Capitolo 3

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Mi girai di scatto interrompendo quel momento a malincuore, vedendo Anya arrivare come una furia verso di me.

"Lexa Woods!!! Hai 10 minuti di ritardo e centinaia di persone al piano di sopra e un'intera città ti sta aspettando mentre tu..."

Guarda arrabbiata e confusa la ragazza bionda dietro Lexa, che, più imbarazzata che mai cerca disperatamente una scusa.

"Ehm, s-stavamo solo..." cerca di spiegarsi ma viene interrotta da Anya che con la mano la blocca.

"Non mi interessano i tuoi flirt nei bagni, adesso fili dritto di sopra e fai il tuo discorso che abbiamo preparato per mesi. ORA." Dice l'ultima parola guardando intensamente sia Lexa sia la ragazza, che ora si era affiancata alle due amiche con uno sguardo colpevole.

"Va tutto bene Lexa, vai pure non volevo farti fare tardi." Dice con un sorriso accarezzando il braccio di Lexa, che per un attimo si era di nuovo persa nei suoi occhi.

La bionda esce dal bagno in pochi secondi, senza dare il tempo a Lexa di salutarla.

Anya alza un sopracciglio, osservando attentamente l'amica, che sta ancora guardando la porta scombussolata.

"Ne parliamo più tardi..." dice Anya addolcendo il tono della voce e prendendo Lexa per il braccio, guidandola di sopra.

"Non so nemmeno il suo nome..." mormora Lexa più a se stessa che ad Anya.

"Come? Ahhh non importa... certe volte sei incredibile Lex..." commenta Anya raggiungendo la sala congressi.

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"Ok bella addormentata, vai e stendili tutti." La incoraggia Anya dandole una leggera spinta verso il palco.

Lexa si avvicina al microfono, riprendendosi immediatamente e sfoggiando il suo sorriso più smagliante, salutando la folla.

Inizia a presentarsi, come da copione.

Poi improvvisamente le passa per un momento l'immagine di quegli occhi azzurri, così pieni di emozioni differenti, che la fanno esitare.

Guarda i suoi fogli con il discorso già preparato e li mette da parte.

Mentre improvvisa un nuovo discorso, che sembra la gente apprezzi, Anya la guarda stupita e vagamente arrabbiata, ma si trattiene dall'intervenire finché non conclude, e mentre Lexa esce dal palco con la folla in visibilio, la prende per un braccio e la trascina dietro la tenda.

"Ma che ti passa per il cervello?! L'avevamo preparato così bene quel discorso e tu che fai? Saltellli sul palco e te ne inventi uno nuovo!" Esclama Anya cercando di tenere la voce bassa, guardandola storto.

"Non mi sembra di essere andata tanto male, comunque mi dispiace, ma sono stata presa da un momento di ispirazione...." sospira l'ultima parte guardando nel vuoto con un sorriso sulle labbra.

"Parli con una sconosciuta nei bagni per mezz'ora e improvvisamente ti senti 'ispirata'?" Disegna le virgolette con le dita e lancia a Lexa uno sguardo divertito.
"Secondo me c'è qualcos'altro oltre l'ispirazione..." aggiunge Anya.

Lexa la fulmina con lo sguardo e Anya ridacchia, sembra che non se la sia presa tanto.

Escono dall'edificio sfinite, dopo la conferenza hanno dovuto fare mille interviste e Lexa vuole solo andare a casa, è già pomeriggio inoltrato.
Saluta Anya, promettendole di arrivare in orario l'indomani e mentre sale sull'autobus ripensa allo strano incontro che ha avuto quella mattina.
Chissà se la rivedrò...

Improvvisamente un'ondata di tristezza la invade, si trascina in casa accarezzando distrattamente il suo gatto.
Si toglie immediatamente le scarpe e i vestiti e si getta sotto la doccia, per spazzare via tutti quei pensieri.
Ma la sua mente ritorna a quei gesti, quelle mani che la sfioravano....

Dopo essersi asciugata si butta sul letto e si addormenta subito, i giorni successivi sarebbero stati veramente pesanti.





Eccomi qua come avevo promesso, se vi è piaciuto questo capitolo votate e/o commentate! Xoxo

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