Giorno X

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Studiosi di noi stessi
a corto di passi,
che siano di carta
o di semplici affanni.
Le labbra cercano pelle,
asciutte un singolo istante,
è umida corda d'amore
ammorsata ad un altro passante.
Una mano sul petto
a controllare il fiato,
un leggero sussulto,
un nugolo ombroso;
la bocca si svuota
dei piccoli suoni,
dischiusa sui prati
di splendida landa,
sui declivi rigati
da liquirizia e melassa.
Il caldo lambisce la sera,
la Luna ci lascia sognare,
sul prato va l'alta marea,
e gli occhi sono pieni del mare,
le dita piene di te.

Sono lì con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora