Giorno 29

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Il fiume delle lucciole

Superato il guado dalle umide rocce,
con l'acqua di ghiaccio che arriva alle caviglie,
impatta sugli anfibi cuciti all'occasione,
superando l'armatura tra i buchi di queste maglie.
Vuoti bui affacciati al confine,
luci di altre sponde che richiamano la fine.
Terra santa, l'acqua da tremenda si fa calma,
e calma è la tempesta che fino ad ora ha distrutto,
pianto dagli accumili stille d'amianto.
Si avvicina la fine dell'ultimo giorno,
come ansimi animali che soffiano tutt'intorno.
Nubi strecciate, affacciate alla riva,
tengono il conto a partire da ora.
Delle ore che ci separano, e piagnono
quando il tempo stanco se ne fa carico.
Lucciole di Settembre brillano sui rami,
attirati come esseri umani dai feromoni.
Due tre le tante ancora lontane,
danzano luminose in cerca d'amore.

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