Capitolo 24

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La ragazza spostò lo sguardo su di lui.

"Voi... state solo inventando tutto!"
Si arrabbiò ancora.

Jacopo mi si avvicinò.

"No, non è vero"
La mia voce si fece più bassa.

"Sì invece!"
Urlò prendendomi la testa.

Jacopo mi prese dal bacino.

"EVA!"
Urlò lui.

"Ah!
Quindi il tuo nome è Eva?
Vieni qui giù con me!"
Urlò.

"LASCIAMI!"
Iniziai a piangere cercando di staccarmi le sue mani bagnate dalla testa.

Jacopo mi tirava a sé.

La barca era di nuovo immobile.

...

Urlò più forte.

Mi tirò nell'acqua.

"EVA!"
Urlò Jacopo buttandosi per riprendermi.

Cercavo di nuotare ma le mani della Ragazza Marina mi tiravano sott'acqua.

Jacopo cercò di aiutarmi.

Nulla da fare.

Mi tirò giù prendendomi dai piedi.

...

Ero ormai sott'acqua.

Jacopo cercava ancora di aiutarmi.

La ragazza si staccò da me e diede un mozzico sul collo a Jacopo.

Mi agitai senza fiato.

Jacopo mi strinse la mano.

Chiuse gli occhi.

Affondò.

Urlai soffocata dall'acqua.

Mi riprese tirandomi ancora più giù.

Non c'era più molta luce.

Stavo per perdere il fiato.

Era tutto nero.

Chiusi gli occhi.

-

Mi svegliai.

Respiravo.

Ero legata ad una sedia.

Mi guardai intorno.

Non ero più sott'acqua.

I vestiti ed i capelli erano completamente asciutti.

"Dove sta Jacopo?!"
Urlai.

Mi trovavo in una stanza grigia e grande.

LA STANZA BIANCADove le storie prendono vita. Scoprilo ora