CAPITOLO 7

144 6 2
                                    

Era giunto il momento di cui la voce continuava a parlarmi. La mezzanotte,il mio diciassettesimo compleanno. Iniziai a cambiare fisicamente in pochi minuti,i dolori erano acuti ma io combattevo per fingere di non sentirli...

Davanti a me cera uno specchio e mi guardai. C'era l'immagine di me ma diversa dal solito. Per un momento si paralizzò sul vetro una con gli occhi rossi,i canini da vampiro e la pelle pallidissima. Ero io,poco dopo l'immagine della nuova me riflessa,scomparve. Insieme ai dolori e al rintocco. Tutto era dinuovo normale ma io no. Non mi specchiavo...la fame mi assalì e mi scaraventai senza pensarci sul corpo dormiente di Filippo. Gli morsi istintivamente e inconsciamente il collo e lo uccisi. Mi alzai e finalmente mi ripresi. Era morto,disteso dove poco prima io ero come lui,incoscente,assonnata,spaventata e innamorata. Mi odiavo per quello che avevo fatto. Ero schifata di me stessa. E poi comoarve la ragazza dai capelli neri come la vestaglia. Io te lo avevo detto. "scappa da colui che rende la tua vita un paradiso".."vattene o farai un danno irrecuperabile"..tu mi non mi ascoltasti ed eccoci qua..il male è fatto ormai.

Io mi voltai col sangue colante ai lati della bocca e le urlai contro

-CHI SEI! COSA VUOI DALLA MIA VITA?? COSA MI HAI FATTO..SONO SICURA CHE SEI STATA TU A FARMI QUESTO!!-

Ma non era stata quella ragazza..io non lo potevo ancora capire così persi tutto il coraggio che avevo avuto prima e me ne andai fuori,sotto la luna. Tra i pini..e passo dopo passo presi il volo. Volavo tra le punte degli alberi,così in alto da toccare le stelle. Il vento mi passava tra i capelli e mille voci entrarono nella mia coscenza...

-hai fatto la cosa giusta...-

-vergogna poteva vivere ancora molto!-

-mi fai schifo!-

Non ascoltare tutti loro. Sono sconosciuti e non sanno il tuo passato..ascolta me,solo me e sarai salva.

Io non ascoltai nessuno e isolai la mente da tutto mi concentrai solo a raggiungere il luogo più distante possibile. E arrivai in un fiume. Scesi in picchiata fino a toccare col naso il filo dell'acqua,vidi sotto di me i pesci,le rane e i girini. Non la mia immagine. Ora era sicuro,ero diventata un mostro...mi sedetti sulla riva e ascoltai. Avevo un udito molto sviluppato rispetto a prima..ascoltai gli uccelli,i passi delle lucertole che uscivano dalle loro tane per andare a prendere il sole del mattino..

Eh sì,dietro quella collina stava uscendo il sole,il disco di fuoco più grande del mondo che illumina e scalda tutto. Un raggio filtrò dai monti e illuminò l'acqua cristallina davnti a me la riflesse contro. Subito la pelle bruciò proprio come sotto l'albero con...non riuscivo neanche a pensarci. Quando lo avevo ancora ucciso per la placare la mia naturale sete di sangue ero come invasa da una sensazione orribile. Non lo avrei mai fatto se non fossi impazzita..ora ero sola. Non avevo nessuno ormai ero sola. Un altro raggio mi colpì.

Capii che dovevo trovare un posto al riparo dalla luce del sole e in fretta prima che il giorno invase l'atmosfera magica della notte e io non potevo rischiare di rimanere esposta a lungo....

( Emily si è trasformata in quello che è la sua natura ma ancora non lo sapeva. Vi piace? Date la vostra opinione. Ma non posso rispondere ai commenti mi dispiace ma voi commentate per favoooreee XD)

LiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora