Capitolo 10

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Entrai in stanza. C'era Charlotte sul suo letto. "Ciao!" Dissi.
Lei ricambiò il saluto...

Avevo bisogno di un bagno! Camminai verso la porta, e la aprii abbassando la maniglia più volte.
Cominciai a spogliarmi e aprii l'acqua della vasca. Si riempì e io entrai. Cominciai ad accendere le candele e sistemarle sul bordo cercando di non farle cadere, dopo essermi insaponata, alzai la testa e guardai il soffitto.

Dopo 30 minuti di assoluto relax, cominciai a spegnere le candele, che avevano ormai perso il loro profumo, ed uscii dalla vasca; strizzandomi i capelli e mettendomi un accappatoio.

Tornai in camera, e sistemai tutte le cose che avevo comprato nell'armadio.
Puntai la sveglia sul cellulare alle 10:00, per evitare di scordarlo nuovamente e pensai a cosa avrei potuto fare prima di dormire, infine presi il telefono e scrissi a Manu.

"Hey persona!"
"Ciao persona!" Rispose.
"Come va?"
"Tutto ok, piuttosto tu? Chi hai conosciuto?"
"Ah... Solo il mio idolo e tante persone simpatiche!"
"Hai conosciuto Noah!" Riuscivo quasi ad immaginare la sua faccia solo leggendo il messaggio.
"Già!"
"Com'è? Racconta!"
"Bello!" Era l'unica parola che mi era venuta in mente pensando a Noah.
"Awwwww! Vabbè ci sentiamo poi, ciao!"
"Ciao" risposi.

Posai il telefono, finalmente l'indomani era sabato, ero lì da nemmeno una settimana ed ero già stanca. Poggiai la testa sul cuscino e mi addormentai.

Suonò la sveglia. Prima di spegnerla mi girai e guardai il soffitto.  Appena staccai lo sguardo dalla luce cominciai a vedere delle piccole macchioline, l'effetto scomparve dopo pochi minuti. Mi strofinai gli occhi e infine staccai la sveglia.

Mi alzai, non avevo ricevuto messaggi, corsi in bagno per lavarmi i denti. L'acqua fresca sul viso era proprio quello che serviva per svegliarmi del tutto.

Quando uscii dal bagno Charlotte mi disse. "Prepara costume, crema e asciugamano! Passiamo la giornata a casa di Thomas, in piscina. Successivamente andremo alla festa!"
"Okay" mormorai e cercai un costume in valigia.

Presi il mio preferito, un bikini color verde militare. Come sopra costume scelsi una tutina a strisce bianche e blu e un paio di infradito bianche.

Presi una borsone rosa confetto e misi dentro la crema, il mio asciugamano blu, un altro asciugamano da usare come accappatoio dopo la doccia e il vestito per la serata.

Chiusi il borsone e me lo misi sulla spalla. Scendemmo le scale con Charlotte, sotto ci stavano aspettando Sarah e Clary.

Ci salutammo e Sarah ci guidò verso casa di Thomas. Clary si avvicinò e disse.
"Pronta ad indossare quel bellissimo vestito?"
Io annuii sorridendo.
Arrivammo davanti casa di Thomas.
Sarah citofonò e lui aprii il cancello, entrammo.

Il giardino era enorme! Delle scale in roccia portavano a un soppalco in legno con una bellissima piscina.

Thomas salutò Sarah con un bacio, abbracciò Charlotte e Clary e infine si presentò a me...
"Piacere Thomas!" Disse porgendomi la mano.
"Piacere Flor!" Risposi.
"Seguitemi!" Disse accompagnandoci all'interno della casa.

Aprì la porta. Ci trovammo davanti una stanza molto ampia tutta sulle tonalità del bianco e il grigio, era composta da un divano bianco e due poltrone, un tavolino di vetro, una TV a schermo piatto e un tappeto grigio sopra il parquet.

I muri erano bianchi. Tranne uno, quello che affacciava sulla piscina, che era di vetro. Ci fece lasciare i borsoni sul divano e tornammo fuori con crema e asciugamani.

Ci prendemmo una sdraio a testa, mi tolsi il sopra costume e mi avvicinai al bordo della piscina insieme a Clary per osservare Thomas e Sarah che scherzavano e si abbracciavano sul bordo di fronte. 

Mi sedetti e misi i piedi nell'acqua, alzai gli occhi al cielo, era una bellissima giornata.

Suonò il campanello... Erano Jace e Noah.

Arrivarono correndo e salutando tutti con un cenno della mano. Entrarono dentro casa e posarono le loro borse, tornando in costume. Io non potei fare a meno di osservare il petto nudo di Noah con i suoi addominali scolpiti.

Lui si avvicinò e mi mise le mani sugli occhi. Al suo tocco provai un altro brivido che mi fece dimenticare la rabbia e la delusione, ero semplicemente felice.
Io sorrisi.
Lui esclamò. "Chi sono?"
"Mmmh... Vediamo... Sei Noah?" Dissi con un tono sarcastico.

Lui rise spostando le mani dal mio viso e sedendosi accanto a me, per poi buttarsi in piscina.
Mi prese le mani e trascinò anche me in acqua.
"Perché non mi hai risposto?" Disse con una faccia più seria.
Io capii che davanti il suo volto era inutile fare finta di essere arrabbiata. "Ero molto stanca!" Risposi.
Lui mi avvicinò a sé e mise entrambe le mani sulle fossette della mia schiena, poggiandosi con la schiena a bordo piscina.

Charlotte entrò in acqua e Jace spinse Clary, successivamente si buttò anche lui. Cominciammo a parlare della serata che avremmo passato insieme, mentre Noah continuava ad accarezzarmi la schiena. Infine scoppiammo in una assurda battaglia d'acqua.

Circa un'oretta dopo uscii dalla piscina, facendo peso sul bordo con le braccia. Noah mi batté sul tempo e prese la mia asciugamano, porgendomela.

Mormorai "grazie" sorridendo un po' imbarazzata. Mi asciugai e mi sdraiai sulla sdraio per prendere il sole. 5 minuti dopo arrivò una signora vestita da cameriera, chiedendo cosa volessimo da mangiare.

Thomas disse di preparare del pollo.

Noah si avvicinò di nuovo, si sedette per terra e poggiò i gomiti sulla mia sdraio. "Così ti scotterai!" Sussurrò al mio orecchio, provocando un altro brivido. "Può darsi!" Risposi sorridendo con gli occhi chiusi, perché sapevo che se li avessi aperti avrei sbavato davanti al suo sorriso.

"Non sto scherzando! Se ti scotti, stasera non potrò metterti le mani sui fianchi mentre balleremo"

Rimasi paralizzata, non sapevo cosa rispondere. Per fortuna arrivò la 'cameriera' dicendo che il pollo era pronto. Clary e Jace uscirono dall'acqua; Thomas, Sarah e Charlotte si alzarono per dirigersi verso la sala da pranzo.

Noah si mise in piedi e mi porse la mano, come per aiutarmi. Io mi alzai senza bisogno del suo aiuto, mormorando istintivamente "grazie!"

Lui sorrise, guardandomi camminare con i suoi occhi più verdi che nocciola, si passò la mano destra tra i capelli ed esclamò.

"Che tipa che sei!"
Io gli sorrisi e seguii gli altri verso la sala da pranzo.

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