Chapter 3

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Dopo che mia nonna mi  assillò tanto da farmi mangiare,tornai in camera mia salutandola. Mi sdraiai sul letto ed iniziai ad ascoltare"way down we go" di kaleo.
Ero pronta per cantare a squarciagola il ritornello,quando mi arrivò un messaggio anonimo.
"Vieni al parco fra 10 minuti. Non sai cosa ti aspetta tesoro".
Ero certa fosse lui,non volevo andare.
Ma dovevo andare.
Mi avrebbe picchiata ancora piu forte se non mi fossi presentata.
"Mamma io esco" le dissi,con la voce che tremava. Però lei non se ne accorse,era troppo impegnata a guardare la tv.
10 minuti dopo,arrivai al parco. Era isolato, le uniche persone che erano li,eravamo io e lui. Si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia,mentre io tremavo come una foglia secca. Un'attimo dopo,sentì un forte schiaffo sulla mia guancia,tanto forte da lasciarmi il segno.
"Quanto mi piace farlo" disse, mentre lacrime scendevano sulla mia guancia arrossata e dolorante.
"Perchè fai cosi?"gli chiesi,tremante.
"Perchè amo vederti soffrire. Non dovevi rifiutarmi,hai fatto un'errore".
Continuò con qualche schiaffo fino e quando non mi ritrovai atterra, con lui che rideva soddisfatto sopra di me ed io che mi sentivo morire. Avrei potuto ribellarmi,ma non lo feci. Avrei potuto denunciarlo,ma non lo feci.
Si,avrei potuto.
Il problema ero io. Ero troppo timida,riservata,debole. Ero troppo poco per uno come lui. Non avrei mai potuto riuscire a far finire tutto quello. Non ero forte. Non ero nulla.

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