Caro diario...
Oggi c'è la festa di fine Grest. Dopo un mese passato al fianco dei bambini l'idea di non rivederli più sino al prossimo anno...mamma mia mi fa stare male. Una sorta di stato d'angoscia post-grest, quella che viene quando devi trasferirti, tipo quella insomma. Di fatto stamattina ci siamo divertiti un sacco, anche i bambini sentivano l'angoscia di fine Grest perciò abbiamo approfittato per fare foto video animati e tutte quelle cose simpatiche. Ho l'iPhone pieno di foto loro. Ma chissene frega le passerò sul pc e non ci sarà problema di spazio. Sarà brutto anche non trovarsi sempre Valeriano nei paraggi pronto a darmi una mano, pronto a qualche bacetto fugace dietro la porta delle scale che portano al primo piano. Si Vale è una parte di me che non conoscevo.Rimango ancora sorpresa quando a merenda tra una chiacchiera e l'altra arrossisco nel vedere mi guarda di sottecchi. Durante tutto il Grest ci siamo nascosti ai bambini, per loro dovevamo essere solo animatori e non ragazzi che si sbacciucchiano, anche se di nascosto qualcosa scappava; ma questo shhhht non lo sa nessuno. Neanche alla festa festa di fine settimana d'oratorio io e Vale eravamo solo animatori e solo quando rimanevamo solo noi animatori potevamo avvicinarci e parlare in maniera più "intima". Bisognava aspettare la sera, o tempi morti per parlarci per prenderci per mano o più semplicemente stare insieme. Però l'idea di averlo attorno era come raddoppiare la giornata; io la mia solita vita, la mia famiglia il mondo che ha bisogno di seguirlo. Era tutto diverso stamattina. Sono scesa con mezz'ora d'anticipo almeno Vale mi è passato a prendere insieme a Francesca e Luca e siamo andati tutti insieme a piedi in oratorio. Come tanti lavoratori prima di essere licenziati. Cose brutte insomma. Durante tutto il tragitto nessuno ha parlato. Ci stava bene rimanere in silenzio per capire tutto. Troppo.
Ogn'uno era preso dalle sue domande e angosce. Quelle maglie colorate rendevano la giornata ancora più bella. Il sole era già caldo per essere solo le sette e mezzo del mattino. Un profumo di cornetto proveniva dal bar del Signor Pippo il nostro solito posto colazione della domenica mattina. Che profumo, un occhiata e uno sguardo dalla serie "che facciamo andiamo" e subito ci troviamo in fila alla cassa del bar a prendere il nostro amato cornetto alla nutella. Con il cornetto tra le dita della mani, tutto sembra diverso, un sapore dolce eccheggia nel nostro animo. Scoppia una risata, misto euforia, misto divertimento, misto gioie. Mangiando mangiando siamo arrivati in oratorio, il resto degli animatori erano lì fuori che aspettavano che il cancello venisse aperto dal responsabile. È vero che la cioccolata rende tutti più felici. La serotonina è proprio una cannonata. Beata nutellaaaa!! Il cornetto aveva fatto effetto. Uno scambio di parole e il cancello è stato aperto. Tutti gli animatori con le magliette colorate, uno dopo l'altro entrano dal cancello. Sono rimasta fuori vedendo entrare tutti. Mai come quest'anno mi mancherà il Grest. Proprio la storia di Valeriano mi mancherà molto. Vale mi ha steso la mano e io l'ho afferrata e siamo entrati. Oggi il Grest è metà giornata. Per concludere domani è prevista la cena di chiusura. Il problema è cosa mi metto? Forse posso mette il vestito a pois o forse è meglio la salopet con i volan. Oh mamma che dilemma. E come mi trucco? Le scarpe?? A parte il problema di come mi dovrei vestire domani, dovevo occuparmi dei bambini. Stamattina sono stata con i piccoli che hanno chiesto una continua "Posso andare a fare la pipi?" e qualcuno li doveva puntualmente accompagnare in bagno e aspettarli, ciò voleva dire un braccio in meno per il gruppo uguale più fatica per noi. Fatte le attività , merenda e poi giochi i bambini sono tornati a casa. Era ufficialmente finito quest'anno di Grest. Accompagnato i bambini dai rispettivi genitori, come non mai tutti gli animatori abbiamo fatto le pulizie. Con la musica a palla e scopa e paletta alla mano abbiamo spazzato o come direbbe una mia amica ramazzato e poi lavato i pavimenti delle varie aule. Eravamo stanchi si ma eravamo tanto felici, tanto liberi. Chi ballava da una parte con uno straccio in mano, chi immaginava fi avere un microfono tra le dita e cantava la canzone, chi aveva già finito si divertiva fuori con la palla da basket o con altro. Quando sono tornata a casa la mamma era dietro ai fornelli intenta a preparare la pizza che stava facendo lei per la prima volta. Credo. Sono andata di sopra e mi sono lavata e cambiata. Scesa di sotto il pranzo era pronto. Apparecchiai con Giovanni che era rimasto ancora a casa e una volta finito d'apparecchiare il tavolo mi sono lanciata verso il divano e mi sono sfogliata tutti i social. Mentre stavo esaurendo la visione delle varie foto sui social la mia pizza era pronta, così sono andata in cucina e ho dato una mano a portare le pizze a tavola. Papà è entrato proprio in quel momento e di striscio ha dato un bacio alla mamma. Tutti a tavola con le nostre pizze personalizzate fumanti abbiamo parlato e mangiato. Quella pizza era una cosa indescrivibile. Così gustosa. Sono al pensiero mi viene di nuovo fame. Dopo pranzo sono andata di sopra e mi sono messa a lavorare al mio blog (ero senza articolo da far uscire questa settimana); così ho lavorato all'articolo e poi mi sono fiondata nel letto. Appena mi sono svegliata avevo un mal di testa atroce così, sono scesa giù e ho preso una compressa per farlo sparire in fretta. Una volta presa la compressa mi è venuto un sonno da urlo, così sono andata a fare la doccia ma niente sempre sonno avevo. Quando ho iniziato a prepararmi mi sono resa conto che nella mia cabina armadio non c'era niente di adatto ad una serata del genere. Eppure qualcosa ci doveva essere. Caspita! Ero sempre più in ritardo, perciò mi sono messa uno short e una T-shirt larga da mettere poi nei pantaloncini. Mi sono piazzata le Adidas rosa e sono andata il bagno, mi sono truccata e mi sono sistemata i capelli in un'acconciatura stile America( tumblr). Erano le sei ed ero ancora a casa. Ho afferrato la borsa e ci ho buttato dentro l'iPhone ho preso le chiavi della Vespa dal comodino e sono corsa giù come se non ci fosse un domani. Giovanni mi ha chiesto se volevo essere accompagnata ma avendo la Vespa non trovavo il senso e poi stava studiando perciò, era meglio lasciarlo studiare. Sono uscita sbattendo la porta. Il telefono squillava ma non avevo tempo per rispondere. Sono arrivata in oratorio, erano tutti li mancavo solo io. I bambini ancora non erano arrivati. Avevo solo quindici minuti di ritardo. Ho parcheggiato e sono entrata. Il casco sembrava pesare molto di più del solito. Eppure era sempre quello. Una volta entrata Valeriano mi è venuto subito incontro a me. Era arrabbiato lo capivo, mi aveva fatto mille chiamate senza neanche una risposta. "Che fine hai fatto e perché non hai risposto alle chiamate e ai messaggi?"
"Ho fatto tardi non avevo tempo per rispondere, mi sono addormentata e ho fatto tardi. Non è successo nient'altro Vale, e non ti arrabbiare"
"Cosa? Mi sono preoccupato non arrabbiato"
"Meglio così" dissi dandogli una pacca sulla spalla e andando a lasciare le mie cose nella stanza riservata agli animatori. Era rimasto lì da solo. Immobile. Si aspettava di più. Appena prendo il cellulare vedo due messaggi da Andrea :"Ti va di fare un giro? Devo dirti delle cose". Gli ho risposto che non potevo e ho raggiunto gli altri. Luca e Francesco e Valeriano stavano montando il teatrino per le marionette a cui avremmo dato vita noi nello spettacolo di fine Grest. Io avevo fatto ingaggiare all'oratorio un'associazione circense il cui ricavato andava alla ricerca. Li dovevo chiamare per farli arrivare fin lì. Jessica mi aveva aiutato nell'organizzazione del mini circo perciò, parte del merito andava anche a lei. L'ho mandata a prendere il circo e lei era tutta gasata. Anche se non lo dava a vedere. Valeriano non mi parlava da quando ero entrata e mi lanciava occhiate di sotecchi. Lo faceva sempre anche alle elementari quando sìarrabbiava con me perché la maestra mi elogiava. Ma dopo un po' li passava e veniva a fare pace. Bambini tutto passa dopo un po' di tempo, da adolescenti? Da adolescenti passa dopo un'eternità. Il circo era pronto, gli animatori per il teatrino erano pronti, tutto era pronto. Gli attestati di frequenza dei bambini erano sistemati con i rispettivi regali. Prima che aprissimo ai bambini Valeriano mi prese per mano e mi trascinò nella stanza animatori. Cosa diavolo stava facendo mi sono chiesta d'impatto. Poi tutto era chiaro. Mi confessò che si era tanto preoccupato e che dallo spavento aveva reagito male. Ero rimasta senza fiatare immobile, non eravamo più bambini e le scuse non avevano più lo stesso effetto di quando avevamo dieci anni. La suggestione di quel gesto era forte mi mancavano i gesti dei bambini così innocui. Mi mancavano sulla mia pelle. Mi sono giarata e sono andata via. Neanche ad arrivare sulla soglia della porta che ho fatto retrò front e sono andata dritta sul suo petto a tirargli un pugno (lieve però) "Scemo!! Non ti devi arrabbiare per una cosa così"
"Se lo avessi fatto io?"
"Me ne sarei fatta una ragione" dissi ridendo.
Finita questa breve "litigata" sono tornata in me è ho finito di preparare tutto...mancava sempre meno, all'ingresso dei bambini e delle loro famiglie. Nulla poteva andare male, nulla doveva andare male. Era il mio progetto! Tutto era pronto i circensi, noi, i bambini fuori dal cancello; così sono andata in bagno e mi sono ripassata il rossetto che tra le tante chiacchiere si era un po' rovinato. I capri erano rimasti intatti. Per fortuna! Almeno i capelli dato che ad umore e rossetto.....insomma.
Sono uscita in cortile e tutti gli altri, abbiamo fatto una foto-ricordo. Eravamo emozionati si...anche troppo. Valeriano della foto mi cingeva il bacino con il braccio. Eravamo tutti sorridenti. Eccetto alcuni ma va bene. Fatta la foto con il gruppo, ho fatto una foto con Jessica e poi con Vale, finché era perfetta con trucco ecc. Aperti i cancelli, i bambini correvano all'impazzata, alcuni verso di noi, altri correvano all'esplorazione dei vari ambienti allestiti a festa. C'era una macchina di pop-corn in un angolo, con un animatore pronto per servirli. C'era un bancone con un sacco di bevande di ogni gusto, alla frutta e non. C'era anche un tavolo gigante ricco di roba da mangiare. Di ogni tipo salati e dolci divisi tra loro. Era tutto perfetto, cavolo che lavoro. Ero rimasta immobile ad osservare tutti entrare e nel mentre molti bambini mi venivano a salutare e ad abbracciare tutti euforici. Per riscaldare tutti e prepararli alla serata che stava per iniziare, alcune animatrice tra cui Jessica hanno cominciato a ballare con bambini, mamme e qualche papà simpatico che voleva mettersi in gioco. Trascinata a ballare, mi sono sbizzarrita con i bambini che inventavano passi di danza. Poi mi ha raggiunto Valeriano. Era strano ma non capivo il perché. Lo vedevo ma non capivo. Lui rimaneva immobile a fissarmi come per dire "hai capito? Mi aiuti?". Certo poi ho capito. Il labbro inferiore. Aveva un taglio sul labbro inferiore. Così di scatto l'ho preso per mano e l'ho trascinato in bagno. Mentre gli medicavo il taglio mi ha raccontato come se lo è procurato. Un bambino mentre tirava un calcio al pallone gli ha preso il labbro e per la velocità il pallone gli ha procurato un taglio. Mi veniva da ridere perché non lo avrei potuto baciare in quanto mi faceva schifo il profumo in bocca di acqua ossigenata. Oh mamma. Mi guardava e mi veniva da ridere, ad un certo punto sono scoppiata a ridere e lui mi guardava stupefatto. E mi chiese: "Perché ridiiii??"" E io: " Perché ora non ti posso baciare, se hai la puzza di acqua ossigenata sul labbro!" "Ok allora non mi medicare, così mi baci e con il tuo bacio la ferita si cicatrizza ". Stavo morendo dal ridere, così dato che avevo finito di medicarlo sono uscita dal bagno e dietro la porta a sorpresa ho trovato il prete!!! Che aveva sentito tutto e per paura era rimasto dietro la porta ad ascoltare , per evitare...sappiamo no. Mi veniva ancora di più da ridere. Il prete aveva un faccia sconvolta. Così ho alzato le mani in stile "sono innocente" e gli ho detto :"lo stavo solo medicando per il taglio". Sono uscita dalla struttura e sono andata di fuori dov'era la festa. I bambini e i loro genitori si stavano cimentando in giocgibdi squadra, balli ecc. Dopo poco è arrivato Valeriano e solo a vederlo mi rivenne da ridere. GIOCONDA. Non sapendo dove andare o casa fare, sono andata a giocare a Basket con i bambini. Ero l'unica ragazza, ma va bene. Ho giocato a Basket con i bambinin se giocato si può dire e poi sono andata ad avvisare i circensi che di lì a poco si sarebbero dovuti esibire. Sono ritornata in oratorio e insieme agli altri abbiamo radunato i bambini per gruppi e divisi dai genitori. Mentre il parroco annunciava che ci saremmo diretti nel cortile posteriore divisi per gruppi: genitori, ragazzi per gruppi con animatori. Una volta arrivati nel cortile posteriore dov'era allestito un tendone da circo, abbiamo fatto entrare i bambini e gli abbiamo sistemati sulle panche; i genitori si sono accomodati dietro i gruppi di bambini. Lo spettacolo è iniziato e dai bambini agli adulti tutti erano stupiti. Era tutto perfetto. Dopo lo spettacolo siamo usciti tutti fuori ed è cominciata la festa tra cibi sfiziosi e balli convolengenti. Alle 11 la festa era conclusa da un po', così ho recuperato le mie cose e sono uscita all'oratorio. Una volta che tutti siamo usciti, abbiamo deciso dove andare. Così abbiamo deciso di andare in un pub un po' irlandese per mangiare un sandwich e bere qualcosa di fresco. Salita in sella alla mia Vespa l'ho riportata a casa mentre Vale mi seguiva con la sua moto. Posata la Vespa, sono salita in sella alla moto di Vale, e tutti insieme (Io i miei amici e Vale) siamo andati al pub poco distante da casa mia. Il pub era quasi deserto. Non c'erano molte persone. Un vecchio che tranquillo si scolava la sua birra, un gruppo di tre ragazzi beva un liquore ambrato e fumavano sigarette. E poi c'eravamo noi che eravamo stanchi, affamati e per quanto mi riguarda anche assonnata. Io ho ordinato un sandwich con tacchino e insalata e salsa al curry e patatine fritte. Valeriano...bho non ricordo il nome credo fosse un sandwich al manzo e salsa barbecue con le patatine fritte, questo lo ricordo. Io ho preso una cocacola alla ciliegia e Vale una birra al limone anche se l'ho bevuta principalmente io. Gli altri hanno preso quasi tutti la birra o drink leggeri. Era l'una e noi eravamo ancora lì a ridere e scherzare e il mio IPhone che squillava a go go. Mia madre, mio fratello e mio padre, mi avevano chiamata tutti in pratica. Stessa cosa a Valeriano. Eppure gli avevo mandato un messaggio per avvisarli. E grande novità...avevo talmente voglia di divertirmi che mi sono fumata una sigaretta intera. Cosa quasi mai fatta. Quasi mai. Sono tornata a casa alle 2 ma avevo avvisato, quindi....ero tranquilla. Sono tornata a casa e la prima cosa che ho fatto è stata togliermi le scarpe avevo un male ai piedi!! Dopo scalza sono corsa di sopra e sono piombata di sopra e mi sono buttata sul letto. Ho tirato le coperte, tolti gli abiti e indossata una camicia da notte mi sono addormentata.Ciao raga...io sto studiando come una matta in questo periodo; nonostante ciò non mi sono dimenticata di voi....perciò buona lettura❤
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Solo per tre mesi (SOSPESA)
RomansaCiao a tutti... Io sono Rebecca e mi piace scrivere. Pertanto vi propongo la mia storia. Certo non è perfetta ma è solo l'inizio. La storia è un diario, quello che io da bambina chiamavo "diario dei segreti", dove Erika la protagonista racconta le...