~Capitolo un po particolare.
Ditemi se una cosa così ogni tanto vi può piacere~
È passata una settimana da quando la mia cucciola è scappata.
«Alfa deve mangiare»
Mi giro di scatto a guardare il mio beta, fermo sulla porta dopo averla spalancata.
«Chi ti ha detto che potevi entrare?»
Lui abbassa lo sguardo ma solo per qualche secondo.
«Nessuno mi ha dato il permesso di entrare signore. Me lo sono auto-concesso. Non può continuare così è una settimana che non esce da qui. Del cibo che portano le domestiche mangia il minimo indispensabile, quando lo mangi. Questa storia deve finire»
Mi alzo di scatto, e mi fiondo con passo svelto, quasi di carica contro di lui.
Arrivo di fronte a lui e alzo i toni.
«Per te è facile parlare! Tu hai qui la tua compagna! Hai la tua donna con te! Dorme con te! Vive con te! Ti coccola! Io cos'ho invece ora? Niente! Proprio niente! Il legame con Kira si è spezzato. Sono finito, la mia anima ha iniziato a consumarsi, quando quel dolore ha attraversato il mio corpo.»
Mi aspettavo, che Lore che sarebbe arretrato di qualche passo, come avrebbe fatto chiunque, ma non lui.
Rimase fermo dov'era.
Testa alta, petto in fuori, e sguardo fisso nel mio, quasi in segno di sfida.
«Sai che quello sguardo significa sfida»
Gli occhi brillano della loro brillante scintilla rossa.
«So benissimo che questo sguardo significa sfida per lei capo. Come so che questo tono impertinente significa la medesima cosa, ma voglio rischiare. Non può continuare così. Ha perso la sua compagna, va bene, ma non è morta! Vada a riprenderla! È lei che l'ha spinta a scappare dal posto, che doveva essere la sua casa, e solo lei suo alfa, suo compagno, ma soprattutto suo traditore che può riportarla a casa. Vada stare qui alla finestra non serve a un cazzo!»
«Parole stupende Lorenzo. Parole talmente belle da farti onore, ma purtroppo sono allo stresso tempo incredibilmente vere, e incredibilmente false. Hai ragione su quasi tutto, ma c'è una cosa su cui ti sei sbagliato. Non posso riportarla a casa, poiché non sono più il suo compagno. Il nostro legame si è spezzato.»
Lore abbassa lo sguardo e si scusa.
Lo abbraccio, e gli do una pacca sulla spalla.
Il mio migliore amico da quando sono al mondo.
Lorenzo esce dalla stanza deluso.
Chiudo la porta a chiave, e torno a sedermi alla finestra.
La stessa finestra da cui la mia piccola è fuggita.
Lorenzo pov's
Sono deluso.
Speravo, con quel discorso, di riportare a casa Kira, ma anche Rynald, poiché quello non è lui.
L'ho visto stare male, quando non è felice te ne accorgi subito.
Diventa uno degli alfa più spietati che esistano.
Quando è felice invece è una delle persone più buone che abbia mai conosciuto.
Con Kira ha fatto dei sorrisi che non vedevo da tempo.
Saranno almeno 6/7 anni che non vedevo quei sorrisi.
Da quando suo padre è scomparso senza lasciare alcuna traccia.
Torno nella mia stanza, ma Misty non c'è.
Comincio a cercarla in camera,in bagno, in corridoio, per tutta la casa.
Non riesco a trovarla da nessuna parte, e il mio cuore sembra veramente sul punto di un infarto.
Sento il suo odore lo seguo fino fuori dalla casa.
La vedo che cammina verso la casa.
Mi guarda e mi sorride.
Corro verso di lei, e l'abbraccio più forte che posso.
«Mi piace questa accoglienza»
La sua risata si sprigiona libera da quella bocca che amo.
«Dov'eri? Mi hai fatto preoccupare!»
Lei si allontana un po da me, e cominciamo a camminare, per tornare dentro.
«Sono andata da Kira. Solo perché non vuole vedere Rynald non vuol dire che non voglia vedere noi altri»
Arriviamo davanti alla porta della nostra stanza, ma prima, che io apra la porta, lei mi ferma, mettendo una mano sulla mia.
Alzo lo sguardo fino ad incontrare i suoi splendidi occhi verdi.
«Hai convinto Rynald ad andare a prenderla?»
Scuoto la testa e lei abbassa lo sguardo.
Entriamo, e mi sdraio subito sul letto.
«Che hai? Sembri giù di morale. È per Rynald e Kira?»
Annuisco, e lei si avvicina.
Mette le gambe ai lati del mio bacino, ritrovandosi seduta sopra di me.
Avvicina il suo volto al mio, e quando le nostre labbra sono a breve distanza dalle mie si ferma.
«Vuoi che ti tiri su il morale?»
Sussurro un flebile si, appena prima di tuffarmi su quelle labbra carnose, se sogno da quando mi sono staccato l'ultima volta.
Mi sposto, facendola finire sdraiata sotto di me.
Mi stacco dalle sue labbra, per baciarle la mascella, fino ad arrivare al lobo del suo orecchio.
Comincio a mordere il suo lobo.
Sento dei brividi correre su e giù per la mia schiena.
Il suo respiro affannoso, ansimante, ma soprattutto caldo, che si scontra con la mia pelle.
Appoggia le mani all'altezza della mia cintura, e afferra i lembi della mia maglia.
«Toglimela!»
Non gli e lo chiedo, gli e lo ordino.
Mi sfila la maglia, e subito riprendiamo a baciarci.
In un attimo mi viene in mente un idea, anzi più che altro un ricordo.
«Ferma Misty»
Si ferma, e mi guarda preoccupata.
«Che succede Lore?»
«Posso aiutarli»
Mi guarda con aria confusa. Credo di doverle delle spiegazioni.
«Rynald e Kira. Il legame si può ricostruire. È una cosa legata alla psicologia. Me ne aveva parlato mia nonna.»
Lei mi guarda più confusa che mai, ma prova a stare dietro al mio ragionamento.
«Sei certo che questo sia vero?»
Mi alzo, e prendo la maglia mettendola di nuovo.
«No. Ma lo spero»
Le lascio un fugace bacio a stampo, per poi scappare fuori dalla mia stanza.
«Tranquillo ti aspetto qui.» Corro diretto verso la stanza di Rynald.
Appena arrivo non busso nemmeno, tento direttamente di aprirla ma è chiusa.
Una spallata secca e la sfondo.
Rynald, che come al solito è seduto guardando fuori dalla finestra, si gira, e mi guarda preoccupato.
«Il legame si può ricostruire!»
A quelle parole il suo sguardo si illumina.
«Dimmi che non mi stai prendendo in giro!»
Si alza e cammina verso di me, mentre io cerco di riprendere fiato dopo la corsa, per arrivare qui.
«Si può ricostruire. Mio nonno lo ha fatto con mia nonna in gioventù. È una cosa legata alla psicologia. Lei era innamorata di te per via del legame, ma il legame era della parte licantropa, ma andava a influenzare la parte umana. Se tu ora fai innamorare la parte umana, avrai l'effetto inverso, e di nuovo il legame.»
Sputo fuori tutto questo, come se tenerlo dentro ancora un secondo, mi avrebbe potuto uccidere.
Rynald ragiona un po' sulle mie parole, poi i suoi occhi si illuminano, e scappa via dalla stanza.
Torno in camera mia contento.
Essere beta non vuol dire solo fare le veci del capo quando non c'è, vuol dire anche prendersi cura di lui, quando a mancare non è il fisico ma la testa.
Appena entro, noto Misty.
«Avevo detto che ti aspettavo qui»
La guardo bene e la noto coperta solo dal lenzuolo.
«Non mi hai aspettato. Sei andata avanti. Sai che mi piace molto anche quella parte.»
Lei fa un sorriso malizioso, e comincio ad avvicinarmi a lei.
Appena comincio a camminare verso di lei, si morde il labbro inferiore, e in quel momento non ci vedo più, e mi butto di corsa nel letto.
Alexa pov's
É una settimana che Kida è a casa mia.
«Che farai? La terrai qui ancora a lungo?»
Sputa Zech con acidità.
«É sotto la mia custodia, e resterà finché lo vorrò»
Zech scatta e si ferma di fromte a me.
«Il branco non la vuole qui, e nemmeno io»
Gli ringhio contro, e indietreggia.
«Io sono l'alfa! Io decido come vanno le cose nel mio territorio non tu! Azzardati ancora a intervenire e ti faccio lo scalpo, e lo attacco fuori dalla porta come monito per gli altri!»
Lui indietreggia, e se ne va.
«Però sai anche tu, che non è tutto a posto con quella ragazza»
Si allontana e arriva Nate.
«Tutto bene?»
Annuisco.
«Ma Nate fagli capire chi è l'alfa»
Lui fa un ghigno, poi va nella sua stessa direzione.
Entro in casa, e busso alla porta di Kida.
Lei sussura un flebile avanti, e apro la porta, sbucando con la testa.
«Preparati. Per un po' starai in un posto piu sicuro»
Lei annuisce, chiudo la porta e scendo in giardino.
Vedo passare Zech con il viso pieno di sangue e lividi.
Mi scappa un sorriso, mentre si allontana zoppicante.
Mi giro, e vedo Kida dalla porta che mi guarda.
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You aren't my Alpha
Werewolf"Lasciami in pace! Vai a farti le cagne del tuo branco! Lascia in pace me e i Myeou!" Se volete sapere di più leggete.