Non mi piace un granchè l'alcool, ho solo bevuto mezzo bicchiere di vodka Lemon.
Ci sono tantissime ragazze che si buttano con le braccia al collo su Evan.
Sono quasi demoralizzata, con tutte quelle ragazze, lui è a posto, non sono niente per lui...
Ora lo vedo, è un po' lontano, ma è diritto davanti a me, c'è Stephanie Gerson che lo bacia sulla guancia, lei è ubriaca marcia, anche lui è abbastanza ubriaco, però guarda verso la mia direzione.
Appoggio il mio bicchiere su un tavolo e mi allontano.
Tempo di fare cinque passi che sento una mano sul mio fianco, mi giro di scatto, come se mi avessero punto con un ago, ma vedo il suo sorriso, bianco e sincero.
EVAN< non andrai mica via ?
IO< no, mi sono solo un attimo allontanata.>
EVAN< okay, vieni con me, ti porto in un posto tranquillo.>
Mi prende per mano e mi porta alla riva di un laghetto con un cigno nero, per arrivare al piccolo lago, si devono scendere delle scale, molto belle. Arriviamo all'ultimo scalino. Lui mi guarda e si siede.
Lo imito e perciò mi siedo accanto a lui.
Noto un certo sorrisetto, non capisco che intenzioni ha, anche se le immagino.
Invece no, vedo che fruga nella tasca sinistra, tira fuori un pacchetto di sigaretta, ne tira fuori due. Me la porge. Anche in questo momento non so cosa mi è preso, ma mi sono messa la sigaretta tra le labbra, senza accenderla.
Lui tira fuori l'accendino e me lo appoggia sulla mano
EVAN< la accendi da sola la sigaretta, non sei mica una puttana.
Ecco questo volevo farti capire.
Io alle altre ragazze, le sigarette gliele accendo io, senza manco esitare, per me valgono poco più di un pugno d' aria.
Te invece, per me conti.
Dal primo giorno che ti ho vista.Non sapevo proprio che dire e con nonchalance mi accendo la sigaretta, la mia prima sigaretta della mia futile vita.
EVAN< sai perché in questo lago c'è un cigno nero ? Perché è molto meno comune, perché tra le sue piume nere, ci ritroviamo un po' tutti.
Se spiumi due cigni, uno nero e uno bianco, diventano uguali e tutti direbbero che sono due cigni bianchi... in realtà tu sai che quello di destra era un cigno nero, proprio perchè quelle piume nere come il catrame, lo rendevano speciale.Tutto ciò che ha detto, è vero.
Appena finisce la sigaretta, la spegne sotto la sua scarpa, stessa cosa faccio io appena ho finito la mia.
Nel silenzio con il sottofondo di "faded di Alan Walker " lui con la mano destra, con l'indice e il pollice, mi prende dolcemente il mento, mi gira verso di lui, senza dire niente.
Anche io non dico nulla, ci baciamo, con la solita dolcezza e delicatezza con la quale il cigno galleggia sull'acqua ferma del lago
È stato un bacio lungo, bello, appassionante ma non troppo per rispettare gli spazi di entrambi.
Quel bacio sapeva di follia, quel bacio era amore sconfinato, quel bacio era la mia ebrezza, anche se avevo bevuto poco e niente
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Io sottomessa, lui padrone
ChickLitEmily, ragazza di 19 anni timida con problemi di autolesionismo. È al primo anno di università, lui, Chris Gordon un uomo famoso, elegante, sempre in giacca e cravatta, scrittore dei libri più conosciuti in quel momento, ecco lui è anche l'insegnant...