Rosa x Acromio

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-Probabile OOC su Acromio

Non ho mai giocato a bianco e nero 2-

Diamine, mi hanno scoperta! Sono davanti a tantissime reclute del team plasma, ma per fortuna non sono sola, anche Nate e Toni sono lì con me. Ma quando mai ci é venuta l'idea di infiltrarci nel quartier generale del team Plasma?

Tutto é cominciato da una battuta di Nate:
-Ehi, che ne dite di infiltrarci nel team Plasma?-
Lui era ironico, ma Toni la prese come una sfida. I due cominciarono a discuterne, non lasciandomi molto spazio per parlare, poi lasciandomi la decisione finale. Farlo o no? Fui così tentata dal dire di no, ma per non fare scontento Toni, una mossa strategica, così mi avrebbe lasciata stare per un po' di tempo, alla fine accettai, non senza poche esitazioni. Ed ora ci troviamo in questo guaio grande come una casa. Complimenti Rosa, dovresti stringerti da sola la mano.

I nostri sguardi cercano una via d'uscita, e troviamo due buchi nella formazione del Team. Toni ed io corriamo verso i due buchi opposti, mentre Nate tira fuori i suoi Pokemon. Lo invidio per il coraggio, lui riesce sempre a prendere di petto anche le situazioni più complicate sin da quando eravamo piccoli. Toni, invece, cerca di allontanare da me le varie reclute per lottare con loro. Una cosa che ammiro di lui é la sua protezione nei confronti degli amici, oltre che della sua sorellina. Io ho imboccato un corridoio, sembra lunghissimo, dà un po' di claustrofobia. Guardando a destra e sinistra si vedono molte porte di legno a distanza di circa quattro o cinque metri, ma non sono molto precisa, non ho mai avuto un buon rapporto con le misure, le pareti blu cobalto danno una sensazione mistica, ma mi disorientano molto, l'aria é leggera, ma mi sembra profumata in qualche modo di mare o forse Pokemon, diciamo un misto fra la salsedine e il pelo appena spazzolato della mia Serperior.

Il silenzio regna sovrano, le reclute hanno continuato a seguire Toni ignorandomi completamente, ma probabilmente qualcuno verrà a cercarmi. Cerco disperatamente una porta aperta, trovandola dopo una decina buona di minuti di tentativi. Spingo lentamente la porta, con la spalla appoggiata e la testa che cerca timida la presenza di qualcuno. La luce della grande stanza celeste é accesa, ma non c'è nessuno. Chiudo la porta senza fare troppo rumore, e mi guardo attorno sbalordita. Lo stile della stanza sembra essere fatto apposta per una persona che tiene all'ordine e alla perfezione, mi sembra che i divanetti siano perfettamente allineati, un tavolino basso di legno al centro della stanza rende l'atmosfera molto verosimile e verso la fine della stanza, nascosto da una parete, probabilmente in cartongesso, c'è un letto matrimoniale. Le lenzuola sono perfettamente stese, il loro colore bianco sembra simboleggiare la purezza di chi in questo momento alloggia nella stanza, il comodino di fianco al letto é pieno di libri e in faccia a questi si trova un armadio che, aprendolo, trovo pieno di camici. Chissà chi ci abita, magari un ricercatore o una ricercatrice, un uomo o donna d'affari con la passione per le scoperte o un investitore in campo scientifico.

Sento la porta aprirsi. Mi nascondo velocemente di fianco al letto, sdraiandomi sul tappeto. Questo è morbidissimo, riuscirei anche ad addormentarmi tanto é comodo. La persona che alloggia nella stanza sembra non accorgersi di me, anzi, apre una dispensa dalla cucina (che probabilmente non ho visto prima) e prende qualcosa, poi si siede sul divano e si mette a leggere un libro. Sospiro di sollievo, almeno non si è ancora diretto in camera. Sentendo che è distratto, pian piano, gattono verso l'uscita. E non so come, mi vede.

-Cara ragazzina fuggitiva, potresti fermarti a prendere qualcosa da bere con me?- Il tono dell'uomo é beffardo, si sta prendendo gioco di me. Non ho il coraggio di rifiutare quando vedo i suoi grandi occhi gialli, che hanno un'espressione dolce e di scherno. Mi siedo sul divanetto in fronte al suo e fisso un bicchiere di aranciata pieno sino a tre quarti.

Osservo in modo furtivo l'uomo: Capelli biondi con un ciuffo blu, probabilmente pieno di gel per poter stare nella posizione decisa dall'uomo, una specie di spirale, occhiali azzurri e fini, che gli ingrandiscono gli occhi, una camicia nera e blu, pantaloni neri con probabile risvoltino azzurro e scarpe nere. Un camice é appoggiato su una sedia, con la cintura che pendeva dal lato destro. So anche chi è lui. Acromio, il capo del nuovo team Plasma. Penso che lui mi conosca, dopotutto molte reclute sono state sconfitte dalla mia squadra.

Passano minuti infernali, dove noto che Acromio mi osserva attentamente. Probabilmente aspetta che mi distraggo per attaccarmi, quindi rimango con la guardia alta. Acromio, ridendo per le mie espressioni facciali, mi chiede:
-Pensi che io ti possa attaccare? Non sono un gentiluomo, ma so che le ragazze, o meglio, le bambine, non si toccano-

Sono sconcertata, come ha fatto a capirlo? Forse Nate ha sempre avuto ragione, non sono mai stata talentuosa a nascondere le mie emozioni. Quando l'uomo davanti a me ride, sento il mio cuore battere all'impazzata e alzarsi la temperatura. Non è possibile... mi sono innamorata di lui a prima vista! Mi piace il nemico! Scaccio il pensiero velocemente e torno a diffidare di Acromio. Sono incorreggibile, non credo mai agli altri, ed è anche colpa di mia madre. Ok, con lei ho un rapporto fra il meraviglioso e l'incredibile, ma c'è sempre qualcosa che lei mi ha insegnato che mi impedisce le relazioni con gli altri. Il "non fidarti di nessuno, perché nessuno ti regala nulla" (col brutto doppio nessuno) é stata una di quelle. Penso che l'uomo nuovamente si sia accorto della mia frustrazione, perché mi guarda con fare sbeffeggiatore e superiore.

Saranno stati dieci minuti in cui sono ferma a fissare Acromio, poi entrambi sentiamo rumore di passi. Con fermezza mi prende per un braccio e mi fa alzare. Sento la sua forza sul mio esile arto, e rischio di gridare per il dolore. Vorrà darmi alle sue reclute, che *******...

No, non si sta dirigendo verso la porta! Mi mette nell'armadio e mi fa un occhiolino.

Sento le voci delle reclute chiedere all'uomo se per caso ha visto la fuggitiva, cioè me, ma lui nega. Sono sorpresa e felice, il capo dei cattivi che salva la dama che sta cercando di distruggere il suo team, la cosa anche se fa un po' ridere é cavalleresca. Totalmente persa nei miei pensieri non mi accorgo che l'armadio viene aperto e Acromio, prendendomi per un braccio, però con delicatezza, mi trascina fuori. Il profumo di pulito dell'armadio viene sostituito nuovamente da quello del corridoio, poi dalla vista del mare sul ponte della nave. L'uomo mi fa cenno di andare, ed io obbedisco. Chiamo la mia Unfezant e volo via, guardandomi indietro una sola volta, vedendo Acromio allontanarsi.

Questo é il nostro primo vero incontro. Entrambi, durante il periodo dopo la decaduta del team Plasma, desideriamo incontrarci. Ma non accade, almeno, fino ad oggi...

Passeggio allegramente sulla spiaggia Big Wave ad Akala, vicino alla città di Kantai, quando in lontananza vedo una figura a me familiare. Inizialmente scuoto la testa, poi però decido di seguirla. Vedo che entra nell'hotel voce del mare, poi prende l'ascensore. Faccio in modo che l'ascensore rilevi la mia presenza, e vedo Acromio, lì, davanti a me. Sento che il mio cuore batte all'impazzata e, senza nemmeno pensarci, getto le mie braccia sul suo collo e lo bacio.
-Finalmente ti ho ritrovato!- gli urlo appena smettiamo di baciarci, e lui mi guarda. I suoi occhi sono, come al solito, con un'aria di scherno, ma vedo anche qualcos'altro: felicità, per avermi finalmente abbracciata e baciata. L'ascensore si ferma al piano della sua stanza, e lui mi invita dentro. Passo il pomeriggio con lui, abbracciati, nel letto. Il giorno più bello della mia vita. Sei perfetto per me Acromio!

richiesta di:sofiap0408     
Sono tornata (yeeee!), ma molto presto farò un'altra pausa per motivi scolastici (dal 02 al 08 Marzo).

spero non vi dispiaccia... grazie per aver letto il capitolo!

Vostra Solana

Vostra Solana

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