Capitolo 5

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Si avvicinò sempre di più, io ero completamente nel panico!
Salutò gli altri a partire da Charlotte, poi si avvicinò a me...

"Ciao, sono Noah" disse allargando le braccia, come per abbracciarmi.
Io non sapevo cosa fare, spero di non essere diventata color peperoncino...
Infine decisi di dire "Ciao! Sono Flor" e accettare il suo abbraccio.

Appena i nostri corpi si sfiorarono un brivido mi percosse tutta la schiena. Non capivo perché non riuscivo a comportarmi normalmente, come Charlotte e gli altri.

Ci incamminammo verso un ristorante giapponese per mangiare sushi.
Durante il tragitto Charlotte e io cominciammo a parlare...

"Come ti trovi?" Chiese con un sorriso rassicurante in volto.
"Bene, sono tutti molto simpatici... Avevi ragione" risposi
"Il tuo nervosismo mentre abbracciavi Noah era quasi palpabile!" Mi disse avvicinandosi al mio orecchio.
Io provai di nuovo quel brivido, ed esclamai, forse a voce troppo alta...
"MERDA! SI CAPIVA?"

Lei si avvicinò di nuovo, come per non far sentire a nessuno, e disse
"Io me ne sono accorta... Poi non lo so"
A quel punto provai seriamente a rilassarmi, non potevo permettermi di fare figuracce.

Ci avvicinammo sempre di più al ristorante, quando il mio telefono vibrò.
Era Giorgia.

"Hey, tu sei la tipa dell'autobus... Come ti trovi in America? Io in Spagna sto benissimo. Baci. XOXO"

Risposi subito... Sarebbe servito anche per distrarmi

"Hey, io sto bene, l'America è fantastica. Baci. XOXO"

Purtroppo la conversazione si chiuse lì e io tornai nel panico.
Entrammo al ristorante di sushi, Noah si avvicinò alla ragazza che c'era al bancone e disse, sempre con quel dannato sorriso stampato in faccia.

"Salve, abbiamo prenotato un tavolo per 7"
"Nome?"
Noah fece una breve risatina come per dire 'Davvero non sai chi sono?', poi esclamò
"Noah Urrea"

La signorina intimidita ci condusse ad un tavolo circolare nella veranda del ristorante, ci sedemmo.
Per fortuna, Clary prese il posto alla mia destra, seguita da Jace e Noah, e Charlotte alla mia sinistra.
Questo riuscì in parte a placare il mio nervosismo.

Noah sussurrò la nostra ordinazione alla cameriera che prese appunti e disse un "Okay, arrivano subito!"

Appena la cameriera si allontanò dal nostro tavolo Charlotte e Antony scoppiarono in una discussione, quasi litigio, su quale fosse il miglior piatto giapponese.
Julia prese il telefono e cominciò la chat più lunga della sua vita.
E infine Jace e Clary parlarono dei loro progetti per il fine settimana con le dita incrociate e le mani poggiate sul tavolo.

I nostri piatti arrivarono e cominciammo a mangiare; ogni tanto volava qualche chicco di riso tra Charlotte e Antony, i quali pensavano che nessuno li vedesse.

Stava andando tutto più o meno alla perfezione finché Clary si alzò per andare in bagno. A quel punto il disagio cadde su quel tavolo circolare... E dopo 5 secondi di sguardi e occhiatacce scoppiammo tutti in una frenetica risata.

Subito dopo Noah si alzò e prese posto nella sedia vuota accanto a me.
Per il nervosismo cominciai a giocare col ciondolo del mio bracciale e lui mi disse:

"Hey, Flor giusto?"
Io annuii.
"Racconta, come mai qui?"
Io feci copia e incolla di quello che dissi a Clary e lui rispose...
"Deve essere bella l'Italia!" con quel fottutissimo, magnifico sorriso...
Io annuii.

Poi tornò Clary, diede un calcio alla sedia dicendo "Levati dalle ovaie Noah! Fammi sedere!".
Noah accennò una risata e rispose
"Non ci penso nemmeno, siediti al mio posto"

Il mio cuore ricominciò a battere, non sapevo se essere contenta o no del fatto che volesse sedersi accanto a me.
Clary mi fece l'occhiolino, come se mi avesse letto nel pensiero, sbuffò e si andò a sedere al posto di Noah ricominciando a parlare con Jace.

Continuammo a parlare, poi Noah si avvicinò finché le nostre gambe non si toccarono. In quel momento un brivido partì dal ginocchio e salì fino ad arrivare alla nuca.

Continuavo a non capire perché facesse questo strano effetto.

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