Capitolo 4

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"Ehi ragazzi!" esultò raggiante Niall quando Louis e Liam presero posto nella macchina di Harry.
"Ciao Niall" salutarono in coro i nuovi arrivati. Liam si sistemò dietro, accanto al biondo mentre Louis prese posto davanti, accanto al riccio che si allungò e gli stampò un bacio affettuoso sulla guancia "Ciao culetto d'oro!"
"Ciao spilungone" Louis sorrise con le guance rosse per il bacio ricevuto e sistemò il suo zaino tra i piedi, sul tappetino.

"Harry, cazzo! Rallenta!" urlò con gli occhi sbarrati Louis prima di scoppiare a ridere quando un signore li suonò il clacson.
Il riccio imitò Louis, scoppiando a ridere mentre girava lo sterzo.
Liam e Niall ridacchiarono prima di riprendere ad armeggiare con i loro cellulari. Louis era felice che il suo migliore amico avesse trovato qualcun'altro che non fosse lui. Liam aveva solo Louis e quest'ultimo era un po' preoccupato di ciò. Per questo sorrise mentre mandava un'occhiata ai due seduti dietro che battibeccavano amabilmente per chissà cosa.
Harry allungò una mano e alzò il volume della radio, mormorando un "Amo questa canzone" mentre Galway Girl di Ed Sheeran risuonava in tutto l'abitacolo.
"Dio è stupenda!" lo affiancò il liscio prima di iniziare a cantare assieme al riccio.
Alcune volte sbagliavano e ridevano mentre si guardavano e si indicavano. Sembravano amici della pelle, eppure si conoscevano - veramente - da solo una settimana e qualche giorno. Forse era perché Harry risvegliava la personalità gioiosa di Louis e Louis non dava peso al fatto che il riccio fosse popolare.
Harry aveva solo Niall come vero amico. Gli altri li trattava solo per gentilezza, anche sapendo che volevano stargli accanto solo per acquistare anche loro un po' di popolarità. Ma Louis era diverso e il riccio lo sapeva: ci teneva a tutto quello, non lo faceva per acquistare popolarità ma per passare del tempo con lui. Non gli dava neanche fastidio sapere che Louis provasse dei sentimenti per lui, avrebbe fatto di tutto pur di farlo sentire a suo agio.
Arrivati a scuola, i quattro scesero dalla macchina e si incamminarono all'interno dell'istituto, ridendo per le battute squallide che Niall lanciava.
Anche Liam sembrava molto a suo agio e si era stupito di constatarlo. Che importava se era il più piccolo? Niall era una forza, una bomba, Louis era il suo migliore amico e Harry sembrava davvero interessato a qualsiasi cosa stesse costruendo con Louis. Forse doveva provarci, per lui così da poter avere altri amici all'infuori di Louis e per quest'ultimo che sembrava ci tenesse davvero tanto a tutto quello.
Il liscio non badò alle occhiate stranite con le quali gli studenti li stavano guardando. Si godette semplicemente il momento, sperando di aver trovato degli amici sinceri e che lo avrebbero aiutato sempre nei momenti difficili.

"Quindi?" chiese Louis, un sopracciglio alzato mentre aspettava la fila in mensa, affiancato dal suo migliore amico.
Liam sospirò e annuì "Avevi ragione, vale la pena provarci" ammise e Louis sorrise raggiante.
"Sembrano davvero simpatici" continuò il minore "Ma non credere che mi fidi ciecamente di Styles, deve ancora conquistare la mia fiducia, tutto questo mi puzza un po'"
"Sai che ti dico Liam?" chiese retorico il liscio, girandosi completamente verso il suo amico "Non mi interessa! Ho diciotto anni e ho il diritto di divertirmi! Ho passato gli ultimi cinque anni a piangermi addosso, a sprecare la mia vita per lo studio. Ora è arrivato il momento del divertimento. Non mi interessa se tutto questo finirà male, non mi pentirò di aver preso questa scelta perché sicuramente mi porterà a maturare di più. Certo, ci resterò male per Harry, ma almeno potrò dire di averci provato" Louis sorrise al suo amico prima di allungarsi verso il bancone della mensa e prendere il suo piatto di spaghetti e polpette.
"Sai che hai fottutamente ragione?" chiese Liam, un cipiglio tra le sopracciglia "Non capisco perché non ci ho pensato prima"
"Perché sei stupido" lo prese in giro l'amico, facendogli poi un occhiolino.
"Ehi! Louis, Liam!" sentirono urlare alle loro spalle e sincronizzati si girarono confusi.
Videro Harry e Niall sbracciarsi per farsi notare e quando ottennero la loro attenzione, il biondo urlò un "Sedetevi con noi!" al quale tutta la mensa rimase basita.
Harry e Niall non avevano mai mangiato con nessuno che non facesse parte dei "Popolari" quindi era plausibile una simile reazione.
Louis sorrise vittorioso verso Troy e Tyler che arrabbiati sbatterono i pugni sul tavolo.
I due presero posto e iniziarono a parlare con Harry e Niall, consumando il loro pranzo molto lentamente.
Quando poi tra Liam e Niall iniziò un'accesa conversazione sullo spazio, Louis fu richiamato da un "Ehi" sussurrato da Harry.
"Ehi" mormorò di rimando il liscio, sorridendo imbarazzato mentre mangiava una delle sue polpette.
"Ti andrebbe di uscire stasera?" chiese tranquillo Harry, allungandosi poco dopo verso la forchetta di Louis e rubando da essa la carne a forma di palla.
Louis osservò la forchetta sporca prima di trucidare con lo sguardo il riccio e pungerlo con essa sul braccio, senza ovviamente procurargli male "E dove mi porti?" chiese poi, prendendo un'altra polpetta dal suo piatto.
Harry ingoiò il boccone e sorrise "Che ne dici di un hot dog e poi un drink?" propose.
"Wow Harry, sei davvero galante!" Louis ridacchiò con gli occhi spalancati dalla sorpresa.
Il riccio rise leggermente e annuì "Allora, ci stai?" chiese conferma "Solo noi due. Parliamo, scherziamo e ci conosciamo un po'" continuò.
Louis arrossì al solo pensiero di uscire con Harry, da solo con Harry. Certo, sapeva non fosse un appuntamento, ma sarebbe stato imbarazzante. Parlare di lui? Dio lui era il ragazzo più noioso della terra da cinque anni a questa parte, di cosa avrebbe dovuto parlare?
Decise di non pensarci in quel momento. Insomma, erano solo le 13:25 e lui aveva tutto un pomeriggio per riordinare le idee e decidere cosa dire al riccio.
Perciò annuì e "Suona bene, passi tu a prendermi?" accettò, notando Niall e Liam allungare le orecchie con nonchalance.
Sapeva di dovere delle spiegazioni a Liam quando sarebbero rimasti soli.
Harry annuì e gli lasciò un buffetto sul naso prima di alzarsi e richiamare Niall "Su irlandese dei miei stivali, dobbiamo ripetere per la verifica"
Il biondo sbuffò alzando gli occhi al cielo e si mise su, girandosi poi verso Liam e sussurrando un "Chiamami" prima di farsi trascinare dal suo migliore amico.
Liam arrossì e abbassò lo sguardo.
"Oookay, ora mi spieghi cosa sta succedendo" Louis alzò un sopracciglio sorpreso e incrociò le braccia al petto, lasciandosi andare contro lo schienale della sedia.
Il ragazzo di fronte a lui si morse un labbro e alzò uno sguardo, evitando però quello del liscio.
"Allora Liam?" Louis sorrise divertito e si alzò per poi risedersi di fianco al suo amico che, nuovamente, abbassò lo sguardo.
"Ehi tesoro, mi dici cosa succede?" chiese preoccupato il maggiore, perdendo il sorriso mentre gli alzava il mento.
Liam sospirò e "Ecco...mi ha dato il suo numero" ammise e Louis "Okay, non vedo cosa ci sia di male" disse subito, facendo spallucce. Ma Liam scosse la testa e abbassò ancora una volta lo sguardo.
"Non c'è nulla di male" ripeté, sperando di rassicurare il suo amico.
Ma quest'ultimo "Penso di piacergli"
Louis aggrottò la fronte "Pensavo fosse etero" ammise e Liam annuì "Anche io, ma poi stamattina, in macchina, si è lasciato sfuggire che gli piace un ragazzo da un bel po' ma non ha mai avuto il coraggio di provarci"
"Okay" annuì Louis, quindi Liam continuò "Fin qui non c'è nulla di strano, ma quando prima ha sentito dire da Harry che sareste usciti insieme stasera, mi ha guardato e mi ha chiesto se anche noi potessimo fare la stessa cosa"
"Okay" ripeté il liscio, ben attento a non perdersi nessun dettaglio della storia.
"E mi ha detto che mi avrebbe portato a cena fuori" terminò il minore, le guance rosse e il labbro stretto tra i denti.
Louis cercò di trattenersi ma alla fine sorrise raggiante e lo abbracciò stretto.
Solo pochi anni prima, Liam gli aveva confessato di provare non solo attrazione per le ragazze, ma anche per i ragazzi. Negli ultimi due anni, però, non gliene andava bene una. Ecco per quale motivo Louis era così contento, perché finalmente aveva trovato qualcuno, oltre lui, che ci teneva davvero al minore.
"E a te piace?" chiese poi, sorridendo sornione.
"Be', è un bel ragazzo, non posso negarlo e si, magari ci potrei fare un pensierin-" cercò di terminare la frase ma Louis lo abbracciò nuovamente stretto, mentre lui mormorava un "O" per completare la parola precedentemente spezzata dalle braccia del suo migliore amico.
"Sono così felice"
"Ma non pensare che grazie a tutto questo teatrino io abbia dimenticato ciò che Harry ti ha chiesto!" lo riprese Liam e il liscio si morse il labbro e tornò a sedersi composto "Be', faremo un giro, nulla di ché! Non si chiama mica Niall Horan che porta a cena fuori la gente" lo rimboccò scherzosamente.
"Quindi non è un appuntamento" concluse Liam e Louis scosse la testa e fece spallucce "Ma va bene così, non pretendo nulla ed è anche troppo presto per provarci"

Eighteen [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora