Io sottomessa, lui padrone

EVAN GORDON

Sono le 10 e 20 di martedì, della mia prima settimana lì all'università.
Sono a lezione da venti minuti, il professor Gordon sta parlando dei più grandi della letteratura, sta parlando di Ungaretti.
Quando parla dei libri, dei poeti, si nota benissmo che cambia sguardo, diventa dolce, affascinato di ciò che spiega, peccato che quello sguardo lo ha solo quando si parla di quegli argomenti...
Vicino a me oggi c'è un ragazzo di nome Evan, Evan Gordon, si, è il nipote del professore.
Devo ammettere che è affascinate anche lui. Da ciò si deduce che è una cosa di famiglia.
Sorrido
Noto che di nascosto, quando io sono attenta alla lezione, lui mi osserva; diciamo che mi ha osservato per mezz'ora e io come al solito sento prendere fuoco le mie guance, lui se ne accorge e sorride.
EVAN <sono qui perchè voglio seguire le impronte di mio zio, voglio diventare anche io scrittore, mi affascinano i libri e tra i letterati mi affascina di più Pirandello. Qual è il tuo letterato preferito ? >
IO< Verga, adoro Rosso Malpelo, mi sono "innamorata" di lui quando ero in prima media.
Io sono qui perchè adoro, oltre a Verga, anche la letteratura inglese. >
EVAN< posso invitare una ragazza bella come te alla mia festa di compleanno, stasera? I miei non ci sono, sono fuori per lavoro.>
Per un secondo ho abbandonato la timidezza che tengo sempre a braccetto e rispondo "Va bene, volentieri"
Non so come e da dove mi sia uscito fuori quel " va bene " però, sono contenta di andare a una festa, tanto per conoscere anche gli altri miei compagni.
EVAN<fantastico, villa 17 Rope Ferry Road Rd, sai dov'è , vero ?>
Cazzo, scusate la parola, Dio mio, che villa, Dio mio, è ricco sfondato questo...
IO< si si, so dov'è tranquillo grazie, verso a che ora comincia la festa?
EVAN< vieni verso le 20 e 30, la festa comincia alle 21, ma alcuni amici li faccio venire un po' prima >
IO<okay va bene >
Okay non so che intenzioni ha questo ragazzo, però va bene, va bene .