POV Scorpius:
Sono passati diversi giorni da quella notte, Albus non ricorda nulla ma io sì. Ricordo tutto alla perfezione, come mi aveva baciato, ogni singola parola che aveva detto. Ho deciso che non gliene avrei mai parlato ma questa situazione mi sta facendo soffrire. Siamo in Sala Grande dove sia io che Albus mangiamo chiacchierando, anche se in verità, lui parla ed io ascolto. I suoi occhi verdi non sai mai che sfumatura prenderanno, se diventeranno più chiari o più scuri, ma sai che in entrambi i casi saranno bellissimi. I suoi capelli corvini mi ricordano quella sera, dove li avevo accarezzati mentre lo baciavo, erano morbidi e setosi, profumavano di anguria.Devi dimenticartene cazzo! dico tra me e me.
In questi giorni ho cambiato il mio stile di portare i capelli perché diverse ragazze hanno detto che con i capelli leggermente arruffati ero bellissimo. Così, un po per me e un po per far ingelosire Albus, ora porto i capelli come quando mi sveglio.
Guardo lorologio, sono le 13:17, alle 2 io e Teddy Lupin, ci incontriamo in biblioteca per fare i compiti assieme, ma la mia intenzione è soprattutto quella di raccontargli quella notte, sì, ho deciso di raccontarlo a qualcuno perché stavo marcendo dentro.
Da oggi sono iniziate le vacanze di Pasqua, quindi la maggior parte dei ragazzi tornerà a casa liberando la biblioteca dai continui bisbigli, mentre pochi, me e Albus, compresi, rimarranno qui.Di solito Potter andrebbe a casa Weasley a festeggiare, ma questanno sono andati in vacanza in Egitto, per tornare ai vecchi tempi, come dice suo nonno Arthur. Teddy tornerà da sua nonna Andromeda Tonks e quindi oggi è lultimo giorno in cui possiamo parlare, in più Albus è occupato con gli allenamenti di Quidditch.
Dopo mangiato vado giù nel nostro dormitorio per spostare le nostre borse dallo stanzino dato che non è più il nostro turno e quasi tutti i serpeverde non ci sono. Dopo questo io ed Albus ci salutiamo e andiamo ognuno dalla sua parte.
*Il pomeriggio, biblioteca*
Raggiunta la biblioteca, dopo 5 minuti di studio, il discorso è esploso dalle mie labbra, portandomi a scaricare tutto quanto sul mio amico che, stranamente, non rimane sorpreso nell'apprendere del mio interesse verso il moro."Era ormai ovvio dai, lo guardavi con gli occhi di un cucciolo di cane. Siete sempre stati molto vicini, una coppia di migliori amici un po' particolari, non mi sorprende che non fosse solo simpatia." Si spiega lui, ridacchiando davanti al mio sguardo incredulo. "Solo Albus è abbastanza stupido da non accorgersene, fortunatamente per te." Continua poi.
"Quindi, Teddy, cosa dovrei fare?" Chiedo io, disperato.
"Rimarrai cinque giorni con lui, no? Renditi impeccabile e chiaritevi le idee. Esiste un detto, non credo tu l'abbia mai sentito, in vino veritas, è latino. L'ubriachezza porta la verità, magari anche nel caso di Albus è così. Sta a te, mi sembra ovvio che questa tua situazione non si possa protrarre." Conclude il mio amico.
Rimango in silenzio, cosciente che, qualunque cosa io dica o pensi, non posso più rimandare il momento della verità.
*Scusate se questo capitolo è piuttosto corto e noioso, ma serve per il compimento della storia, il prossimo sarà migliore.*

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Scorbus FanFiction
Fanfic" Ho deciso di seguire il mio cuore, poi per innumerevoli volte ho cercato di cambiare strada, di cambiare l'arrivo. Ma invano. Perchè il mio cuore, qualunque strada prenda tornerà sempre da te."