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5 Luglio

La seconda volta che Harry e Louis si incontrarono fu solamente un mese dopo.

Louis aveva deciso di ritornare in Inghilterra dato che sia lui che la madre di Harry non si fidavano di lasciar volare da solo un ragazzino imbranato come lui, che sarebbe sicuramente potuto atterrare in Africa e non in America, quindi il castano aveva preso i primi biglietti economici che aveva trovato ed è partito con il consenso della madre, lasciando di nuovo le sorelle a piangere sulla soglia della porta neanche stesse partendo per la guerra. Sinceramente gli mancavano anche gli abbracci calorosi che gli riservava Anne, nonostante non volesse neanche vedere la faccia di Gemma. Si era imposto di chiederle una volta per tutte il suo odio nei suoi confronti. Louis non le aveva fatto proprio niente per meritarsi un trattamento simile da parte sua.

“Che stai guardando?” chiese Louis ad Harry, che si era seduto di fronte alla finestra di camera sua e stava fissando qualcosa che il castano non riusciva a capire.

“Uhm” tossì il riccio, come risvegliato da una trans, “I-io stavo guardando quella casa” disse, indicando l'abitazione di fronte a casa sua.

“Perché?” chiese curioso, prendendo una sedia e sedendosi dietro di lui, cingendogli il busto e tirandolo indietro così che si sedesse sulle sue gambe, per poi sorridere quando Harry posò la testa sul suo petto e strinse le sue mani posate sul grembo.

“Lì abitava un mio amico, solo che si è trasferito in un'altra città lo stesso mese in cui è morto mio padre” disse con tono piatto e senza trasparire alcuna emozione, quasi spaventando il castano, “Non è stata una sua decisione, ma i genitori non volevano più vivere in un posto dove qualcuno si è sui-” rilasciò un sospiro tremante, e Louis, capendo quanto fosse dura per il riccio parlarne lo strinse ancora di più, baciandogli il collo.

“Non devi parlarne per forza, ricciolino” disse dolcemente il castano, ma Harry scosse la testa, girandosi quanto bastava per guardarlo negli occhi.

“No, mi fa bene... mi piace parlarne con qualcuno a cui interessi davvero e non qualcuno pagato per ascoltarmi” disse sorridendo a bocca chiusa, per poi sgranare gli occhi ed alzarsi di scatto, girandosi completamente verso di me, “Non ti annoio, vero?”

“Certo che no, non te lo avrei chiesto se no” disse ridacchiando Louis, facendo sospirare leggermente di sollievo Harry.

Ormai era luglio e si cominciava a sentire il caldo intenso che, in Inghilterra, arrivava sempre in ritardo per colpa del clima che faceva un po' quel che voleva. Quella sera, poi, faceva abbastanza caldo, quindi il riccio si alzò dopo qualche minuto passato in silenzio e si tolse la maglia, rimanendo a petto nudo e con i pantaloni del pigiama, facendo alzare il sopracciglio a Louis. Harry era davvero bellissimo, secondo il castano. Aveva ancora le maniglie dell'amore, la pelle anche solo dall'apparenza morbida e liscia. Era adorabile. Louis, però, distolse lo sguardo, sia per non mettere a disagio Harry e sia per non ritrovarsi con un fastidioso ed imbarazzante problema nei pantaloni.

“Vado a prendere un bicchiere d'acqua” lo avvisò il castano, uscendo quasi di corsa per smettere di guardare il corpo del riccio, dirigendosi in cucina.

Stava quasi per bere il suo bicchiere d'acqua quando Gemma entrò in cucina, neanche lei aspettandosi di trovarlo lì. Si guardarono male per poi ignorarsi e fare quel che dovevano fare. Louis però non poté sopportare a lungo quell'aria tesa, quindi fece per uscire dalla cucina quando la voce della ragazza lo precedette.

“Lo farai soffrire” disse all'improvviso a bassa voce, probabilmente cercando di non farsi sentire da Harry e sua madre.

“Si può sapere che ti ho fatto?” chiese spazientito Louis guardandola male, anche lui cercando di non alzare la voce.

“Sei tu il mio problema” disse alzando gli occhi al cielo facendo sbuffare il castano, “Sei arrivato di punto in bianco nella nostra vita, nella sua vita, e pretendi anche di tirarlo fuori dall'oscurità in cui è immerso da anni. Ma non sei nessuno, Louis, per Harry non sei nessuno, e tu un giorno lo capirai e te ne andrai. Come fanno tutti, d'altronde” disse, buttando il suo bicchiere d'acqua nel lavandino e rischiando di romperlo, uscendo dalla cucina con un sorrisetto soddisfatto e lasciando Louis lì come un perfettk idiota a chiedersi se le parole della ragazza erano vere.

•••polpetta time••

hiar a littol ov sospenz end anzia

ho perso un sacco di lettori ma me ne devo fare una ragione, nel senso che devo finire comunque la storia per le persone che son rimaste (❤), non posso mica cancellare la storia solo perché alcune persone non sono pazienti quanti voi

Eh vbb si un'altra decina (circa) di capitoli ((penso)) e la storia finisce, una volta per tutte.

Giuro che se arriva a 100k views mi butto nel fiume Adige in costume

btw, ho cAMBIATO COVER :3

Lou98tom || Larry Stylinson (Chat) (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora