CAPITOLO 11

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Dovevo cambiare qualcosa nella mia vita per renderla più bella da vivere. Così decisi di partire in Egitto,con un ombrello parasole,il diario,un nome,un indirizzo e tanto coraggio. Eh si,quello non mi mancava.

Ero sotto il mio ombrellino bianco coi bordi pizzati,con una borsa di cuoio con all'interno il diario e il vampiro che era in me. In mano il biglietto aereo. Guardai verso lo sportellone del veivolo con gli occhi sbarrati prima indecisa e impaurita poi incoraggiata e decisa. Entrai a testa bassa e sentii gli sguardi dei passeggeri della prima classe che si posavano su di me.

Indossavo una gonna azzurra che cadeva libera e leggera fino al ginocchio,una maglietta a maniche lunghe blu scuro infilata nella gonna e un paio di hollstar celesti. Tutto intonato compresi i capelli.

Mi diressi al mio sedile e misi l'ombrellino nel apposito scomparto.

Mi sentivo come una bambolina fuori ma dentro ero un demone incazzato. Penso che si leggeva anche nei miei occhi,le finestre dalle quali ci si affaccia per guardare all'interno. Avevo mascherato il rosso con lenti a contatto nere ma si vedevano i riflessi. Sembrava che l'odio bruciasse dentro come un fuoco ardente,che lottava per scaturire fuori e scaraventarsi contro mio padre che mi abbandonò e contro quello che mi aveva lasciato crescere da sola con le maestre e l'asfalto. Il tempo lo avevo passato più con la faccia sulla strada che a casa in questi 17 lunghi anni.

La mia vendetta non sarebbe stata sicuramente indolore bensì indelebile.

..........

Scesa dall'aero mi sedetti su una panchina e tirai fuori il diario e lessi per ricordarmi meglio l'indirizzo

31 agosto 1998

una casa più bella non poteva esistere credo,magnifica, aveva tutto. Era nel quartiere residenziale numero 7 via ottavo castello.

Mi guardai attorno,si stava avvicinando un ragazzo biondo con gli occhi ghiaccio

-ehy ciao,io sono Tor. Tu come ti chiami?- e si sedette vicino a me

-io sono Emily,di dove sei?-

-sono Svedese ma ho srutudiato in Italia da 4 anni e vivo qua in Egitto,se vuoi posso farti da guida-

-si dai,perché no,ma non ti spaventare se porto l'ombrello,sono molto sensibile alla luce del sole-

-tranquilla io anche ma metto ogni giorno metto questa crema che mi protegge,provala-

Mi spalmai quella crema su un dito aspettandomi il peggio...ma non successe nulla. L'applicai su tutto il corpo e buttai via l'ombrello.

Visitai con lui le piramidi e gli hotel più belli,le giostre e vidi una mummia vera in..carta e ossa.

Verso sera mi accompagnò al mio hotel,ne avevo scelto uno molto bello e abbastanza costoso ma i soldi non erano un mio problema (la mia famiglia era di classe ma Tiziano l'aveva mandata a scatafascio),non potevo certo presentarmi a casa di Luis dicendo" ciao ospitami,sono Emily tua nipote credo:)" mi sarei trovata una porta in faccia.

Passai la notte in hotel e ordinai carne molto al sangue per cena poi andai a dormire.

(ditemi cosa potrei migliorare che sono n po scettica,grazie<3)

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