La Festa

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Logan

Mackenzie mi ha praticamente investito ed è un miracolo se sono ancora in piedi! E da quel momento mi sta attaccata senza mai mollarmi!
Stiamo passeggiando guardando i vari stand della festa allineati. Ogni tanto, se c'è qualcosa che ci attira, la compriamo. I contenuti degli stand sono soprattutto cibi, ma in alcuni ci sono anche giochi, per i bambini più piccoli, e in altri accessori sia maschili che femminili.
Prima siamo passati vicino alla pista da ballo, ma non c'era nessuno e abbiamo deciso di andare in giro e tornare lì più tardi.
A un certo punto, arriviamo in quello che sembra essere il posto in cui si mangia, infatti ci sono molti tavoli messi insieme in un'area ben determinata e al centro di questa c'è un bancone con dei camerieri che ogni tanto si dirigono ai tavoli per prendere le ordinazioni. Noi ci sediamo in un tavolo con cinque posti e, guardando i piatti presenti nel menù, decidiamo cosa mangiare. Io ho preso della pasta con cozze e vongole e Mackenzie la stessa cosa. Comincia ad essere inquietante! Ha preso anche la mia stessa bibita... Non mi sarei stupito se ne avesse ordinata una sola con due cannucce... Meglio non pensarci, anche se è difficile non farlo. Persino gli altri sono stupiti dal suo comportamento, soprattutto Kendall che ha assistito alla nostra litigata. Secondo me, lui è soprattutto dispiaciuto. Conoscendolo, gli dispiacerà sicuramente che, nonostante che non abbiamo chiarito, lei fa finta di niente. Lui si sentiva anche in colpa per il litigio.
Dopo un po', l'atmosfera della serata cambia quando si sente una voce che sostituisce la musica che fino a poco fa era in sottofondo. Questa voce ci dice che sono state aperte le danze. Per miracolo riesco a finire di mangiare, prima che Mack mi trascini sulla pista in legno. In teoria, non dovrei sentirmi a disagio a ballare con lei, ma il suo comportamento mi mette quasi in imbarazzo. I ragazzi, sono rimasti a bordo pista e io li guardo male per avermi "abbandonato". Ken mima la parola "scusa" con le labbra e io non riesco a non guardargliele forse per troppo tempo. All'improvviso parte una canzone lenta e automaticamente Mackenzie mi si attacca. Quando guardo dove dovrebbero esserci Kendall, James e Carlos, ma non li vedo. Codardi, non c'è altra parola per descriverli in questo momento. Continuo a cercarli con lo sguardo, ma dopo aver perlustrato con gli occhi l'orizzonte, mi arrendo. Mi impegno al massimo per sembrare sciolto mentre ballo, ma è davvero difficile. Per migliorare la situazione, provo ad immaginare che al posto della ragazza ci sia Kendall. Devo dire che così va molto meglio. Mi sono abituato quasi del tutto, quando vedo che Kendall, o meglio, Mackenzie, chiude gli occhi e sporge il viso verso di me. Vuole baciarmi. Io vado un po' nel panico. Non ce la faccio proprio a baciarla! In passato, lo avrei fatto senza troppi problemi, ma ora non me la sento proprio. Mi guardo attorno sperando in un miracolo qualsiasi, quando me ne arriva uno: vedo Kendall che si dirige verso di noi, inconsapevole che mi potrebbe salvare!
«Ehm, si Kendall arrivo!» gli grido, nonostante lui non mi abbia chiamato. Prima che Mackenzie possa aprire gli occhi, io corro da Kendall e lo trascino dove lei non può trovarci. Corriamo fino al retro di uno stand di dolci.
«Ok, cosa è successo?» mi chiede lui appena riprendiamo fiato.
«Niente. Solo che Mackenzie stava per baciarmi e non me la sento di ricambiare.» gli spiego senza troppi esiti. Normalmente sono più timido in queste cose, ma dato che il mio vero problema con Kendall non ha a che fare con Mackenzie, riesco a parlargliene.
«È per come si comporta, vero?»
«Esatto.» confermo.
«Non ha mai fatto così. Certo, è sempre stata un po' ossessiva, ma leggermente. Se sapesse che sono praticamente scappato, credo che potrebbe anche uccidermi!» gli dico quasi ridendo alla fine.
«Non ci deve nemmeno provare! Altrimenti deve affrontare me!» scherza lui, facendomi arrossire sproporzionatamente. Fortunatamente non se ne accorge perché controlla che Mack non ci trovi.
«Che cavaliere!» non come mi sia uscita questa! Non volevo dirlo, nemmeno se mi avessero pagato!
«Questo ed altro per te!» mi regge il gioco con un goffo tentativo di inchino, venuto un po' male per colpa del poco spazio a disposizione, ma comunque molto carino.
«Con "altro" intendi anche andare via da qui prima che Mackenzie ci raggiunga?» gli chiedo quando sento una voce un po' troppo familiare che mi chiama.
«Certo che sì!» mi risponde. Senza che me lo potessi aspettare, mi prende la mano e mi porta via, dirigendosi chissà dove.
Passando tra i vari tendoni degli stand e gruppi di persone, arriviamo sulla riva del mare. La luna si riflette sull'acqua, che ha assunto un colore talmente scuro da sembrare nero, e crea una scia di luce bianca che segue chiunque la guardi. Sembra un spada, una spada di luce. È un panorama stupendo!
Mi accorgo dopo qualche secondo di ammirazione, che Kendall mi sta ancora tenendo la mano, ma decido di non farglielo notare. Non rovinerei questo momento per nulla al mondo. Mi fa sorridere il modo in cui, probabilmente, appariamo a chi ci vede: una coppia di fidanzati che vogliono avere una serata romantica al chiaro di luna. E invece siamo tutt'altro. Potrebbe anche vederci qualche fan, ma non mi importa. Voglio provare a vivere la cosa come la vedono gli altri. "Questa è una serata romantica con Kendall, il tuo fantastico ragazzo!" mi dico. Per qualche minuto riesco anche a crederci.
«È bellissimo, vero?» chiede Kendall, riferendosi allo spettacolo di luci e acqua che abbiamo di fronte, ma io, per quanto sono immerso nel mio sogno ad occhi aperti, gli rispondo pensando a lui.
«Sì, bellissimo.» lui mi guarda sorridendo dolcemente.
«Va meglio così?» la sua domanda mi fa riemergere dal sogno, ma non riesco subito a capire a cosa si riferisca e lui lo nota.
«Va meglio senza Mackenzie?» domanda con più precisione.
«Oh, sì, sì, grazie!» gli rispondo e lui torna a guardare l'acqua. Chissà se si è reso conto che le nostre mani sono ancora unite. Spero di no, perché non voglio separarle, anche se sapere che nemmeno lui vuole sarebbe bello.
«Finalmente vi abbiamo trovati!» la voce di Carlos mi arriva solo dopo un po' alle orecchie, proprio nel momento in cui Kendall lascia la mia mano. Forse, se non l'avesse fatto, io non mi sarei nemmeno accorto di James e Carlos che ci riportano nel bel mezzo della festa.
«Cominciavano a preoccuparci, non vi vedevamo da nessuna parte!» quello di James è quasi un rimprovero.
«È tutto a posto, volevamo solo un po' di calma.» nonostante Los e Jamie sappiano cosa provo, sono contento che Kendall non gli abbia detto il motivo per cui ci siamo allontanati. Comunque, loro non fanno altre domande. Mi chiedo se oggi abbiano fatto le indagini di cui avevamo parlato. Conoscendoli, si saranno sicuramente incuriositi e avranno chiesto qualcosa al biondo. Spero solo che non siano stati troppo diretti, ma se lo fossero stati Kendall non sarebbe stato così gentile... O forse sì, ma mi avrebbe chiesto spiegazioni.
Torniamo dove si mangia e noto che Mackenzie non ci ha ancora trovati. Mi sembra strano, ma non me ne preoccupo troppo.
Stavolta, non chiediamo niente da mangiare, ma solo da bere. Forse ci vado un po' troppo pesante, perché mi sento un po' strano e mi fa leggermente male la testa. Comunque, gli altri non credo lo abbiano notato, quindi non mi sto comportando stranamente.
Alla fine, però, Mackenzie ci raggiunge.
«Logan! Ma dova eri finito?! Ti sto cercando da un'ora!» esclama appena mi vede.
«Dai non esagerare! Ero qui intorno.» l'effetto dell'alcool comincia farsi sentire. Spero di riuscire a controllare le mie parole.
«Ma te ne sei andato all'improvviso, senza dirmi niente!» insiste lei.
«Così come tu ti sei auto invitata a questa festa, no?» vedo che Carlos sta trattenendo una risata per quel che ho detto. Mackenzie sembra un po' spiazzata dal mio atteggiamento, ma riesce comunque a parlare ancora. È davvero irritante.
«Beh, pensavo che ti avrebbe fatto piacere! Soprattutto perché ti ho perdonato per l'altro giorno!» si riferisce al litigio e al fatto che non mia ha detto niente al proposito. Non capisce che è proprio questo che ha sbagliato.
«E se io, invece, avrei voluto parlarne? Però no, bisogna sempre fare a modo tuo!» comincia a farsi sentire la mia rabbia, ma gran parte di questa è causata dalla troppa birra.
«Potevi dirmi tu qualcosa!» ribatte lei.
«Avresti dovuto capire da sola che facendo finta di niente peggioravi solo le cose!» dico. Finora, Kendall non ha proferito parola, ma adesso lo fa.
«Ok, Logan, forse è meglio tornare a casa.» James e Carlos annuiscono e anche io sono d'accordo. Ci stiamo alzando per andarcene, ma Mackenzie ci blocca.
«Eh, no, caro. Hai detto che vuoi parlare? Bene, parla!» suona quasi come un ordine e questo non lo sopporto.
«Non ne vale più la pena se continui ad avere questo atteggiamento!» gli dico girandomi cercando di andare via. Nel frattempo, il mal di testa è aumentato e, sempre la testa, comincia anche a girarmi.
«No, non andartene!» mi grida la ragazza, provando a fermarmi prendendomi per il braccio, ma io scrollo la sua mano e me ne vado ma non per tornare a casa. Forse è colpa dell'alcool che non mi fa ragionare bene o forse sono proprio io a volerlo, comunque, mi ritrovo seduto sulla spiaggia, dove stavamo prima io e Kendall.
Il dolore e i giramenti di testa non migliorano e nemmeno il mio umore. Riesco a trovare un po' di pace solo guardando il riflesso della luna intervallato da piccole dune d'acqua blu scuro.

Stormy Weather || KoganDove le storie prendono vita. Scoprilo ora