poco lontano da lui

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Buona notizia, quell'ingenuo di Gordon oggi è uscito e prima di chiudere la porta mi ha detto "tanto non puoi uscire, è tutto bloccato, baci, a dopo piccola" lo ho salutato con il gesto della mano, appena chiuse la porta il saluto si trasformò in dito medio e tolsi quel sorriso finto...sì sto ridendo. Oggi riuscirò a scappare lontano da quel mostro.
Mi do immediatamente da fare, osservo le altezze dalle finestre al suolo. Hanno tutte una notevole altezza. Bene... l'unica finestra dalla quale è possibile lanciarsi è quella del bagno, sotto ci sono delle scale.
Sì, è vero, sono tutte bloccate le finestre e le porte, ma i vetri si possono spaccare, no? Anche se suonasse un allarme, con l'adrenalina che ho in corpo, sarò ben lontana dalle sue grinfie.
Presi un soprammobile (credo che sia anche costoso) è un elefantino.
Lo scaglio contro la finestra, questa fa in frantumi, come è andata in frantumi la mia vita.
Cerco qualcosa per togliere i pezzi di vetro ancora attaccati, eseguo un bel lavoretto.
Ora è il momento, tre respiri profondi, molto profondi, profondissimi, mi lancio.
Cado sui piedi causando un tonfo sordo, il problema è che ho preso male la mira e con un piede sono caduta su uno scalino e con il piede sinistro su un altro.
La caviglia mi fa veramente male. Provo a scendere velocemente ma la caviglia me lo impedisce. Scusatemi la parola, porca puttana!
Avevo previsto di correre velocemente il più lontano possibile, non di riuscire a malapena a camminare...
Cammino, allarmi non ne sono scattati, lui tornerà tardi. Cerco di fare di fretta.
Mi trovo per una strada, passano poche macchine, non ho intenzione di chiedere aiuto, qua tutti conoscono Gordon e sicuramente mi porterebbero da lui. Non chiedo aiuto neanche alla polizia.
Cammino fino a che non diventa buio. Mi trovo in un parcheggio.
Noto molte persone senzatetto. Mi siedo su un muretto e osservo. Nella vita non va sempre a "rose e fiori" ogni persona la quale questa notte dorme qua fuori ha una storia. Ogni tanto bisognerebbe osservare la realtà, non bisogna fermarsi al guardare, il "guardare" è troppo superficiale. Si guarda un film, si guarda un tramonto, una stella che cade...guardiamo tutto ma osserviamo poco. C'è un vecchio senzatetto  che sta portando una bottiglietta d'acqua  a un'anziana anche lei senzatetto.
Lei lo ringrazia tanto e prima di aprire la bottiglietta, gli da un bacio in bocca. Lui sorride e con la sua voce rovinata gli dice "ti amo". Non mi faccio vedere, non li guardo più, non riesco più a vederli, le lacrime mi annebbiano la vista.
Me ne vado. Il parcheggio è veramente grande, arrivo ad una strada. Ormai lui mi starà cercando.
Parli del diavolo, spuntano le corna. Difatti spunta la sua macchina che frena di colpo affianco a me, cerco di scappare ma la caviglia mi cede, non cado ma resto in equilibrio su una gamba. In equilibrio, come ho sempre fatto, in equilibrio tra la follia e la realtà, in equilibrio tra la morte e la vita.
Lo guardo negli occhi. Ma non resse molto il mio sguardo su di lui. Mi tirò un ceffone sulla testa, persi quell'equilibrio che mi teneva in vita e caddi a terra sbattendo la testa contro il marciapiede. Nero assoluto.

Io sottomessa, lui padrone Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora