Capitolo 1

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Punto di vista di Elena.

"Melody, sei senza speranze" alzo gli occhi al cielo chiudendo il mio armadietto.


"Ma è così bello!" esclama la mia migliore amica sventolandosi teatralmente.


Camminiamo lungo il corridoio insieme, ci stiamo dirigendo all'aula dove si svolgerà la nostra prossima lezione. "È solo un ragazzo, Mel" le dico.


"Si, uno molto BELLO" ribatte Melody.


Mi blocco quando siamo vicine alla classe. "Merda, mi sono dimenticata il libro di chimica. Lo vado a prendere"


"D'accordo, ci vediamo a lezione" mi saluta Melody continuando a camminare, ed io proseguo nella direzione opposta.


Mi chiamo Elena Carter, ho diciassette anni, frequento l'ultimo anno del liceo Holmes Chapel. È una piccola cittadina, ma molto carina, la adoro. Vivo con i miei genitori e mio fratello maggiore Tyler, diciamo che li tollero. Mia mamma è una dottoressa e papà è professore di un College vicino. Prendo i voti più alti, non ho mai preso meno del massimo. È strano da dire, ma sono la ragazza più popolare della scuola. Non rispecchio gli standard della ragazza bionda che trovi nella mia scuola, infatti sono castana, ho gli occhi azzurri e sono abbastanza magra. Ho anche un piercing al naso, lo adoro. Non indosso vestiti provocanti, mi bastano un paio di jeans ed una t-shirt, a volte indosso degli shorts.


Ritorno al mio armadietto e prendo il libro di chimica. Nel percorrere il corridoio suona la campanella ed io impreco mentalmente. Accelero il passo e quando arrivo in classe, il Professore, Mr. Dooley, un uomo basso e tozzo con un degli spessi baffi mi guarda e mi dice, "Perché è in ritardo, Signorina Carter?".


"Mi sono dimenticata il libro nell'armadietto, Signore" mi spiego, "Sono andata a prenderlo"


Mr. Dooley fa schioccare la lingua e dice. "Punizione. Oggi dopo scuola per un'ora"


Sgrano gli occhi e rimango a bocca aperta, e noto che tutti hanno la stessa mia espressione in volto – dato che non ero mai stata mandata in punizione. "Sta scherzando!" esclamo.


"Le sembra che sto scherzando, Signorina Carter?" chiede Mr. Dooley.


           "Porca puttana" mormoro sottovoce.


           "Come, scusa?" dice Mr. Dooley.


           Sbuffo e mi siedo accanto a Melody. Non sono mai stata mandata in punizione prima d'ora, è incredibile. "Accidenti, ragazza" commenta Melody a bassa voce.


           "Lo so" mi lamento.


***********************


            Il resto della giornata trascorse normalmente. La parte che temevo era la famosa ora. Se n'erano andati tutti tranne qualche membro dello staff. Camminavo lungo l'angoscioso e vuoto corridoio che portava alla stanza numero '101, Punizione'. Presi un respiro ed entrai. La prima cosa che notai fu loro.

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