Capitolo 5

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            Chiusi il mio armadietto e mi spaventai quando vidi Harry appoggiato a quello accanto al mio. "Che c'è?" gli chiedo sospirando infastidita.


            "Che succede, Piccola Miss Perfezione?" chiede lui con il suo tipico ghigno arrogante in viso.


            Alzo gli occhi al cielo. "La smetti di chiamarmi così?!" gli dico mettendomi lo zaino sulla spalla prima di iniziare a percorrere il corridoio.


          Sento che Harry mi segue. "No" ribatte lui. "Allora, questo progetto va consegnato tra qualche giorno e dobbiamo ancora finire il discorso presentazione"


          "Si, quindi?" mi fermo voltandomi per guardarlo in viso.


          "A casa tua o a casa mia?" chiede Harry inclinando la testa mentre mi rivolge un ghigno.


          Mi ricordo improvvisamente cosa ha detto mio padre riguardo ad Harry, e mi mordo il labbro inferiore. "Um, facciamo a casa tua" dico.


          Harry fa spallucce. "Per me va bene" dice. "Lavori oggi?"


          Scuoto il capo. "No"


          "Bene. Vieni a casa mia dopo scuola" dice semplicemente prima di voltarsi e camminare nella direzione opposta. Non posso far altro che alzare gli occhi al cielo, prima di imitare il suo gesto e dirigermi nella direzione opposta alla sua.


          La prima metà della mattina trascorre velocemente, e prima che me ne renda conto sono in palestra per le ultime due ore. Erano le uniche ore di lezione che trascorrevo con i miei amici e con Harry ed i suoi amici, i quali però solitamente sgattaiolavano via per andare a giocare a calcio – quindi fui sorpresa quando entrai in palestra e li trovai già cambiati e pronti per giocare a qualsiasi gioco il Professore avesse programmato di giocare.


          Andai nello spogliatoio delle ragazze e mi cambiai. Quando ebbi indossato un paio di shorts grigi, sneakers bianche ed una canottiera blu mi rivolsi alle ragazze dicendo "Cosa ci fanno Harry ed i suoi amici a lezione?" mentre mi acconciai i capelli in un'alta coda di cavallo.


          "Penso che il Professore si sia stancato del fatto che marinano sempre lezione, quindi li ha obbligati a stare in palestra altrimenti li avrebbe bocciati" risponde Marisole, una ragazza bassa dai capelli rossi.


           Ridacchio, e poi io, Melody e Becca usciamo dallo spogliatoio per andare in palestra. La Professoressa delle ragazze, La Coach Evans, fischia al Professore dei ragazzi, Coach Andrews, il quale imita il suo gesto. Lui parla ai ragazzi di cosa faranno e Coach Evans si rivolge e a noi.


           "Oggi faremo il salto alla corda" dice. Noi ci guardiamo e la Coach ridacchia. "Useremo le corde lunghe, quindi disponetevi in gruppi da quattro e prendetene una. Due di voi farete muovere la corda mentre le altre due salteranno. Dopo cinque minuti vi cambierete. Continuate per venti minuti, e poi forse faremo qualcos'altro"

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