis, sei perfetto" sospirò Harry, stringendo la presa sulle sue mani.
Quello fu il colpo di grazia per il liscio. Inarcò la schiena e urlò un "Harreh" mentre raggiungeva l'orgasmo più potente della sua vita.
Harry gemette a quella vista e venne anche lui, sentendo le pareti del liscio stringere il suo membro in una morsa quasi dolorosa.
Il liquido di Louis sporcò l'addome del riccio mentre quello di quest'ultimo colava tra le natiche del più basso.
Il liscio si lasciò andare sul petto del festeggiato, non gli importava di sporcarsi del suo stesso sperma.
Harry distrigò le loro dita per abbracciare i fianchi del ragazzo su di lui e gli lasciò alcuni baci tra i capelli per farlo tranquillizzare.
Rimasero in quella posizione fin quando non ripresero fiato. Poi Louis si spostò, permettendo ad Harry di pulirsi prima di rimettersi sul suo petto.
"Wow" disse poi Harry, un sorriso enorme sul volto "Sei una vera tigre a letto" ridacchiò.
Louis gli lasciò uno schiaffo sui pettorali ma sorrise mentre le sue guance diventavano rosse.
"Mi piace farlo così, sono contento che tu sia della stessa idea" ammise ad alta voce Harry, disegnando qualcosa di insignificante sulla schiena bagnata di sudore del ragazzo su di lui.
Louis alzò la testa "Davvero?" chiese "Non ti ha dato fastidio vero? Intendo, io che ti-"
"No amore, è stato fantastico" lo interruppe Harry, sorridendo raggiante "Se compiere diciotto anni, vuol dire passare una notte come questa, be voglio compiere diciotto anni ogni fottuto giorno!"
Louis scoppiò a ridere nonostante le sue guance colorate di rosso "Non serve compiere diciotto anni per avermi" sussurrò poi, sorridendo.
Il riccio ricambiò il sorriso e se lo strinse a sé "Quindi possiamo rifarlo ogni notte?"
"Ogni volta che vuoi" lo rassicurò Louis prima di baciarlo dolcemente. Quando si staccò, guardò l'orario sulla sveglia del riccio e "Sono le 23:45. È ancora il tuo compleanno" constatò prima di guardare il riccio "Vuoi esprimere un desiderio?"
Harry sembrò pensarci per un paio di minuti mentre con le dita spostava la frangia di Louis dalla sua fronte "In realtà si, vorrei esprimere un desiderio" annuì  "Vorrei tanto che Louis Tomlinson diventasse il mio ragazzo"
Louis spalancò gli occhi e si dette leggermente indietro, sorpreso "Cosa?" sussurrò senza fiato. Gli aveva...oh dio santo, aveva...
"Puoi realizzare il mio desiderio?" Harry si alzò col busto e fece collidere i loro nasi "Mh?"
Louis sbattè le palpebre prima di sorridere raggiante e posare le mani sul petto di Harry, rimettendolo con la testa sul cuscino "E sentiamo, perché vorresti me come tuo ragazzo?" chiese, sedendosi sul suo ventre.
Harry sospirò, un piccolo sorriso sulle labbra "Forse è strano e quasi impossibile che io lo abbia capito dopo ben cinque anni. Ma lo sai che avevo bisogno dei miei tempi, lo sai che avevo costantemente paura di rivivere ciò che ho vissuto alle medie. Ma poi ho capito grazie a Niall che ti avrei perso se non mi davo una mossa. Ma solo ora ho capito che ti amo e che voglio che tu sia il mio ragazzo, ora, domani e, si spera, per sempre" rivelò a bassa voce.
Louis scoppiò a piangere e si lasciò andare completamente sul petto del riccio, lanciandosi abbracciare.
Harry lo amava. Harry. Lo. Amava.
"Ehi amore, perché piangi?" chiese preoccupato il riccio, alzando il mento del liscio. Quest'ultimo tirò su col naso "Perché aspettavo tutto questo da tanto tempo e io...stavo perdendo le speranze"
Harry sorrise intenerito e gli lasciò un bacio a stampo "Sono qui" sussurrò "E ti amo, tu mi ami?" chiese guardandolo negli occhi.
Louis ridacchiò "Si, ti amo" rispose prima di abbracciarlo nuovamente.
Non fecero l'amore per tutta la notte come molti si aspettavano. Restarono semplicemente svegli a coccolarsi e a scambiarsi "Ti amo" sussurrati direttamente nell'orecchio.

Il giorno dopo andarono a scuola tutti e quattro insieme: Louis, Harry, Niall e Liam.
In macchina del riccio cantarono a squarciagola e risero tutti insieme.
Louis sorrideva come non mai nel vedere il collo del suo ragazzo martoriato come non aveva mai visto prima. La sua pelle era interamente rossa e a tratti violacea. Quello non era un succhiotto, era un ematoma.
Ridacchiò pensando che il suo collo non era messo meglio. Quella mattina, davanti allo specchio, quasi aveva urlato quando si era accorto che c'erano ben cinque succhiotti sparsi sul suo collo e che lasciavano poco all'immaginazione.
Niall e Liam avevano fatto battute poco caste quando avevano notato tutto quello, ma Louis e Harry avevano solamente sorriso. Perché quella notte sarebbe stata la notte che avrebbero ricordato per sempre.
Prima di scendere dalla macchina, Louis lasciò un morso sul braccio del suo ragazzo, prima di iniziare a correre verso l'entrata dell'istituto. C'era un motivo se l'aveva fatto e il motivo era che Harry aveva cambiato il testo di una canzone che passava in radio da "Tu mi hai salvato" a "Tu mi hai cavalcato".
Quando Louis si accorse che dietro di lui, Harry correva per raggiungerlo, entrò senza troppe preoccupazioni nell'istituto e per la prima volta non si accorse delle occhiate poco simpatiche che le persone gli lanciavano. Importava solo di Harry alle sue spalle e della sua risata sincronizzata alla propria.
Poco dopo il riccio riuscì a raggiungerlo e a bloccarlo tra il suo corpo e la fila degli armadietti.
"Chiedimi scusa o ti scopo contro gli armadietti" disse il più alto.
"Mh, proposta allettante ma sai, preferisco tenere solo per noi i nostri momenti...piccanti" sussurrò lascivo, facendo ridacchiare Harry, "E poi non ti chiedo scusa, quel morso te lo sei meritato" gli fece notare "Quindi, cosa fare?" chiese retorico, facendo finta di pensarci.
"Amami" sussurrò dolcemente Harry, avvicinando il suo viso a quello del lisco.
Louis sorrise "Ti amo" mormorò  "Certo che ti amo"
"Ti amo anche io" sussurrò in risposta Harry prima di baciarlo.
Il liscio sorrise. Poteva sentire la sorpresa degli studenti riempire l'aria che stava respirando. Harry lo stava baciano davanti a tutta la scuola e non c'era dimostrazione più bella di quella. Perché lui sapeva che nonostante tutto, Harry aveva paura di essere bullizzato nuovamente. Quello che lo faceva sorridere era proprio il fatto che Harry stesse rischiando per lui.
E non gli importava s'erano serviti diciotto anni per trovare l'amore vero ed essere davvero felice, l'importante era Harry.
Sempre e solo Harry.

Fine

Angolo autrice: Adesso piango, la storia è finita!
Okay, allora, cosa ne pensate del capitolo? Commentate e fatemi sapere.
Davvero pensavate che non ci sarebbe stata nessuna scena smut? Ehehehehe sbagliato! Alla fine devo sempre arrivare allo schifo perché non posso mica omettere le conigliate Larry, duh!
Quindi, volevo ringraziare tutte le persone che hanno letto dall'inizio alla fine, quelli che hanno commentato e votato e anche chi non l'ha fatto. Spero che la storia vi sia piaciuta, perché a me è piaciuta scriverla, sinceramente.
Non ci sarà nessun sequel, ve lo dico subito.
Non so se mi dedicherò a nuove creazioni, I don't know, but vi farò sapere sicuramente.
Per chi non è ancora passato, vi consiglio di dare un'occhiata all'altra mia storia "I love you" è piaciuta a un bel po di persone quindi se volete, nell'attesa, potete leggere quella se non l'avete ancora fatto. Ovviamente fatemi sapere eh?!
Va bene, ora mi dileguo.
Grazie di tutto, bye😙😙

Eighteen [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora