Capitolo 13

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Mi svegliai verso le 10:30 e trovai Charlotte seduta sul letto.
"È lui?" Chiesi.
Lei annuì.

Io presi il cellulare e cominciai a vedere se mi fossero arrivate notifiche.
"Buongiorno cucciola mia♥︎"
Era Noah.
"Buongiorno" risposi e mi alzai per andare in bagno.

Mi feci una bagno veloce, strizzando i capelli prima di uscire dalla doccia.
Tornai in camera con solo l'accappatoio addosso e quasi svenni quando vidi Noah con le spalle sul muro ad aspettarmi.

Era nella stessa identica posizione del giorno in cui ci siamo conosciuti.
"Vestiti! Poi verrai con me a casa mia".
Io ero senza parole. Decisi di obbedire.

Presi una maglietta nuova... Era bianca e corta, con delle stampe nere, e dei pantaloncini di jeans. Mi vestii.
"Perfetto! Seguimi..."disse.

Io presi il cellulare, salutai Charlotte e mi feci condurre fuori dal college.
Appena varcammo la porta mise una mano attorno i miei fianchi, una delle parti più sensibili del mio corpo, portandomi verso una bellissima auto nera.

Aprì la portiera e io entrai. Un uomo in giacca e cravatta ci condusse davanti un enorme palazzo, a due passi dalla casa di Jace.

"Posso sapere perché?" Chiesi sempre più confusa.

"Avevo bisogno di passare una giornata con te, nulla di particolare!"

Io annuii e scesi dall'auto. Mi portò dentro casa, era enorme. Prendemmo l'ascensore e salimmo all'ultimo piano dell'enorme palazzo. 

Si aprirono le porte dell'ascensore, ci trovammo in un enorme salone. Composto da due divani bianchi in pelle, un tavolino di legno scuro e un'enorme libreria con un televisore a schermo piatto al suo interno.

Mi trascinò sul divano, io mi sedetti e lo guardai, era confuso e si strofinava gli occhi con le dita.

Poi mise un braccio attorno le mie spalle avvicinandomi a sé, mentre con l'altro si appoggiò al divano.

Vidi passare qualcuno dalla porta aperta, avevo già visto quella faccia! Era il ragazzo che aveva litigato con Noah alla festa.

Noah sembrava avermi capita. "È il figlio di un uomo che mi sta procurando parecchi problemi con il lavoro" disse.

Io annuii e lui sospirò...
Prese una birra e la avvicinò alla mia bocca, io deglutii. Mi piaceva un casino la birra!

"Domani è il tuo compleanno!" Esclamò.
"Già!" Risposi.
"Che regalo ti piacerebbe?"
"Non voglio un regalo!"
"Facciamo una scommessa... Tu finisci una birra intera... E scappi! Se ti prendo ti faccio il regalo" propose.

Nel suo sguardo c'era un bambino che aveva voglia di giocare, sicuro di vincere.
"Okay" dissi sicura di me.
Cominciai a bere, stavo quasi per finire la bottiglia quando si alzò e si allontanò.

"Dove vai?" Chiesi.
"Ti do un po' di vantaggio!"

Finii la birra, mi alzai e mi misi dietro il divano. Non pensavo fosse difficile, mi sbagliavo.
Cominciò a correre, con il suo sguardo giocoso.

Io feci il giro del divano, lui cambio direzione all'improvviso e mi prese.

Mi buttò sul divano in pelle e io mi ritrovai sdraiata con Noah Urrea sopra di me.

Mi guardò con il divertimento negli occhi e poi si spostò. Io mi alzai e poi disse.
"Ritornando al discorso regalo... Che ti piacerebbe ricevere?"
"Sorprendimi!" Risposi, girandomi dall'altro lato.
Lui mi mise una mano sulla schiena, provocandomi un brivido.

"Ti sorprenderò!" Mormorò vicino al mio orecchio.

A quel punto mi spostai. "Bene" dissi guardandolo dalla testa ai piedi. Lui si alzò e si avvicinò a me.
"Tranquilla! Passerai il compleanno più bello della tua vita" mormorò sul mio collo.

Mise improvvisamente le mani sui miei fianchi e rimasi paralizzata.
Cominciò a lasciare una scia di baci su tutto il mio collo, mi sembrava di non aver mai provato una sensazione del genere.

Era piacevole ma mi irrigidivo sempre di più!
Dopo un po' di tempo, forse troppo poco, si staccò, avvicinandosi al mio orecchio
"Te lo prometto" sussurrò.

Io mi girai, lo guardai in faccia e mi feci accompagnare fuori dal palazzo.
Sotto mi stava aspettando Clary, come se sapesse che ero stata a casa di Noah.
Il che non mi stupì... Dato che era come se Clary sapesse sempre tutto.

"Andiamo?" Chiese, facendo un cenno con la testa.
Io annuii.
Cominciai a seguirla, presumendo che mi stesse portando al college.

Si fermò davanti un locale. "Prendiamo un panino?" Chiese.
"Okay"

La seguii fino a dentro il locale, ci sedemmo. "Quindi... Dai racconta!"
Quelle parole non mi stupirono più di tanto. 

"Siamo stati insieme, e... Mi ha baciata."
"Seria?" Disse sgranando gli occhi.
"Sul collo!" Dissi annuendo.
"Questo è un buon segno."
"Se lo dici tu!" Risposi cominciando a bere.

Arrivarono i panini e cominciammo a magiare.

"Buono?" Chiese.
Io annuii.
Finii di magiare e, dopo aver pagato, mi diressi con Clary verso il College.
Camminammo senza dire una parola. Sentii il telefonino vibrare dalla mia tasca. Era Noah.

"Hey, ci vediamo domani♥︎"
Io mi limitai a scrivere un semplice 'okay' e continuai il mio percorso, insieme a Clary, verso il college.

La salutai appena davanti la porta e mi diressi in stanza. Appena entrai vidi Charlotte sdraiata sul letto, dandomi le spalle.
"Ciao" dissi insicura.
Lei non rispose. Dopo circa due minuti di silenzio, in cui Charlotte non mi aveva nemmeno salutata, sentii un singhiozzo che mi fece girare subito verso di lei.

La guardai, e capii che stava piangendo.
"Hey che è successo?" Chiesi, avvicinandomi al suo letto.
"Perché fa così!" Rispose.
"Stiamo parlando di Clay?" Chiesi.
Lei annuì.
"Se vuoi puoi raccontarmi" mormorai poggiando una mano sulla sua spalla.
"Okay!"

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