XVIII

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28 settembre, Giovedì.

Hai fatto bene
ad allontanarti da
lui, ora però tocca
a me, baciarti.
        -jk

Jimin poté tirare un sospiro di sollievo. Il suo ammiratore segreto non era arrabbiato con lui, e questo lo tranquillizzava; non era del tutto solo. Era abbastanza affamato, perciò si diresse verso la mensa, incurante di poter essere visto da Yoongi. Il grigio si sentiva più forte, non aveva paura di affrontarlo.

Arrivato nel luogo dove avrebbe pranzato, e con il vassoio pieno, si guardò in giro. Tutti erano in compagnia e chiaccheravano con i loro amici, chi a bassa voce e chi urlando. Di Yoongi neanche l'ombra. Andò a sedersi nell'unico tavolo vuoto, notando solo dopo essersi avvicinato, che in realtà era occupato da un ragazzo. Era vero che il suo ex gli aveva spezzato il cuore, ma questo non gli avrebbe impedito di non farsi degli amici per colpa sua. O chissà, magari di trovare la persona con cui avrebbe passato tutta la vita, che lo avrebbe amato. Non si permise di pensare ai suoi vecchi sogni riguardo la propria vita con Yoongi, quindi fece un profondo respiro e, avvicinandosi al tavolo, si sedette davanti al ragazzo.
-È occupato?- Domandò sorridendo.
A Jeongguk sembrò di aver già sentito quella voce. Quando alzò lo sguardo dal piatto e vide gli occhi stretti in due fessure e il sorriso imbarazzato di Jimin, il battito del suo cuore iniziò ad accelerare, come se volesse uscirgli dal petto e galoppare lontano, abbandonando il suo corpo.
-N-no...- Riuscì a balbettare sottovoce. Non l'aveva mai avuto così vicino.

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