Settembre era oramai arrivato, e per Serena non c'era niente di più bello di tornare sui banchi di scuola dopo la lunga pausa estiva, non solo per rivedere le sue amiche, ma anche per imparare sempre cose nuove. La cosa che rendeva la ragazza dai capelli biondi felice di poter tornare in quell'edificio gigantesco, dal colore bianco e che molti consideravano una prigione, era anche un ragazzo della classe accanto alla sua: Calem.
Calem era uno dei ragazzi più belli della scuola, uno di quelli che dettava le leggi della moda scolastica e quello che di cui tutte le ragazze erano innamorate. Alto per la sua età, dagli occhi azzurri, che gli donavano uno sguado profondo, e dai capelli neri, molto magro e sempre con vestiti all'ultima moda, o almeno quello era il ragazzo che potevano vedere tutti. Ma solo lei aveva avuto il piacere di vedere il suo vero carattere.
Lei ed il giovine dai capelli neri avevano passato l'estate insieme, essendo che le loro madri si conoscevano e che volevano passare del tempo a parlare dei vecchi tempi in cui entrambe erano allenatici piene di sogni e speranze, e li portarono nella magnifica regione di Alola.
Nei momenti in cui potevano stare da soli il ragazzo non si era mostrato come suo solito, rimanendo distaccato dagli altri e facendo il capo di tutto e tutti, ma comportandosi come un ragazzo timido e riservato. I pomeriggi passati con lui erano stati fantastici, spesso andavano in spiaggia, e anche se era molto affollata, loro trovavano sempre un modo per distaccarsi dal mondo e parlare solo di esperienze personali, quando visitavano i maggiori centri abitati, come Hau'oli o Kantai, trovavano sempre momenti per svolgere qualche attività insieme, come fare compere o mangiare un gelato.
Avevano passato due mesi fantastici nella regione, e l'ultimo giorno decisero di guardare le stelle sulla spiaggia. Serena, per non dare troppo nell'occhio, si era vestita con una maglia bianca a maniche corte e dei jeans blu chiari che le arrivavano al ginocchio, accentuando la sua figura alta, magra e abbastanza formosa sui seni, mettendo delle scarpe da ginnastica bianche e legandosi i capelli in una coda alta che lasciava scoperto il viso, solitamente nascosto da lunghe ciocche. Il ragazzo, invece, indossava una maglia nera e i pantaloni della tuta del medesimo colore, con le ciabatte, che a detta sua servivano per non far sporcare le scarpe di sabbia. I vestiti non valorizzavano la figura del ragazzo, ma erano molto comodi per attività all'aperto. Scesi sulla spiaggia davanti al loro hotel, i due ragazzi si sdraiarono ad ammirare il cielo stellato, mentre il rumore calmo delle onde riempiva l'atmosfera. La grande spiaggia era deserta, cosa strana per il periodo dell'anno in cui si trovavano, e la sabbia bianca era fredda. Gli ombrelloni chiusi e i lettini vuoti rendevano la spiaggia un luogo totalmente diverso agli occhi dei due giovani. Il cielo era pieno di stelle, il più bel panorama che i due avessero mai visto nella loro vita, che brillavano di una luce fioca, ma anche mistica.
I due si misero a parlare di come diversi erano fuori dalla scuola, soprattutto Calem, che disse alla ragazza:
-"Serena, non avrei mai immaginato che fossi così simpatica. Tu ti mostri sempre come una ragazza che fa amicizia solo con chi ha degli ottimi voti e molto distante dagli altri, sembri imbranata, invece ho visto che non lo sei per niente, eppure a scuola non mostri mai di essere capace di mantenere discorsi che non parlino di argomenti scolastici o di poter correre senza inciampare. Sai, ti evitavo proprio per questo, perchè sembravi una ragazza superficiale, ma ho notato che il superficiale fra di noi ero io: non ho mai voluto palarti per paura di essere scacciato in malo modo a te, ho sempre avuto il timore che mi avresti fatto fare la figura dello scemo e più avevo questi dubbi, più volevo conoscerti"-
Serena spalancò gli occhi per la sorpresa, poi ridendo disse al ragazzo:
-"Sembra strano, ma anch'io avevo dei pregiudizi su di te: pensavo fossi uno di quei ragazzi che guardano solo l'aspetto esteriore delle cose e delle persone, uno dei soliti che pensano di essere il centro del mondo e che quest'ultimo gli giri intorno e che hanno la ferma convinzione che le persone intelligenti siano da evitare, invece no. Tu sei tutt'altro. Adoro quando parli, perchè cerchi sempre di argomentare i tuoi pareri, quando guardi una persona non la giudichi, ma cerchi sempre di conoscerla a fondo prima e anche se mi hai giudicata senza conscermi non è colpa tua, ma mia. Sono io che divento lo stereotipo della ragazza intelligente, non tu, sono io che avrei dovuto fin da subito mostrare la mia personalità esuberante alle altre persone e non cercare di nasconderla, perchè molte persone si sono fatte un'idea sbagliata di me"- enfatizzando molto la fine.
-"Anche di me"- chiuse il discorso il ragazzo -"ma ora so che qualcuno conosce la verità, e quella ragazza per me è molto importante"- esclamò guardando la ragazza, che nel frattempo diventava rossa dall'imbarazzo.
Serena si alzò e disse al ragazzo che era meglio tornare all'hotel, se no le loro madri si sarebbero preoccupate.
-"Di già? No, prima devo fare una cosa, e questa è molto importante"- esclamò rilassato il ragazzo, che si alzò e mise le mani sulle spalle della bionda, prima di baciarla dolcmente. La ragazza, sorpresa, non capiva più nulla della situazione, ma ricambiò il bacio.Serena si era innamorata del ragazzo durante la loro vacanza, un'emozione che però non l'aveva mai messa a disagio, anzi, che l'aveva spronata ad avvicinarsi a lui, e che le aveva fatto scoprire molte cose su quel ragazzo. Solo in questo momento però sentiva davvero imbarazzata.
Appena Calem si staccò, la bionda iniziò ad andare in hotel, accennando solo una frase:
-"Calem, ci stanno aspettando"-
Il ragazzo, che era sorpreso dalla reazione della ragazza, esitò un po' prima di seguirla, per poi perderla di vista mentre salivano in camera. Il ragazzo contintinuava a pensare di averla scoinvolta, e decise di non parlarle più per non commettere lo stesso errore.La mattina dopo, il ragazzo dagli occhi azzurri evitò lo sguardo di Serena per tutto il tempo in cui furono in aereoporto, per poi continuare a farlo in aereo ed una volta tornati a Kalos. Da quel giorno la ragazza non l'aveva più visto, e si pentì della sua reazione. Comprese di averlo allontanato da sè e per qualche tempo evitò il contatto con le persone. Aveva paura di perdere qualcun'altro, ma poi prese coraggio e decise di incontrare il ragazzo che aveva ferito. Non sapeva dove abitava, ma sapeva benissimo dove poteva trovarlo a scuola.
Il primo giorno tornò nell'aula che ospitava la sua classe da oramai tre anni. Era una stanza di media grandezza, con le pareti gialle, che davano sempre il nervoso alla bionda, e tre finestre sul lato sinistro, che facevano entrare la luce per la maggior parte del giorno. Le lezioni passarono abbastanza velocemente, e la bionda appena furono finite corse verso il cortile sul retro, dove era sicura di poter incontrare Calem. E così fu.
Il ragazzo stava appoggiato all'unico albero presente, mentre i suoi amici erano seduti sull'erba. Il cortile era abbastanza piccolo, non veniva mai usato ed ed era perfetto per rifugiarsi a parlare di cose private essendo poco usato. L'erba era curata e l'albero sembrava essere stato piantato verso la fine del cortile apposta per renderlo più spazioso, ed ogni volta che la prof di educazione fisica decideva di uscire, c'era chi approfittava per svignarsela verso quel piccolo luogo, che era il più tranquillo di tutta la scuola. La bionda, da studentessa modello non l'aveva mai fatto, ma sapeva che Calem lo faceva spesso. Il ragazzo notò la ragazza, che guardò sorpreso. La bionda, vestita come la sera in cui l'aveva baciata, stava avvicinandosi al suo gruppo. Il ragazzo, che indossava dei jeans neri, scarpe basse nere e una maglia blu a maniche lunghe, che lo rendevano molto attraente, evidenziando il suo fisico, si sentiva a disagio nel vedere la ragazza avvicinarsi. Chiese ai suoi amici se potevano andarsene, e loro, non dopo poche domande, se ne andarono quando videro Serena. Era una ragazza inpopolare, nessuno le voleva stare vicino, perchè chi gli si avvicinava perdeva popolarità, ma sapeva che era un vantaggio in quel momento. Lei voleva, no, doveva scusarsi, e doveva confessargli cosa provava.
La ragazza, con voce tremolante, gli chiese come stava, lui disse semplicemente "bene", evitando di allungare la conversazione con inutili allusioni. Lui era ferito, non lo voleva ammettere, ma sentiva bruciare il cuore quando la vedeva.
-"Scusa"- disse semplicemente la bionda, per poi iniziare a guardarlo negli occhi, in quegli occhi dove lei si perdeva.
Il ragazzo distolse lo sguado e fece per andarsene, ma Serena, prendendo la manica della maglia del ragazzo lo fermò. Lo sguardo della bionda era triste, stava quasi per piangere, e Calem si sentiva in colpa per come la stava trattando, era stato crudele, ma lei non era stata da meno, aveva evitato il suo sguardo e non gli aveva nemmeno detto che lei non provava nulla per lui, e sarebbe bastato un semplice no.-"Calem, aspetta. Devo dirti una cosa. Tu mi piaci"- esclamò la ragazza, buttandosi tra le braccia del ragazzo,che la strinse teneramente. Rimasero abbracciati per un po', poi Calem le disse:
-"Io provo lo stesso per te"-
Entrambi i ragazzi avevano il cuore che batteva a mille e nessuno dei due pronunciò più una parola, rimasero stretti l'uno all'altra, in quella situazione che per entrambi era sembrata solo un miraggio. Staccandosi, Calem chiese alla bionda:
-"Perchè non me l'hai detto subito? Ci saremmo risparmiati tutta questa situazione imbarazzante e ridicola"-
-"Sai, mi vergognavo, non ho mai provato nulla per un ragazzo, poi arrivi tu e sconvolgi tutto. Puoi capire che disastro avevo in testa?"-
-"Sì"-
La prese per mano, e la portò verso l'uscita della scuola, poi le disse:
-"Oggi ci diamo un appuntamento, andiamo a mangiare un gelato"-
La felicità poteva essere letta sui volti dei dueragazzi, che camminavano mano nella mano, l'uno affianco all'altro, per le vie di Borgo Bozzetto.Angolo autrice
Ehilà! Ok, adesso che per molti mancano due settimane all'inizio della scuola e che questo capitolo potrebbe sembrare "fastidioso", ma io non vedo l'ora che ricominci *sorride*. Sono molto pazza, ma tralasciamo. Se dovete farmi notare qualcosa fatelo, mi diverto a leggere le recensioni e a provare a migliorarami. CiaoSolana
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One-shots e Flashfic su Pokemon
Fanfictionscritti nel 2017, ripresi nel 2021. Ci sarà probabilmente una differenza nei nuovi capitoli... [07/09/2017] #288 in storie brevi [30/10/2017] #142 in storie brevi Nelle varie storie scriverò su varie coppie nel mondo pokemon, soprattutto sul manga...