Capitolo 15

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Lo vidi improvvisamente uscire dal bar, senza la torta in mano. Non ebbi il tempo di chiedere spiegazioni che mi informò che l'avrebbe fatta portare direttamente al college.

Salii nuovamente sulla bicicletta, lui mise una mano sul manubrio e una sulla mia schiena, forse un po' troppo in basso... Ma non avrei mai provato a spostargliela.

"Forza...ora ti faccio andare veloce!"esclamò con un sorriso disarmante.
Mi diede una spinta con la mano che aveva poggiato dietro la mia schiena e io istintivamente  cominciai a pedalare.

Appena cominciai a perdere velocità, poggiai i piedi per terra e frenai la bici.

Mi girai di scatto lui era un paio di metri lontano da me. Lo guardai. Lui sorrise e si passò una mano tra i capelli, mentre si avvicinava a me.

"Ti sei divertita?" Disse avvicinandosi al mio orecchio mentre con la mano mi sfiorava il braccio sinistro, come se volesse coccolarmi.
Io annuii e scesi dalla bici.
"Ormai sei grande Flor!" Disse staccandosi e allontanandosi da me.

Quel gesto mi lasciò senza parole, non me lo aspettavo. Non mi salutò e sparì tra le strade affollate della California.

Durante il tragitto per tornare a casa, cominciai a pensare a cosa volesse dire quel gesto. Magari si era arrabbiato perché mi ero spaventata, oppure perché non l'ho baciato quando si era avvicinato... Non ne avevo idea ma la mia mente restava fissa su quelle parole, quello sguardo.

Cominciai quasi a convincermi che quel ragazzo soffrisse di frequenti 'sbalzi d'umore'.
Arrivai al college e salii in stanza cercando di non farmi vedere da nessuno.

Questa 'vacanza-studio' doveva essere un'opportunità per me, eh invece! Invece mi ritrovo qui! A salire le scale di nascosto, perché oggi ho superficialmente saltato scuola per stare con il mio idolo! Il mio idolo però ha gli sbalzi d'umore... Quindi prima mi bacia e poi mi sgrida, io perdo la testa e mi ritrovo a parlare da sola!

Arrivai in stanza, mi buttai sul letto, finché Charlotte non uscì dal bagno.
"Flor!"
"Si?" Dissi mettendomi un cuscino sulla faccia.
"Tu sei pazza!!!" Urlò.
Improvvisamente il mio amato cuscino si trasformò in uno scudo, per evitare qualche schiaffo.

"Allora mettiamola così... È il mio compleanno, e non volevo certo passarlo russando al museo, quindi stamattina mi sono vista con Noah da Starbucks e ho 'festeggiato' con lui"

Pronunciando queste parole mi tornarono in mente 2 cose:
1)Noah e i suoi sbalzi d'umore
2) la torta!

"Allora Flor! Mettiamola così un corno! Siamo in una scuola!"

"Si okay..." Non mi fece finire.
"Ho capito ma... Non puoi fare così!" Disse.

In quel momento ero troppo stanca per discutere quindi le diedi ragione e decisi di leggere qualcosa ascoltando un po di musica. Sfiorai il magico tasto triangolare, più comunemente chiamato 'play' e la musica partì, precisamente 'moon river'.

Cominciai a canticchiare mentre scorrevo la home del mio cellulare in cerca di qualcosa da fare...

"Moon river, wider than a mile
I'm crossing you in style some day
Oh, dream maker, you heart breaker
Wherever you're goin', I'm goin' your way"

Perché qualsiasi cosa facessi tornava in mente sempre lui!
A quel punto decisi di fare una cosa... Una cosa che non avrei mai fatto prima, per nessun altro ragazzo! SCRIVERGLI DI MIA SPONTANEA VOLONTÀ.

"Hey..."
Digitai sulla tastiera e cliccai il tasto 'invio'.

Aspettai impazientemente una sua risposta, mentre continuai a canticchiare.
Saltai il pranzo, pensai che come compleanno non fosse uno dei migliori, trascurando quel magnifico bacio.

Poggiai il telefono sul comodino vicino al letto, e cominciai a fissare il vuoto.

Dopo qualche minuto il mio telefono cominciò a vibrare. Era Noah, ma non era un semplice messaggio, né una chiamata, bensì una videochiamata.

"Hey, come stai?" Disse la voce robotica che usciva dal telefono.
"Bene..." Risposi.
Ora capivo perché pensavo solo e unicamente a lui: perché Noah Urrea... È Noah Urrea! É il mio idolo. Il mio idolo che mi bacia per il mio compleanno.

"Soddisfatta del giorno del tuo compleanno?" Disse accennando un fantastico sorriso.
"Più che soddisfatta" risposi in maniera abbastanza tranquilla.
"Sembri stanca..."
"Il mio cervello sta già dormendo, ma io no." Mormorai strofinandomi le palpebre.

"Dormi..." Rispose.
"No!" Dissi io... Lui continuò "Chiudi gli occhi e dormi io resto in chiamata e ti faccio compagnia..."

Stavo quasi per spaventarmi, mi sembrava troppo dolce. Ma non ebbi neanche il tempo di pensare che disse
"Appena mi rompo... ti sveglio!"
Io annuii, sistemai il telefono con la telecamera frontale verso il letto e chiusi gli occhi lentamente.
Per la stanchezza crollai subito e mi svegliai circa 2 ore dopo.

Aprii gli occhi, mi servì un po di tempo per abituarmi alla luce del lampadario. Passai circa 5 minuti ad osservare il soffitto... Bianco, insignificante.
Improvvisamente sentì un rumore provenire dal mio cellulare, un rumore altrettanto insignificante... Che però mi ricordò di Noah.

Mi girai subito verso il telefono, sperando di essere presentabile... Lui mi guardò e sussurrò "buongiorno"...

Io lo guardai negli occhi, i suoi bellissimi occhi che passavano dal castano chiaro nei bordi dell'iride, al verde smeraldo, fino ad arrivare al giallo attorno la pupilla.
E il suo sorriso, disarmante come al solito!

Poi gli risposi "buongiorno..." Strofinandomi le palpebre, e lui disse
"Dormito bene?".
Io annuii, lui rise.
Dopo neanche due minuti Charlotte entrò in camera "Flor!".
"Si?" Risposi, sembrava agitata.
"Scendi subito sotto, è successa una cosa!"
Io salutai Noah e chiusi la chiamata, mi alzai dal letto e scesi al piano terra dell'edificio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 09, 2017 ⏰

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