Chapter 7

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Sono passate due settimane da quando io e Michael abbiamo avuto la nostra prima uscita ed è davvero diventato più semplice.
Perlomeno era ciò che pensavo prima di oggi.
"Oggi vi dovrete baciare in pubblico" annuncia Steph senza lasciarmi il tempo di salutarla.
"Cosa?" domando con una voce stridula che non mi appartiene. Lancio uno sguardo a Niall e Liam seduti affianco a me che mi fissano cercando di capire cosa succeda.
"Beh, state uscendo da due settimane, fila tutto liscio. È ora che vedano un bacio" spiega come se la questione non fosse importante.
"Proprio oggi?" mi infilo in bocca il chupa chupa "è il mio giorno libero e lo sto passando con i ragazzi" dico fissando Harry e Louis arrivare dalla cucina con altre schifezze e i popcorn. Si siedono nelle poltrone alla mia destra, in modo che io sia in mezzo tra Harry e Niall.

Siamo nella saletta cinema di casa Styles/Tomlinson e ci siamo organizzati per fare una maratona dei Final Destination.
Sento la mia manager sbuffare e poi: "Mi spiace Bea, bisogna farlo oggi. Alle tre in studio" chiude la chiamata, lasciandomi con la voglia di lanciare il telefono contro il maxi schermo.
"Non ci posso credere" urlo facendo sobbalzare tutti tranne Harry, che abituato ai miei scatti, rimane impassibile.
Stringo il telefono così forte che i polpastrelli mi diventano bianchi finché Niall appoggia una mano sulla mia che sta stringendo il telefono e me lo sfila lentamente.
"Cos'è successo?" chiede poi.
"Alle tre devo uscire con Michael e baciarlo in pubblico" sospiro cercando di mantere il respiro regolare.
Sento Liam ridacchiare ma appena mi volto fulminandolo con lo sguardo tace al momento.
"Dai, lo sapevi che sarebbe successo" dice Louis stringendo la mano di Harry.

Quando sono tornata a casa due settimane fa, ho trovato Harry e Louis a pomiciare in cucina, segno che avevano fatto pace e Harry mi avrebbe lasciato di nuovo da sola a casa mia.

"Sì, ma mi da fastidio il fatto che Stephanie e David ci stiano controllando in questo modo" dico alzando la voce e le braccia al cielo prima di farle ricadere con un tonfo sui braccioli della poltrona in pelle.
"Hey, calma" dice Harry che era rimasto in silenzio fino a quel momento; mi attira a sé e io appoggio la testa sulla sua spalla mentre mi accarezza i capelli.
"Non ne posso più" sussurro lementandomi come una bambina "non era la vita che volevo questa."
"Lo so, tesoro, lo so. Ma è così, dobbiamo farcene una ragione ed essere forti" dice lui.

Dopo essermi calmata iniziamo a guardare il terzo film della saga e mi rilasso un po' ridendo con i ragazzi per le loro battute inopportune e per Liam che continua a rischiare di strozzarsi con i popcorn ogni cinque minuti.
Verso le due e mezza riesco a salire in macchina nonostante i paparazzi appostati fuori e che mi ostruiscono il passaggio. La maggior parte delle volte che vado a casa di Lou ed Harry preferisco andare da sola, senza Ian.
Appena metto in moto il cellulare squilla e rispondo dopo qualche secondo mettendo il vivavoce.

"Oi" dico facendo retromarcia per poi svoltare a sinistra.
"Stai arrivando?" la voce di Michael suona piuttosto stanca, cosa che mi fa solo sorridere.
"Sì. Era anche il tuo giorno libero, vero?"
"Diamine sì e mi hanno svegliato alle undici, capisci? Sta notte sono rimasto sveglio fino a tardi a giocare e avrò dormito sì e no cinque ore" si lamenta e io scoppio a ridere mentre mi fermo al semaforo.
"Senti, tra poco sono lì. Intanto potresti andare allo Starbucks all'angolo?" chiedo tamburellando le dita sul volante.
"Certo, il solito?" sento che si solleva dal divano di pelle del salottino sospirando.
"Sì, tesoro, grazie" dico distrattamente ripartendo appena scatta il verde.
"Tesoro? Ti sembro Harry?" scoppia a ridere.
Aspetta, l'ho chiamato così? Oh madonna mia.
"Scusa, non me ne sono nemmeno accorta. Sono stata da lui tutta la mattina e sto guidando. Abitudine" sorrido nonostante non mi possa vedere.
"Va bene, dai, vado da Starbucks"
"Okay, a tra poco" lascio che chiuda lui e allungando la mano faccio partire la musica.
Parte Just Like You, una delle mie canzoni preferite dell'album di Louis, canzone che solo in pochi hanno già sentito visto che la rilascerà tra due mesi circa.

Cantando e muovendomi a ritmo riesco ad arrivare allo studio dopo poco.
Scendo dopo aver frettolosamente parcheggiato e afferrando solo il telefono entro.
Saluto Doreen che ricambia prontamente e mi dirigo nel salottino dove trovo un Michael mezzo addormentato sul puff, con il mio solito stretto tra le mani.

"Diomio, mi hai fatto prendere un colpo" urla saltando in piedi quando gli abbraccio il collo da dietro e gli scocco un bacio sulla guancia.
Scoppio a ridere e mi scuso, per poi afferrare il bicchiere che tiene ancora tra le mani.
"Grazie mille Mikey" dico con la bocca piena di panna e cioccolata.
"Figurati, adoro vederti ingozzare di panna, davvero. Il mio hobby preferito" ridacchia inclinando leggermente la testa di lato, una delle altre cose che abbiamo in comune.

Ha ragione mangio davvero tanta panna con cioccolata, è una delizia. Immaginatevi: un bicchiere di Starbucks, che diciamocelo; è già un bel vedere di per sé, con poca cioccolata fusa all'interno e infine panna fresca a volontà. In teoria di cioccolata ne dovrebbero mettere poca, ma conoscono me e Michael e sanno come mi piace, ovvero con almeno il triplo della quantità normale.
"Andiamo o devi fare altro?" chiedo già a metà bicchiere.
"Hai la chitarra in macchina? Se sì possiamo andare" dice afferrando la giacca di jeans.
"Alla Beamobile allora" dico sorpassandolo e uscendo dallo studio.
"Mi aspetti?" lo sento dire quando arrivo alla macchina.
"No, muoviti. È pieno di paparazzi. Okay cinque, massimo sette ma una quindicina mi fanno girare le ovaie e finché non sarà il momento del bacio, vorrei non essere fotografata troppo" dico salendo e lasciando il telefono sul cruscotto.
"Casa di Harry?"
"Sì, sempre pieno. Sarà possibile che appena vedono Louis a casa sua vogliano uno scoop? Abitano insieme, diamine, okay che nessuno lo sa, ma già è brutto che lo debbano nascondere poi ci si mette anche il fatto che di giorno possono farsi vedere a casa propria insieme solo se ci sono anche Niall e Liam e ora anche i paparazzi di continuo per il presunto ritorno di fiamma tra Eleanor e Lou" sbuffo finendo la panna e mettendo il bicchiere nel porta bibite.

Metto in moto dopo aver messo la cintura e quasi mi aspetto che Michael faccia lo stesso lamentandosi; almeno abbiamo superato la fase in cui ribatteva il mio "mettiti quella cavolo di cintura" con "ma io sono punk-rock, non ne ho bisogno".
Beh, dopo un incidente chi l'avrebbe spiegato alla polizia che era volato fuori dal parabrezza solo perché è punk-rock, mentre invece sembra solo un tenero gattino?
"Mi spiace, so quanto ti faccia stare male tutta quella situazione e anche la nostra" dice accendo la musica.
"Già" sospiro.

Dopo essere stati a mangiare sushi, visto che nessuno dei due aveva ancora pranzato, siamo andati a fare compere. Io sono uscita con due sacchetti pieni di magliette e jeans nuovi mentre Michael con uno del negozio di musica e due pieni di magliette di band, a parte una.

"Ancora non ho capito perché ti sei preso una maglietta che dice una frase del genere" rido uscendo dal parcheggio sopraelevato del centro commerciale.
"Ma è una scritta bellissima e tanto lo so già che me la ruberai, la adori" ridacchia sistemando le compere sui sedili posteriori.
"Ovvio che mi piace, ha un unicorno davanti come logo con dietro la scritta 'I belive in Michael Clifford' ceh, è magnifica" scoppio a ridere.
"Amo il fatto che le fan mi chiamino unicorno, o almeno lo facevano una volta. Secondo te lo usano ancora?" chiede imbronciandosi pensieroso.
"Forse, non so, m'informerò. Anche io amo quel soprannome, ti rappresenta tanto. Sai mi spiace che tu non abbia più intenzione di tingerti i capelli, mi mancheranno così tanto"
"Anche a me ma se continuo divento seriamente pelato come sostengono tutti quanti" ride sistemandosi il cappellino nero.
"Ore?" chiedo dopo qualche secondo.
"Ehm, 17:47" dice dopo aver acceso la schermata del telefono.
"Bene, è giunto il momento. Chiama David"
Dopo aver chiamato mi dice il luogo in cui ci aspettano i fotografi e io faccio la rotonda, svoltando poi a destra in direzione centro.

Paper Doll || Michael Clifford (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora