Capitolo 23

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Miei cari lettori, il capitolo sarà qui di seguito, ma prima volevo scusarmi immensamente per questa lunga attesta. In questi giorni ho lavorato e non ho avuto molto tempo. Spero di farmi perdonare in seguito. Buona lettura.•

"20 Maggio 2016

Ti sento cantare dal salotto, hai una voce melodiosa, ma gli acuti non sono per niente il tuo forte. Per la carriera da cantante credo che ti convenga provare in un'altra vita.
Ti sto immaginando, magari hai il flacone di shampoo in mano e ti stai muovendo in modo discutibile. Non posso fare altro che ridere. Ormai è un quarto d'ora che ti lasci scorrere l'acqua addosso e io mi sto anche annoiando.
Mi sto rendendo conto del fatto che tu nutra molto rispetto nei miei confronti, sono 7 giorni che lascio questo diario e quello vecchio appoggiati sul tavolino dinnanzi al divano e tu non ti sei degnato di aprirli nemmeno una volta.
Prima sembravi molto curioso e bramavi di aprirli come se all'interno potessi trovare tutte le risposte e adesso invece, sembra che ti bastino quelle che ti sto dando io.
Io non ho il coraggio di dirti la verità quindi ti prego apri questi stramaledetti diari e leggi, leggi tutto fino alla fine.
Leggi di me e di te. Leggi di noi.
Stasera dobbiamo andare alla tua cena di lavoro, la cosa non mi va molto a genio.
Non amo le persone ultimamente, mi sento continuamente giudicata nonostante nessuno sappia la verità. Ho paura di commettere qualche passo falso e finché siamo io e te riesco ancora a contenere la situazione.
Ormai ogni cosa mi fa paura, voglio solo uscire da questa situazione.

-Alyssa "

Posai come sempre il diario al solito posto e decisi di alzarmi dal divano per andare a chiamare Harry.

«Ma hai intenzione di uscire?» Chiesi bussando più volte alla porta.

Improvvisamente cessò il rumore dell'acqua che continuava ad infrangersi sulla ceramica del box doccia. Avvicinai l'orecchio alla porta scorrevole laccata per cercare di sentire qualche movimento. Dopo pochi secondi la porta si aprì e potei notare Harry con addosso un asciugamano in vita e i capelli bagnati che gocciolavano a terra.

«Dai, non ci ho messo tanto. Smettila di lamentarti sempre.» Mi rivolse una smorfia seguita da una risata divertita.

«Harry vedi di metterti immediatamente sul tappeto e di smettere di gocciolare acqua a terra, altrimenti ti faccio del male.» Alzai gli occhi al cielo e raggiunsi lo specchio per controllare la crescita del mio brufolo sulla guancia.

«Mh, che antipatica che sei.» Guardando il suo riflesso dallo specchio lo sorpresi ad alzare gli occhi al cielo.

«Tu invece sei un disordinato cronico che si diverte a sporcare tutta la casa quando io la pulisco.» Le mie labbra si piegarono in un sorrisetto da stronza.

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