Ritorni

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Torrente della mia selva,
ultimo raccordo di umanità ed assenza,
è l'importanza di vederne il fondo,
è una carezza ruvida del vento freddo.
E come timide gazzelle ci affacciamo alle due sponde,
che col passare dei giorni lasciano posto alle secche,
e guadiamo il vecchio fiume accorciando le distanze,
come ladri di vita nuova in cerca di carezze.
Io sono il portavoce di un'amore che ulula,
chiuso per un anno in una stanza gelata,
in cerca tra le pietre di un abbraccio che latita,
prima di bussare nella cella che ti ospita.
E saremo io e te soli con il mondo in pausa,
persi come mai in un universo che sibila,
gloria di un autunno dopo disperata attesa,
primo di tanti passi su questa lunga strada.

Sono lì con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora