Io«Misty? Misty!»
Scatto verso di lei, e salto sul suo letto.
M«Kira! Oddio come stai?»
Mi abbraccia, e mi tiene stretta a se.
M«Quanto mi sei mancata! Ma cosa ci fai qui, e come ci sei arrivata?»
Si stacca da me e mi guarda negli occhi.
Io«Ho tante cose da dirti, ma davvero un sacco, ma prima dimmi cosa ti diceva la testa, quando te ne sei andata, senza dire niente a nessuno?»
Mi guarda negli occhi poi scoppia a ridere.
M«Scusami»
Si guarda un po' in torno, poi torna a guardarmi.
M«Dove sarà finito questa volta Lore?»
Dice battendo una mano sulla fronte.
Io«Non lo so, so solo che prima Nate è entrato in casa, e ha chiamato Rynald per via di un wendigo »
Lei mi guarda e la sua espressione cambia.
M«Hai detto wendigo?»
Annuisce.
M«Cazzo!»
Io«Perché cos'è un wendigo?»
M«Uno dei mostri peggiori che esistono in questo posto»
Appena sento quelle parole scappo fuori di casa, alla ricerca di Rynald.
Sento Misty che mi urla qualcosa ma il mio unico pensiero è trovare Rynald.
Corro, non ho idea di dove sto andando, non so se mi sto allontanando, o avvicinando a Rynald.
Sento il tronco di un albero che si rompe.
Mi giro alla mia sinistra, e vedo uno strano essere, diviso da un gruppo di lupi da un tronco d'albero.
Il corpo ricorda quello di una persona, denutrita, molto denutrita.
Ha del muschio sulle spalle, e lungo la schiena.
Indossa il teschio di un cervo, e i suoi occhi rosso fuoco spiccano come farti nella nebbia.
Mi guarda e inclina la testa da un lato.
D'un tratto salta verso di me.
Non faccio in tempo a muovermi.
È praticamente sopra di me.
Chiudo gli occhi e aspetto che mi sia addosso.
Non posso fare altro.
Dopo un paio di secondi che ho gli occhi chiusi, li apro.
Dovrebbe essermi già addosso.
Lo vedo in piedi a un paio di metri da me, mentre scossa la testa a destra e sinistra.
Non lo vedo bene, tra me e lui è come se ci fosse un velo, che si muove, deformando le immagini che mi arrivano di ciò che mi circonda.
Alzo gli occhi e vedo la ragazza di prima in piedi con il suo bastone sopra il velo che ha formato una bolla attorno a me.
Il velo sparisce, ma la ragazza rimane in piedi in quel punto a mezz'aria.
Fa un balzo verso il mostro.
Il bastone si trasformò, non era più di legno ma era di uno strano metallo bianco, decorato sul manico, e con una lama a un estremità.
Arriva abbastanza vicina al wendigo, poi pianta il bastone, poco più in basso delle orecchie di cervo.
Il wendigo smette di muoversi, rimane in piedi solo grazie al bastone ancora conficcato nel cranio.
Lo estrae, e il sangue rimasto sul bastone prende fuoco.
Rynald corre da me.
R«Perché sei qua?»
Dice incazzato come non l'ho mai sentito.
Io«Ho scoperto più o meno cos'era un wendigo, e mi sono preoccupata per te, cos...»
R«Non dovevi restare in casa? Eh! Non dovevi venire qui! Dovevi restare in casa!»
Si avvicina a me, e mi prende per la coppa.
Cammina, e io provo di stargli dietro.
Non alleggerisce la presa, e il male comincia a crescere.
Comincio a sentire il pelo bagnato del collo, attaccarsi alla pelle.
Arriviamo fino a casa, e mi porta in camera.
Appena entra molla la presa e mi butta sul letto.
R«Potevi morire! Se non fosse stato per Alexa ora saresti morta! Cosa ti dice la testa?»
È li che urla in piedi al centro della stanza, continuando a camminare su e giù.
R«Non è di noi lupi che devi avere paura ma di te stessa se fai sempre di queste stronzate!»
Esce dalla stanza, e sento la serratura scattare.
Mi ha chiusa qua dentro, in castigo.
Provo ad alzarmi dal letto, ma dopo qualche centimetro cado di nuovo sulle lenzuola.
Sono sporche, sono sporche del mio sangue.
Il mio collo è pieno di ferite, causate dai denti di Rynald.
Rimango li sul letto, immobile.
Il respiro affannoso.
Il sangue che rischia di soffocarmi ad ogni respiro.
Qualche colpo di tosse solo quando la gola è completamente piena di sangue.
Volevo solo aiutarlo.
Avevo paura per lui.
Mi scende una lacrima, e come questa tocca le lenzuola piene del mio sangue.
Alexa appare al centro della stanza, con un lievissima polvere nera, che si dissolve in meno di un secondo.
Mi guarda con quei suoi occhi azzurri, splendenti.
Si avvicina lentamente.
Lascia cadere il bastone per terra, e si avvicina ancora.
Appoggia le mani sopra la ferita, e vedo i suoi occhi diventare totalmente neri.
Le vene del suo corpo diventano nere.
Sento una strana sensazione sul collo.
Come se fosse percorso da goccioline d'acqua calda, che entrano in profondità nella carne.
Dopo qualche secondo la sensazione sparisce, lasciando il posto al calore delle sue mani.
La sua pelle torna normale, così come i suoi occhi.
Toglie le mani dal mio collo, e si allontana da me.
Mentre passa affianco al bastone apre la mano, e il bastone si alza.
Io«Dove vai?»
Lei si gira e mi sorride.
A«A casa mia»
Detto questo sparisce in una nuvola di polvere nera.
Aspetto, penso.
Aspetto, penso.
Non faccio altro finché non sento la serratura della porta scattare di nuovo.
Entra una ragazza con un vassoio e lo appoggia sul comodino.
Esce, senza nemmeno guardarmi, senza rivolgermi la parola.
Guardo e vedo un toast e un bicchiere di spremuta.
C'è anche un biglietto.
Scusami cucciola, sai che non vorrei farlo, m a sono obbligato.
Sei uno spirito selvaggio, molto più di quanto non mi ero reso conto prima.
Non posso rischiare la tua vita.
Ti terrò dentro questa stanza finché non sarò del tutto certo che tu non sia più in pericolo.
Mi dispiace ma ti amo, e non posso assolutamente perderti.
Non vuole perdermi ma anche tenermi qui non mi convincerà a restare.
Non voglio più restare in questo posto.
Non dopo quello che è successo.
Mi giro e guardo fuori dalla finestra.
Sta notte me ne vado.
Passo la giornata a guardare fuori dalla finestra.
Arrivano i colori del tramonto.
Ho sempre amato le aurore e i crepuscoli.
Hanno dei colori unici, che mi hanno sempre ipnotizzato.
Il sole cala sempre di più, e le ombre si allungano furti e dentro la mia stanza.
Lascio un messaggio per Rynald sul suo stesso foglio.
Hai ragione non devo aver paura dei tuoi lupi, devo aver paura di te.
È questo ciò che penso dopo ciò che è successo oggi.
Mi affaccio alla finestra, e vedo i lupi di pattuglia in torno alla casa.
Girano in tondo, e tra il passaggio di un lupo, e l'altro passano circa 17 secondi.
Appena un lupo esce dal mio raggio visivo salto giù e comincio a correre.
Corro per circa un chilometro, quando sento un ululato inconfondibile, almeno per me.
Devo muovermi se voglio arrivare da loro.
Rynald pov's
Tiro fuori la chiave della stanza di Kida dalla tasca, e faccio scattare la serratura.
Entro piano.
Io«Ehi cucciola mi dispiace, non...»
Guardo sul letto e non la vedo.
Io«Cucciola?»
Mi guardo in torno nella stanza, ma lei non c'è.
Guardo fuori dalla finestra, e i lupi di pattuglia non hanno fatto una piega.
Scendo e vado da loro.
Io«Perché non l'avete fermata?»
I due lupi sono fermi, immobili.
Lo sguardo perso in un punto indefinito.
Guardo i loro occhi e sono totalmente neri.
Provo a toccarli ma come lo faccio scattano.
Non si lasciano toccare, ma anche se si spostano il loro sguardo resta fisso nello stesso punto.
Un flebile vento mi porta l'odore di Kida.
Mi trasformo, e corro in quella direzione.
La vedo in lontananza.
Sta correndo più in fretta che può.
Continuo ad avvicinarmi, finché non sono abbastanza vicino da saltare, e atterrare sulla sua schiena.
È a terra, costretta dal mio peso.
Avvicini il muso al suo, e la lecco.
Il rumore di un bastone sfregato velocemente per terra.
Tre volte velocissimo, e tutto avviene in una frazione di secondo.
Una forza mi sbalza di lato, e ora sono io quello costretto a terra.
Una figura nera mi sovrasta.
Un muso affusolato un lungo e muscoloso corpo sopra di me è una lunga coda, con tre lunghe diramazioni alla fine.
Un dominatore trasformato, ecco cosa mi tiene a terra.
Arriva Alexis in forma umana, sul dorso di un altro, probabilmente l'altra sua parte.
A«Perché siete venuti qui?»
Non riesco a proferire parola.
So quanto pericolosi, e territoriali sono quelli della sua razza.
K«Ho paura. Non posso difendermi. Ho bisogno del vostro aiuto. Vi prego datemi asilo!»
Sta piangendo.
Mentre Alexis passa il suo sguardo freneticamente da me a lei, studiando le sue prede.
A«Asilo? E da chi? Da chi è che scappate?»
Kida gira la testa verso di me.
K«È da lui che scappo»
Sento qualcosa dentro di me.
Qualcosa che brucia all'interno del petto.
Una rottura. Secca decisa di qualcosa che non esiste, ma che sembra rompermi ogni parte del corpo allo stesso tempo.
K«Scappo da mio compagno. Alexis mi hai aiutato. Sai come ero ridotta, e sai di cosa è capace lui!»
Il legame tra noi due si è rotto.
È l'unica cosa che potrebbe provocarmi un dolore simile.
Alexis mi guarda, senza lasciar trapelare nessun emozione.
A«Asilo per lei. In quanto a lui lasciatelo li, se non è pazzo tornerà alla casa branco.»
Ci lasciano andare e Alexis scende dall'altra parte, e si avvicina a Kida.
A«Vieni ti accompagno a casa. Starai per un po' con noi»
E così si allontanano Alexis e la mia cucciola al centro, e gli altri tutti trasformati intorno a loro come scorta.
Rimango li, steso in terra a guardare la mia cucciola che se ne va.
La cosa peggiore è che la colpa è solo mia.Si ho aggiornato non ci credo nemmeno io.
So che ci ho messo molto, ma con tutti i problemi che sto avendo ultimamente, aggiornare per me è praticamente impossibile, però farò del mio meglio perché altro non ne posso fare.
P.S. nel caso che non pubblico più niente da qui a Natale auguri a tutti.
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You aren't my Alpha
Werewolf"Lasciami in pace! Vai a farti le cagne del tuo branco! Lascia in pace me e i Myeou!" Se volete sapere di più leggete.