Capitolo 7~Scommessa accettata~

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~1 mese dopo~

Ormai era passato un mese e le foglie castane cadevano al suolo morendo, lasciando il loro posto per altre che sarebbero arrivate più là.

Hermione Granger stava camminando nel corridoio a passo svelto per dirigersi verso la biblioteca, il suo luogo preferito.
La sua stagione preferita era l'estate e non l'avrebbe cambiata per nessuna ragione al mondo, ma nel frattempo si godeva quel rumore che facevano le suole delle sue scarpe calpestando le foglie.

Dopo il corridoio era entrata nel cortile e con sua grande sorpresa il sole stava ormai tramontando dando uno spettacolo unico e raro alla ragazza che stava lì, indecisa se continuare per la sua strada o godersi quei raggi che si scontravano contro la sua pelle dandole un senso di calore.

Riaprì gli occhi,quando la luna era ormai alta in cielo,la curiosità che quel bigliettino verde mela le infondeva era troppa, così torno a correre verso la biblioteca sapendo di non trovarci nessuno a quell'ora tranne la persona del biglietto.
Il vento leggero continuava a scompigliarle i capelli, mentre lei correva a perdi fiato volendo sapere l'autore di quel piccolo pezzo di carta verde mela e dal profumo di menta.

Le parole del biglietto erano scritte in una maniera chiara ed elegante e non era firmato.

"Ti aspetto alle 20:30 in biblioteca, spero che verrai.

                               Anonimo."

All'inizio aveva avuto paura, insomma un biglietto firmato anonimo, poteva essere chiunque ma in cuor suo sperava che fosse solo una persona.

Intanto in camera di Solaria era scoppiato un caos enorme, le sue migliori amiche avevano organizzato un pigiama party e per il giorno dopo shopping sfrenato ad Hogsmeade per il ballo che aveva annunciato la McGranitt durante la cena, per le feste natalizie.

Lei era l'unica ancora sveglia in camera, fissava il soffitto bianco e non aveva alcuna intenzione di dormire; continuava a giocare, nel mentre, con la sua collanina a forma di pezzo di puzzle, oggetto che le avevano regalato le ragazze in segno della loro grande amicizia, ovviamente reso magico.
Infatti ognuno di questi in mezzo, aveva una pietra colorata che si illuminava quando qualcuna aveva bisogno dell'altra e per Solaria questo era il regalo migliore del mondo.

Decise, alla fine, di alzarsi e di andare con il suo diario, regalo di Esme ed Elizabeth, nel suo posto preferito di Hogwarts, la torre di astronomia.
Ma prima si avvicinò al letto di Esme, la ragazza aveva fatto cadere le coperte mentre dormiva, così le rimboccò e le diede un bacio sulla fronte,dopo uscì.

Stringeva al petto il suo diario, come se fosse l'unica cosa in grado di tenerla in vita, non sapendo che dalla
sua routine notturna appena finita, un'altra ragazza stava facendo lo stesso con un biglietto.

Solaria salì le scale della torre, per poi ritrovarsi davanti quella specie di mappamondo con intorno dei cerchi, non aveva mai capito a cosa serviva o forse non voleva saperlo.
Era bello da guardare così, con gli occhi di un bambino curioso che non vuole trovare la soluzione al problema.

Si avvicinò alla ringhiera che dava una bellissima visione di Hogwarts, come non l'aveva mai vista; prese il suo amico più fidato ed iniziò a scrivere per poi ritrovarsi a pensare ad un ragazzo dagli occhi bellissimi, dal sorriso impeccabile e a delle labbra perfette da baciare ogni secondo.
Così inizio a cantare una canzoncina venuta in mente in quel momento, su quello che era successo con quel ragazzo.


Ad un certo punto, sentì una figura molto alta alle sue spalle, che con le sue due braccia leggermente pompate, la strinse in vita per poi darle un bacio sulla spalla e appoggiare il mento lì mentre lei metteva le mani su quelle di lui.

Hermione intanto era arrivata in biblioteca, i suoi capelli si erano arruffati per la corsa appena svolta e,dopo aver preso un bel respiro, entrò nella stanza dove ci trovò una persona inaspettata.

-Malfoy?...-

-Granger-

Fece cenno costui alla ragazza che con tono sorpreso gli chiese:

-Che ci fai qui?-

-Non hai ricevuto il mio biglietto? Eppure mi sembrava di sì..-

Fece lui con il suo solito ghigno su quella faccia che Hermione trovava perfetta.......

Aspetta.....

Cosa?!

Cercai di leggere di nuovo la mente di Hermione, per ritrovare quel pensiero appena messo in atto, ma non lo ritrovai, era stata veloce a cancellarlo.

-Quindi eri tu.-

Disse la ragazza mentre si avvicinava a lui con fare sospettoso.

-Già....-

Ammise il re delle serpi con nonchalance mentre guardava la regina dei grifoni essere nel più totale panico.

-E cosa vuoi tu, purosangue serpeverde, da me, un'insulsa mezzosangue grifondoro?-

Chiese con fare curioso la grifondoro.

-Proporti un patto o una specie di scommessa-

Alla ragazza mancò l'aria per un minuto; un patto con il re delle serpi? Già mai!
Mentre la scommessa era una cosa più clemente........ e come sempre il suo orgoglio ebbe la meglio.

-Di che cosa si tratta la scommessa?-

-Sapevo che avresti scelto questa Sanguesporco, vedi la scommessa consiste nel sopportarci per una settimana, se tu ci riesci, farò quello che tu vorrai; ma se vinco io, devi venire al ballo con me e fingerti la mia ragazza fino ad allora, ci stai?-

Chiese il serpeverde sapendo di poter contare sull'orgoglio della ragazza di fronte.

-Scommessa accettata furetto-

Rispose la grifondoro presa dall'orgoglio.

Che i giochi abbiano inizio, pensai nel frattempo io, guardando i due davanti a me.

 

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