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Il suo temolio, il suo sguardo impaurito non fa altro che eccitarmi di più. Lo sollevo di peso, wow... è leggerissimo. Lo butto sul letto, l'osservo, le gambe leggermente aperte, la vestaglia gli scopre una spalla, i gomiti poggiati sul materasso, la testa leggermente piegata in avanti, lo sguardo tremante fisso su di me. Mi tolgo la maglia, vedo il suo volto tingersi di rosso, butto l'indumento a terra, mi sorprendo a vedere il letto vuoto. Seri? Mi guardo attorno, sta con le spalle al muro dalla parte opposta della stanza, gli occhi gonfi di lacrime, le gambe tremanti.
< Più scappi, più mi ecciti e più c'è la possibilità che ti faccio male > dico, sciogliendo i capelli.
M'incammino verso di lui, vedo il suo sguardo cercare una via di fuga. Mi dispiace, ma queste camere sono fatte appositamente per non farti scappare. Quando sono abbastanza vicino a lui, lo vedo scattare dalla parte opposta a me, sorrido divertito, gli afferro il polso, lo tiro a me, lo blocco contro il muro, ho la sua schiena sul mio petto, le sue mani tremano contro il muro, sento il suo cuore battere veloce.
< La finiamo di scappare? Peggiori la tua posizione così > dico, passando le mie labbra dietro al suo orecchio, poso le mani suo suo petto.
Lo sento sussultare.
< Perché mi fate questo? > balbetta, è quasi sul punto di piangere.
< Perché sei un'omega > rispondo schietto.
< Sono pur sempre un essere umano! > mi urla contro.
Quella risposta mi colpisce, mi sento particolarmente turbato, le mie mani scendono sul suo addome. Il suo tremare si fa più forte.
< No... ti prego > dice, tira la testa indietro, mi guarda con il labbro tremante.
L'erezione mi arriva in un attimo, gli afferro il membro, lo sento sussultare, china la testa, poggiandola sul muro. Gli alzo la veste, non è ancora eretto, inizio a massaggiarlo piano, lo sento ansimare, agita la testa. I miei occhi cadono sul suo collo, ha il collare. Mi sento stranamente turbato da ciò, come se volessi marchiarlo, ma non è in heat, quindi anche se lo mordessi non cambierebbe nulla. Il suo respiro inizia a farsi pesante, il suo corpo sembra reagire in modo positivo a questa situazione, smetto di massaggiarlo, gli è arrivata l'erezione, mi allontano da lui. Si volta lentamente verso di me, ha le guance umide, stava piangendo, trema come una foglia.
< Vieni qua o ti vengo a prendere io e non m'interesserà minimamente se ti farò male > gli ordino, sono serio, mi sto stancando.
Sembra ci stia pensando, stringe le braccia al petto, si avvicina lentamente verso di me. Sono seduto a bordo letto, mi è dinanzi, il suo viso è tutto rosso, porta le mani sul membro, lo compre imbarazzato. Lo tiro a me, inducendolo a sedersi sulle mie gambe, prendo le sue mani e gliele bacio, gli accarezzo le natiche alzando la veste. Chiude gli occhi, nasconde il viso sul mio petto, cerca di trattenere i gemiti, sorrido soddisfatto, gli alzo il viso prendendolo dal mento, lo bacio.
Ha gli occhi socchiusi, le gote rosse, posa le mani sulle mie spalle, spingo la lingua all'interno della sua bocca, tenendolo per le natiche lo sdraio sotto di me, gli alzo la veste scoprendogli tutto il corpo.
E' davvero magro, passo la mia mano dal suo petto al suo fianco, reagisce al mio tocco con gemiti strozzati, poso il mio sguardo sul suo volto, mi sta osservando, è imbarazzato. Sento le mie labbra tirarsi in un sorriso compiaciuto. Afferro le sue gambe, le allargo, d'istinto il ragazzo porta le mani sul membro, mi chino verso di esse, le bacio, torno a guardare il ragazzo.
< Come ti chiami? > domando.
Diventa completamente bordeux, che reazione carina. Il suo sguardo disorientato si perde nella stanza.
< Haruka > balbetta lui.
< Togli le mani > ordino.
Lo vedo sussultare, delle lacrime scendono lungo le sue guance, fa come gli ho ordinato. E' tentato dal chiudere le gambe, lo sento da come le ha in tensione. Ci lecco l'erezione, cerco di farlo bagnare il più possibile, mi tiro a sedere, mi allungo verso il comodino e prendo il lubrificante, servirà sicuramente. Inizio a versare la lozione sull'intimità del giovane, il contatto del liquido freddo con la sua pelle calda lo fa ansimare, inizio a massaggiarlo, sposto la mano tra le natiche, premo un dito per farlo entrare, lo sento sussultare. Inizio con i preliminari, gli bacio le gambe, voglio godermi ogni sua reazione, sono il suo primo, mi piacerebbe farlo godere come un matto. Le mani dell'omega stringono con forza la veste che ha attorno al collo, il suo respiro e i suoi gemiti mi fanno salire la voglia di penetrarlo subito, interrompendo i priliminari. Sento provenire dal suo corpo eccitato un strano odore, non è l'heat, ma ha un qualcosa che mi attira verso questo ragazzino tremante. Mi chino su di lui, lo bacio, tolgo la mano e lo penetro, in risposta inarca la testa, ne approfitto per passare le mani sulla sua schiena, premendo il suo petto contro il mio. Questa è la prima volta che mi sento così con un omega.

Continua...

BITE // YAOI //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora