Caro diario...
Stammatina mi sono svegliata tardi, avevo bisogno di dormire, per tanto andrò in oratorio alle dieci giusto il tempo di fare colazione e lavarmi insomma. Mi sono lavata e ho fatto colazione. Meredith è da noi da quasi un mese, perciò non mi stupisce trovarla in giro per casa mentre faccio colazione. Più passa il tempo più riesce a parlare il dialetto. A pensare che è inglese. Nonostante mi da fastidio trovarla accanto e sempre a mio fratello, le voglio bene. Anche se del suo tè inglese con il latte ne ho piene le papille gustative. Intendiamoci. Noi italiani beviamo poco tè di per noi, poi berlo con il latte, eh beh ha tutto un suo modo particolare. La prima volta che Meredith si è fatta il suo tè inglese lo ha fatto assaggiare a mio padre per primo. E non ti dico la faccia di mio padre appena ha iniziato a sorseggiarlo. Eravamo lì in cucina davanti l'isola di marmo (o piano colazione come lo si vuol chiamare) io,mamma, Meredith, Giovanni e papà. Papà beve il mio sorso di tè e fa una faccia della serie "adesso lo vomito". È stata una scena comica non lo nego. Io ero morta dalle risate mentre il resto della famiglia, (eh sì ormai Meredith fa parte della famiglia a tutti gli effetti) era rimasta lì che rideva di sottechi. Ovviamente papà ha bevuto tutto il suo tè inglese e ha ringraziato educatamente Meredith, la quale si è scoppiata in una sonora risata seguita dal resto della famiglia. Insomma quella mattina siamo tutti letteralmente dalle risate. Stammatina Giovanni mi ha chiesto se poteva accompagnarmi lui dato che uno pioveva e con la Vespa è difficile con la pioggia destreggiarsi e due perché aveva voglia di accompagnarmi. Anche perché il problema pioggia era facilmente risolvibile. Come ? Mi avrebbe accompagnato mamma prima di andare in ospedale o papà prima di andare allo studio. Comunque ho accettato l'invito perché da quando c'è Meredith è sempre difficile parlare con il mio migliore amico nonché mio fratello maggiore. Appena entrai in auto lancia letteralmente lo zaino sul sedile posteriore della Cinquecento di Giovanni. Sapevo che quel gesto ricordava a Giovanni quando andava ancora al liceo. Comunque una volta sistematami sul sedile del passeggero, ho preso il telefono e ho scritto un messaggio a Valeriano che poverino da stammatina mi ha scritto una decina di messaggi senza avere alcuna risposta. Gli avevo solo scritto " tutto bene arrivo solo un po' più tardi, a dopo ❤" e poi non ho più risposto a nessun messaggio di Valeriano. Appena finito di scrivere il messaggio Giovanni mi strappato letteralmente l' iPhone dalle mani dicendomi:" Ora basta cara sorellina, adesso parliamo un po'. È da molto che non lo facciamo giusto ?! "
"Si ma perché proprio ora? E poi di cosa dobbiamo parlare?"
"Dobbiamo parlate di molte cose. Tutto quello che mi sono perso dal tuo compleanno in poi"
"Se vuoi parlare di Valeriano o di Andrea lascia stare "
"Erika prima mi raccontavi tutto quello che sta ti succedeva e ora non so più niente"
"Forse perché non mi chiedi più cosa mi succede da quando è arrivata Meredith nella tua vita perfetta"
"Ma cosa dici? Sei tu che da quando c'è Meredith non mi parli più. Che poi non capisco il perché, modestamente non lo capisco davvero Erika"
"Senti lascia stare e sbrigati, sono già in ritardo"
In macchina calò il silenzio e ad un certo punto quando eravamo praticamente arrivati all'angolo della parrocchia Giovanni tira dritto e prosegue per non so dove.
"Ma dove vai? Ehi ho detto che sarei andata in oratorio anche in ritardo. Gio!!!"
"Non andrai in oratorio avvisa piuttosto" e mi porse il mio IPhone. Avvisati il sacerdote e i responsabili della mia assenza per la mattina e poi mandai un messaggio a Valeriano dicendogli che l'avrei chiamato e quindi di rintanarsi in qualche posto. Ho chiamato Valeriano e gli ho raccontato qualcosa di quello che stava succedendo. E lui per tutta risposta ha riso. Ci credi io ancora no. "Adesso mi dici dove andiamo per favore?"
"Si certo guarda dietro", c'era una borsa mare con dei teli all'interno e in una poquette un mio costume. Assurdo!
"Ehi non puoi fare ciò che vuoi solo perché sei il più grande o solo perché giudi o vai all'università o hai una fidanzata inglese. Anch'io ho un fidanzato e vado a scuola e guido una Vespa"
"Stai un po' zitta per favore? E piuttosto metti la nostra canzone preferita per favore! Ah e per favore non mettere i piedi sul cruscotto della macchina, sai mi da fastidio"
"Stai che mi hai rotto le scatole, io chiamo mamma comunque"
"Per dirle cosa? Sa già tutto e poi se anche non sapesse niente sarebbe contenta che passi un po' do tempo con tuo fratello! Ps. Ti voglio bene mocciosa."
"Anche io ti voglio bene e lo sai"
Accesi la radio e misi il cd e misi la canzone "L'amore" dei Sonohra. La nostra canzone preferita. Appena parti cominciamo a cantarla a squarcia gola. Quella canzone è triste ma immensamente bella e significativa per me e Giovanni. Mentre cantavamo Gio mi prese la mano e l'alzò in alto assieme alla sua e allora ho capito che quella pazzia la faceva per stare con me dopo tanto tempo soli. In quel nostro tempo potevamo raccontarci tutto quello che avevamo perduto in un paio di mesi. Arrivamo al mare e andammo dritti a casa. Ah si perché i nostri genitori avevano comparato una piccola casa al mare dove trascorrere qualche settimana di relax e farsi un posto dove loro due potevano rifugiarsi per stare soli un po'. Versilia era bellissima, una cittadina piccola e la nostra casina lì era così delicata che adoravo andarci ma non ci andavo spesso perché i miei avevano molto da fare e spesso la faceva ristrutturare dato che era vecchiotta come quasi tutte le case al mare. Comunque abbiamo parcheggiato la macchina e abbiamo fatto una corsa fino alla porta d'ingresso della nostra casina in stile greco. La casa profumava ancora di lavanda che la mamma lascia sempre sul tavolo d'ingresso. Era tutto in ordine come sempre. Abbiamo lasciato la borsa in salotto e siamo andati dritti sulla veranda da dove si vedeva la bellissima vista del mare e da un lato della cittadina. Erano già le dieci e trenta e avevo fame perciò frugai in dispensa sapendo chiaramente che il frigo era vuoto. Cosa molto normale dato che la casa la viviamo poco. Trovai un pacco di popcorn da fare in microonde e così li preparai. Giovanni era nella nostra camera ad aprire le finestre per far arirggiare la casa. Quando ritornò nell'open-spains aveva in mano le mie scarpe da corsa (che io lascio lì per evenienze e perché le avevo pagate pochissimo da Decathon e le tenevo perché in caso non avessi voglia di andare al mare qualche giorno potevo sempre andare a fare una corsa) e un suo paio di scarpe da corsa. "Erika adesso andiamo a correre, pigrona ti farà bene e poi possiamo approfittare per parlare" e mi fece quel suo sguardo della serie "arrivo sempre dove voglio". "Ho appena fatto i popcorn e poi...si vengo...ok"
"Sbrigati, so bene che hai un paio di pantaloncini da corsa e una maglia nel cassetto accanto il tuo armadio"
"Sei orribile. Ora grugno anche nella mia roba? Chiederò a papà di farmi fare anche qui una camera solo per me. Non voglio più condividerla con te!"
"Blablabla, lo so che non lo pensi realmente Eri. E muovitiii. Dai Eri tu impieghi troppo anche solo per raccoglierti i capelli"
"La smetti di mettermi fretta; come l'ha presa Meredith del fatto che passavi tutto il giorno fuor i casa con tua sorella mentre lei restava a casa con i nostri genitori ?"
"A dire la verità non m'importa cosa pensa di ciò, tu sei sempre mia sorella e la mia migliore amica e io il tuo. Chiaro?! Io sono il tuo migliore amico!! Ricordatelo!"
"Sei il mio migliore amico rompi scatole". Uscì dalla camera pronta e Giovanni entrò per cambiarsi. E uscì dopo pochissimo. Cavolo quanto era rapido. Prese le chiavi di casa cominciammo a correre e iniziarono le domande. "Allora come mai stai con Valeriano? Intendo dire non ti piaceva quello della palestra ?"
" Quello della palestra ha un nome, uno e due siamo amici e va bene così, anzi meglio. E se lo vuoi sapere io e Valeriano ci siamo sempre sentiti come amici e questo la sai bene. Te l" Ho sempre raccontato.
E non negarlo questo."
"Non prendermi in giro da quando ti piace Valeriano?"
"Da quando ero in primo superiore è quelli che io chiamavo con il nome di 《ragazzo del secondo anno bello e figo》, ora ricoleghi tutto? Non potevo andarlo ad urlarlo al mondo specialmente perché passavamo molto tempo insieme a lui e la sua famiglia"
"Ah è vero ecco, ora tutto torna. Hai capito alla piccola." E mi diede una spintonata. Adoravo quando mi spinge perché mi sento protetta da lui e il resto del mondo può anche sparire. Si è mio fratello ma per me è molto importante. Lui sa tutto di me e quando è via per studiare mi manca un sacco. Gli ho poi raccontato di Andrea e della nostra amicizia molto stretta che si stava creando. Senza doppi fini. È allora Gio mi chiese :" Eri non voglio sapere certe cose ma se me lo dicessi potrei darti consigli e magari aiutarti sai non è semplice per le ragazze; almeno così mi hanno detto i miei amici e alcune di loro"
"Certe cose cosa ?"
"Si dai Eri...insomma" il suo volto diventa paonazzo e si guarda intorno e poi ricade con gli occhi su di me.
"Hai fatto sesso con Valeriano ? Intendo farlo? Oh mamma che cavolo ti sto chiedendo! Scusa se non vuoi rispondere perché non te la senti o altro non sei obbligata a rispondere. Voglio sola essere certo che tu non abbia problemi"
"Me lo stai chiedendo davvero Giovanni?"
"Si ma non sei obbligata a rispondermi"
"No"
"No cosa ?"
"Non ho fatto sesso ne con Valeriano ne con nessun altro. Sono ancora vergine scemo!"
"Si per fortuna! Quando ti vedo appiccicata così incollata a Valeriano ogni volta penso che abbiate condiviso molto" per fortuna eravamo seduti al molo sennò sarei cascata in pieno dopo quel discorso intimo da parte di mio fratello.
"E allora non posso stare incollata al mio fidanzato?"
"No ..cioè si che puoi ma l'idea che tu l'avessi data a Valeriano dopo così poco tempo, non nego che mi spaventava un sacco. Per me Erika se i sempre la mia piccola e se ti succede qualcosa io vado di matto. Capisci" e scoppiò a piangere. Ma veramente Giovnni era tanto terrorizzato da quel fatto? Mi avvicinai a lui e lo strinsi per la vita e lo abbracciai come quando eravamo piccoli mocciosi.
"Ti voglio tanto bene Gio anche quando scorazzi di notte nel letto di Meredith"
"Come lo sai?"
"Ti sento e lo so. E so quello che fate e ps. Giovanni abbiate la decenza di venire qui a fare certe cose, e non farle più quei succhiotti vicino le terre. Con le maglie scoate si vedono e primo o poi mamma o papà potrebbero fare domande a riguardo"
"Piccola tempistella sai tutto di noi insomma. Cinque grazie per i consigli mocciosa" e mi spettinò la coda. Torniamo casa correndo e scherzando proprio come eramo piccoli. Era bellissimo stare con mio fratello e parlare di cose che mai con nessuno avrei potuto parlare , correre come bambini. Ci siamo fatti una doccia e mentre aspettavo che Gioavnni si faceva la doccia chiamai Valeriano e gli raccontai che io e Giovanni stavamo recuperando i mesi persi. Chiamai mamma e le dissi che Giovanni mi aveva fatto divertire e mi sentivo raggiante e rinata. Mamma era chiaramente contenta. Quale madre non sarebbe contenta di vedere i suoi due figli stare insieme e avere un rapporto tanto unito come me è Giovanni? Nessuna. Lavati e puliti e indossati abiti comodi ci siamo letteralmente buttati sul divano e abbiamo ordinato due pizze per pranzo. Io la mia amata margherita e Giovanni una montanara. Appena sono arrivate le pizze abbiamo messo il primo dvd di Harry Potter e abbiamo visto tutti i film. Uno di seguito all'altro. Da quanto tempo non lo facevamo. Troppo. Erano le dieci di sera e allora decidemmo di rimanere lì a dormire avvisammo mamma e papà e Meredith e Valeriano. Saremmo ripartiti domani mattina presto. Il giorno dopo ci svegliamo alle nove (non presto a dire il vero),raccogliemmo tutto e andammo al bar a fare colazione e poi ci mi sono in auto per ripartire. Che giornata indimenticabile. Durante il viaggio decidemmo che ogni 25 del mese ci saremmo presi un giorno tra fratelli almeno in estate.Ciaooooo. Stamattina sono andata a vedere l'alba. É stato mozzafiato. Dato che mi sono svegliata piuttosto presto ho deciso di pubblicare la storia altrettanto presto...quindi ....ecco a voi una nuova parte della storia! Se vi piace vi invito a votarla🌟.
Un bacio...
Rebecca🌼
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Solo per tre mesi (SOSPESA)
RomansaCiao a tutti... Io sono Rebecca e mi piace scrivere. Pertanto vi propongo la mia storia. Certo non è perfetta ma è solo l'inizio. La storia è un diario, quello che io da bambina chiamavo "diario dei segreti", dove Erika la protagonista racconta le...