-DEMONE-

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La mattina dopo mi svegliai con gli occhi gonfi di lacrime. Decisi di riaccendere il telefono per distrarmi. Era già il 7 di giugno. La scuola sarebbe finita di lì a pochi giorni. Avevo dei messaggi da Sharon e delle chiamate perse e decisi di richiamarla. Le raccontai dell'incidente e le dissi che stavo bene grazie a delle persone gentili che mi avevano ospitata. Ad un certo punto lei mi ricordò del ballo di fine anno. Ebbi un lampo di genio.
N/m: "Sharon per la tua sorpresa.."
S: "Avanti, se mi dici così sono curiosa!" Mi interruppe lei.
N/m: "Ho deciso che verrò al ballo e te la mostrerò"
S: "Non ci credo! Finalmente ti ho convinta! Allora fatti bella! Ciaoo!" Mi riattaccó subito. Evidentemente aveva paura potessi ripensarci. Affondai la testa nel cuscino sospirando quando bussarono alla porta. Non ero scesa per colazione e pensai fosse la cameriera con il vassoio carico di dolciumi e thé. La aprii e con un sussulto la richiusi all'istante dandogli le spalle e aggrappandomi forte ,con le mani incrociate alla schiena, alla maniglia. Non volevo vederlo, non riuscivo a reggere il peso del suo sguardo.
JM: "Ti prego aprimi" Mi supplicó.
N/m: "Non posso!" Risposi. Indossavo una camicia di cotone bianca che mi avevano prestato, con tanto di candide e sottili mutandine con motivo a fiori. Mi scappò un gemito di imbarazzo.
JM: "Lo so che non vuoi più vedermi, ma ti prego aprimi!" Non riuscii a sopportare il suo tono supplichevole e lentamente aprii la porta cigolante. Gli occhi bassi la spalancai e mi feci da parte.
Lui entrò e io la richiusi , con la mano sempre pigiata alla maniglia. Ancora senza guardarlo allungai l'altra verso il suo torace che si stava avvicinando.
N/m: "Stammi lontano" dissi. Lo so, mi comportavo da stupida.
JM: "Sono stato uno stupido" iniziò e lo guardai ,per la prima volta da quando era entrato , stupita.
N/m: "Sono stata io a rifiutarti! Non so cosa mi è preso.. io .." arrossii ma ero decisa a confessare i miei sentimenti "non l'ho mai fatto!" Dissi d'un fiato. Con mia grande sorpresa Jimin rise. Una risata contagiosa, gentile, nulla a che vedere con una presa in giro. Un sorriso affiorí sulle mie labbra e risi anch'io. La mia risata unita al suono cordiale del suo sorriso s'intrecciava angelica.
JM: "Perdonami" disse infine "Sono stato uno stronzo" sospirò.
N/m: "Un molestatore vuoi dire!" Feci l'occhiolino e ridemmo più forte.
JM: "Quando hai intenzione di lasciare quella maniglia?" Disse lui infine indicando la mia mano che sudava supplichevole - le cui nocche erano sbiancate dallo sforzo - sulla maniglia d'argento.
Arrossii e la ritirai immediatamente massaggiandomela. Formicolava.
Mi diede un pizzicotto sulla guancia.
JM: "Non sono poi così pericoloso" sorrise. I miei occhi erano lucidi dalla gioia; allora non mi odiava. I battiti accellerarono improvvisi e un sobbalzo nel petto mi spinse a schioccargli un lungo bacio sulla guancia.
N/m: "Sono così contenta di sapere che non mi odi" Mi aggrappai al suo collo.
N/m: "Jimin, domani sera.." esordii. I battiti si fermarono per un momento e un demone addormentato nel profondo del mio stomaco parve risvegliarsi improvvisamente..
N/m: "Potreste accompagnarmi al ballo di fine anno?Voglio fare una sorpresa a una persona.." ..Tentai di vomitarlo, di ricaricciarlo nei meandri del mio essere. Era tutto vano, il demone non aveva alcuna intenzione di arrendersi: l'indomani sarebbe stato sabato.. il penultimo giorno che passavo con i ragazzi. La voce di Namjoon parve raggiungermi da un vicino passato: - RapM:"Io voglio solo che tu sappia che alla fine di questa settimana .. noi.. dobbiamo ripartire.." -
Jimin doveva aver notato il mio viso triste e gli occhi che ancora lucidi luccicavano vaghi alla luce del mattino, perché si affrettò a rispondere:
JM: "Certo, per la tua felicità tutto" Gli sorrisi, ma quella curva inclinata sul mio viso non era mai stata così tanto fasulla; il tempo non poteva fermarsi, tantomeno andare sprecato.

7 DAYS 7 GUYS *completo*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora