"Potresti uccidermi?"
Rise,
"E come?
Sentiamo""Uno come te non potrebbe capire"
Asciugai le lacrime.Risero tutti ancora.
Fulminò la folla con lo sguardo.
Si zittirono tutti.
Lo guardai con testa leggermente alzata.
Mi alzai.
Barcollavo.
Strinsi i pugni.
Si allontanò da me fissandomi.
Lo guardai negli occhi.
Le pupille eran diventate rosse.
Parevano riempirsi di sangue.
Erano contornate da quell'azzurro chiaro.
Sorrise.
Gli angoli della bocca si allungarono.
I suoi denti si trasformarono.
Lo vidi con i miei occhi.
Vidi che pian pian si allungavano.
Assumendo una forma appuntita.
Ero paralizzata.
Lo guardavo senza dire nulla.
Non pensai a nulla, solo alla scena davanti a me stessa.
Cacciò fuori la lingua.
Era lunga.
Molto lunga.
Arrivava sotto al mento.
Tremavo.
Ripresi a pensare.
"Io... io non voglio combattere.
Voglio solo scappare da qui ed arrivare in un posto meraviglioso"
I miei occhi si riempirono ancora di lacrime."In un posto meraviglioso ci vai.
VAI NEL PARADISO".Corse.
Sobbalzai.
Corse troppo veloce per la normalità.
Ma quale normalità.
Arrivò dietro di me.
Si avvicinò al mio orecchio destro.
Un brivido camminò lungo la mia spina dorsale.
"Perché sto avendo paura?"
Pensai.Poggiò le mani sulle mie spalle.
Ero del tutto immobile.
Non riuscivo a reagire.
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LA STANZA BIANCA
Fantasía《_Pensa alle conseguenze_》 Questa storia parla di Eva, una ragazza di quattordici anni. Eva è stata rapita e fatta serva. È l'unica bionda tra i servi e non è una cosa positiva. Conosce Jacopo, che sarà il suo compagno di avventura. Presto affronter...