Capitolo 19

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Sentii un rumore.

Non ci feci molto caso.

Lo risentii più forte.

Mi staccai da lui, gli feci segno di fare silenzio.

Era confuso.

Vidi una gamba nascondersi dietro un albero.

"C'è qualcuno lì"
Gli sussurrai indicando di poco l'albero.

Lui girò la testa verso quello.

"Non vedo nessuno"
Sussurrò.

Mi avvicinai.

Mi prese la mano facendomi segno di non avvicinarmi.

"Voglio vedere!"
Gli sussurrai.

Venne con me.

Pian piano camminammo verso l'albero.

Una ragazza scappò.

"Hey!
Non vogliamo farti male!"
Gli urlai.

Si girò.

...

Era bionda.

Mi guardò.

Jacopo la fissava.

Si avvicinò a me.

Jacopo mi tirò delicatamente a lui prendendomi dai fianchi e facendomi allontanare.

"No, Jacopo aspetta"
Gli dissi.

La ragazza si avvicinò a me iniziando a piangere.

"N-Non piangere"
La abbracciai.

"Anche tu sei bionda.
Non sono l'unica in questo Strano Posto"
Capì lei

"No, non sei l'unica"
Sorrisi.

Si staccò asciugandosi le lacrime.

Aveva degli occhi azzurri molto accesi, non c'erano sfumature e la pupilla era cerchiata di un nero intenso, che risaltava ancor di più il colore.

"Anche a te è capitata Vergara?"
Chiesi stringendo i denti

"Quella è una strega, bastarda, stup-"

"Ora è morta"
La bloccai.

Guardò me e Jacopo.

"L'avete uccisa?"
Chiese gioiosa con gli occhi sgranati

"No... è tutto merito di Eva"
Rispose Jacopo girando la testa verso di me.

Mi guardò.

"Grazie, grazie, grazie"
Si inchinò.

Arrossii.

"Non serve che ti inchini!"
Le porsi una mano per farla rialzare.

LA STANZA BIANCADove le storie prendono vita. Scoprilo ora