È passato più di un mese da quando Haruka ha iniziato a studiare, si vede il suo impegno, per aiutarlo lo porto con me a lavoro qualche volta. Mi piace vederlo in giacca e cravatta, tutto curato. Recentemente sembra che il nostro rapporto si stia intensificando, ne sono veramente contento.
Sto preparando la cena, domani c'è il giorno di riposo, potrò godermi una serata con il mio piccolo omega. È da tempo che vorrei portarlo in giro, farlo divertire come una persona normale, voglio vederlo ridere, infatti lo porterò ad un luna park. Non gli ho specificato cosa andremo a fare, voglio che sia una sorpresa. Il profumo di ciò sembra arrirare Haruka verso la cucina, incuriosito dal sapere cosa io stia preparando. Il mio sguardo incontra il suo.
< Dormito bene? > chiedo, sorridendogli.
< Benissimo > mi rispondo, arrossendo lievemente.
Quando dormiamo insieme, lui tende ad abbracciarmi, si accoccola tra le mie braccia, in cerca di affetto e amore. Amo stringerlo tra le mie braccia, farlo sentire protetto da un mondo che potrebbe opprimerlo facilmente.
< Dove andremo oggi? > mi domanda curioso.
< E' una sorpresa, adesso mangia, poi ci prepariamo insieme ed usciamo > gli dico, cercando di trattenermi dal rivelargli le mi intenzioni.
Mangiamo la nostra colazione, ci facciamo un bel bagno, ci prepariamo. Prima di uscire mi assicuro di avere tutto l'occorrente nella borsa. Mi avvio alla macchina, lui mi segue, è contento, curioso, lo posso leggere sul suo volto. Partiamo, vedo che ha lo sguardo incollato sul paesaggio, nota che stiamo andando parecchio lontano da casa, abbiamo intrapreso l'autostrada per fare prima. Dopo un'oretta buona di viaggio, arriviamo ai grandi parcheggi del luna-park, cerco un posto, parcheggio, mi volto verso di lui, i suoi occhi brillano come quelli di un bambino. Sono contento di vederlo così entusiasta, sono sicuro al cento per cento che in posti simili non ci è mai stato e come minimo non sapeva nemmeno della loro esistenza. Scendiamo dalla macchina, gli metto un braccialetto, su questo c'è scritto il mio numero di telefono e il mio nome.
< Nell'eventualità che ti perdi, vai da uno dei negozianti che trovi dentro e mi fai chiamare. Però è meglio se mi stai vicino, non ti allontanare mai senza dirmi nulla ok? > dico baciandigli la fronte, gli prendo il viso delicatamente, poso le mie labbra sulle sue.
Ho paura di poterlo perdere, anche se so che adesso mi appartiene in tutto e per tutto. Lo stringo a me, m'incammino verso l'entrata del luna-park, mi segue, i suoi occhi si posano su ogni cosa, li ha spalancati, meravigliati da ogni piccolo dettaglio.
Pago la nostra entrata, ci timbrano le mani, sorrido voltandomi verso Haruka. Davanti a noi c'è una via piena di bancarelle, la gente affolla il posto, l'odore dello zucchero filato, le urla delle persone sulle giostre. Non so come lui possa vedere questo scenario, probabilmente vede una specie di mondo dei balocchi, infatti sta sorridendo, mi stringe la mano, cammina a passo sostenuto, si avvicina ad ogni singola bancarella per vedere cosa vendono. Arriviamo vicino alla bancarella dei dolci, il profumo di zucchero filato gli fa brillare gli occhi, s'inumidisce le labbra, guarda l'addetto della bancarella crearlo per i clienti in fila. Si limita a guardare per qualche istante, poi tira dritto, lo fermo. Mi guarda, ha un sorriso triste sul volto, lo vuole ma non mi chiederà mai di combrarlo, vero? Lo porto indietro, l'obbligo a fare la fila, mi guarda con occhi lucidi, sembrano pieni di speranza, però ogni tanto fa una strana espressione, come se stesse cercando di riportare i piedi a terra. Arrivato il nostro turno gli compro una bella nuvoletta celeste di zucchero filato. I suoi occhi sono spalancati dalla sorpresa, quasi lucidi dall'emozione, mi abbraccia e poi prende in mano il bastoncino, assaggia la nuvoletta.
< Ma è buonissimo! > dice con entusiasmo.
Sorrido divertito, passo il braccio sulle sue spalle e riprendo a camminare.
< Facciamo prima le giostre meno pesanti, che dici? > chiedo un suo parere.
Mi guarda perplesso, giustamente non sa di cosa sto parlando, mi guardo intorno, gli indico le montagne russe.
< Quelle ad esempio le lasciamo per ultime, che dici? >.
I suoi occhi si posano sulla giostra, vedo sul suo viso apparire un espressione terrorizzata, ci credo che ha paura.
< Okok, non la facciamo > dico ridacchiando, < Trovo qualcosa di più soft >.
Prendo il volantino delle attrazioni da uno degli appositi punti informazione sparsi per la zona, controllo cosa fare per primo, noto una giostra simile alle montagne russe, ma meno alta ed ambientata in una giungla. Sono curioso, lo comunico ad Haruka, sembra abbastanza incuriosito anche lui.Continua...
In vista della ripresa del periodo scolastico, ho intenzione di diminuire la frequenza di pubblicazione. Ho progetti importanti da intraprendere (riguardano il fumetto) e non riesco a portare avanti troppe iniziative poi xD chiedo scusaVi voglio bene
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BITE // YAOI //
RomanceLa fragilità, il tremare di quel corpo esile, quei due occhioni lucidi mi provocano dei brividi lungo la schiena. Ho sempre odiato gli omega, poiché il loro heat mi fa uscire di senno, ma per quale dannato motivo non riesco a trattare lui nello stes...