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Dopo quel giro, provammo la casa dell'orrore. Mi viene da sorridere al ricordo di Haruka tremante tra le mie braccia, mi stringeva forte, cercando di resistere alla tentazione di urlare. Mi piace farlo sentire al sicuro, però dopo quel giro il suo volto è diventato assai pallido, spero non sia rimasto shockato. Camminiamo per strada, mi tiene la mano, forza un sorriso sul volto. Inizio a preoccuparmi, i suoi due grandi occhi mi guardano, sembra essere sul punto di svenire. Riesco appena in tempo a reggerlo, le sue gambe cedono, chiude gli occhi, sento il peso del suo corpo sulle mie braccia. La gente ci guarda preoccupata, iniziano ad accerchiarci, i bambini sono spaventati. Cerco di fare spazio, lo stendo a terra, gli alzo le gambe.
< Per favore non state tutti qui vicino o non respirerà bene > mi affretto a dire, facendo si che la gente si sposti.
Dopo qualche minuto, Haru riapre gli occhi, mi guarda spaesato, lo prendo in braccio e con l'aiuto dello staff, raggiungiamo l'infermeria del parco, per precauzione lo sottopongono alla visita del medico. Sono seduto fuori, non comprendo per quale motivo Haruka non mi ha fatto entrare. Guardo la porta dell'ambulatiorio, sono preoccupato, mi alzo, inizio a passeggiare lungo il corridoio spoglio dell'edificio in cui mi trovo. Ripenso al volto pallido del mio piccolo omega, mi sis tringe il cuore per la preoccupazione. Tornando davanti l'ambulatiorio, il medico apre la porta, i nostri sguardi s'incontrano, un largo sorriso gli appare in volto.
< Congratulazioni > dice l'uomo, < Non era nulla di grave, però le consiglio di non far fare giostre troppo spericolate al ragazzo, il bambino ne potrebbe risentire >.
Quelle parole mi colpiscono in pieno volto, Haruka aspetta un bambino? Guardo perplesso il medico, lui mi sorride, mi da una pacca sulla spalla.
< Vada dal suo ragazzo, è sconvolto anche lui > mi dice, si allontana dirigendosi verso la reception.
Entro nell'ambulatorio in fretta e furia, Haruka mi fissa con occhi sgranati e spaventati, mi avvicino a lui, gli accarezzo il viso.
< Tu non lo sapevi? > domando.
Lui abbassa lo sguardo, appoggia la guancia sulla mia mano, < Lo temevo, l'heat ha saltato due mesi > dice con un filo di voce.
Non posso far altro che sorridere, il solo pensiero che il nostro amore verrà sigillato da questo bambino mi rende euforico.
Gli accarezzo il viso, mi chino a baciarlo, lo tiro tra le mie braccia, risponde al mio bacio timidamente.
< Lo sai che ti amo vero? >rispondo.
Lui si limita ad annuire, ha le gote rosse. Ci dirigiamo fuori dalla struttura per riprendere il giro, gli farò fare giostre meno pesanti, non voglio che si risenta male, gli tengo stretta la mano, la gente ci guarda, a me non importa, anzi! Sono contento che la nostra relazione sia esposta, nessuno deve toccare il mio piccolo angelo. Ora solo una cosa mi resta da pensare, la gravidanza potrebbe non essere accettata da mio padre, ma questo non m'interessa. Devo comunque metterlo al corrente delle mie intenzioni. Non permetterò a nessuno di toccare questa mia vita felice, non m'interessa lo status sociale. Lotterò per quest'amore.

Continua...

Scusate la lunga assenza, ma ho preso un periodo di pausa per pensare a come proseguire questo racconto!!

BITE // YAOI //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora