CAPITOLO 14

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Fantastiche novità, in quelle terre dalle innumerevoli piramidi si nascondevano bande di persone (se si possono chiamare così) come me e come Thor. Mi sentivo quasi accettata come non mi ero mai sentita prima.

Gli porsi la mano e ci buttammo giù dal terrazzo, ci lasciammo cadere dal quinto piano. In picchiata verso il suolo, eravamo ad appena pochi centimetri da terra quando io presi quota e insieme volammo librandoci in aria in quella distesa immensa puntellata di stelle. Raggiunsimo in fretta il retro della sfinge atterrando con pesantezza sulla sabbia che si alzò in una nube rossiccia. Uscimmo da quella nuvola e con stupore vidi...beh in effetti niente però mi aspettavo chissà cosa..non so perché.

-ehi ma...perché mi hai portato qui?- chiesi molto preoccupata di aver creduto a una bugia

-aspetta- Thor si avvicinò a quel colosso e appoggió una mano sul muro, strofinandola lentamente...

Nel muro si aprì uno spazio che si ingrandi poco poco, da dentro scaturirono delle urla e una luce fioca -vieni entriamo- mi fidai di lui.

Una volta dentro mi trovai in un corridoio stretto, le pareti erano di pietra che si sgretolava al minimo tocco e c'erano fuochi ogni tot per illuminare il cammino che si annunciava pericoloso e imperduo. Infatti dopo pochi metri di cammino avevo malissimo ai piedi, il suolo era di terra e pietre che affioravano. 

Probabilmente Thor mi vide un po preoccupata e mi prese per mano

-stai tranquilla, ti sto portando in un posto dove potrai farti molti amici e magari incontrerai anche tua zia-

-...magari..- gli risposi.

Era quasi terminato il corridoio perché iniziavo a sentire le urla molto più forti ma non erano le urla che si sentono ad una festa di solito...erano urla..come di paura, si ecco, di paura. Svoltammo l'angolo e vidi due porte aperte, da una provenivano le voci, dall'altra il silenzio. Thor mi fece resrare li ed entro prima lui in quella silenziosa mentre io sbirciai da qulla urlante..vidi una gabbia con all'interno moltissimi umani che sanguinavano e sotto delle botti che raccoglievano il loro sangue. Una scena spettrale. Arretrai dalla paura e mi imbattei in una vestaglia lunga, strappata e nera. -tu dovresti essere Emily giusto? Un po strana per essere vampira non trovi?- disse, rivolgendosi prima a me e poi a Thor, che le rispose -si, lei è la ragazza di cui ti ho parlato-

Io non mi ero ancora voltata..non avevo idea di come fosse ma sapevo che era una donna, aveva la voce vellutata e..non so perché anche conosciuta. Sarà un'impressione.

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