Please, No

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(T/n)'s pov

Sentivi il sangue scorrere sempre di più dalla tua ferita, come internamente lottavi con tutte le tue forze per non perdere coscienza. Una miriade di ricordi ti passavano per la testa, belli, brutti, idilliaci e i tuoi sogni, tutti i tuoi sogni che costudivi nel cassetto, nella speranza che un giorno si realizzassero. Ma no, non ti arrendevi lottavi con le unghie e con i denti per la tua vita, per i tuoi sogni, per i tuoi cari, per tutti loro che ti volevano bene e in questo momento erano in pensiero e sopraffatti dal dolore per averti persa. Jeff ti guardava sorridendo, senza proferire parola.

"Per questa volta va bene così, hai perso abbastanza sangue e devo ammettere" diceva, passandoti un dito sulla tua pelle bagnata dal tuo sangue e portandoselo alle labbra " Che il tuo sangue è squisito."

Disgusto, provavi tanto disgusto nei suoi confronti, come poteva anche solo divertirsi a torturare, uccidere e seviziare le persone? Un rumore di strofa che si strappava ti faceva riportare lo sguardo su Jeff che si era stappato la manica della sua felpa, per poi fasciarti con quella benda improvvisata. Ridacchiava mentre ti curava e ti risollevava con rudezza. Ti dibattevi anche se con molta fatica a causa del dolore, per liberare il tuo braccio dalla sua presa ferrea. Un lampo attraversò la tua mente per un secondo, quella ragazza che aveva attaccato Jeff era morta? Come faceva Jeff a sapere il tuo nome senza che tu glie l'avessi mai detto? Ti sei girata titubante nella sua direzione, imponendoti di chiedergli quelle domande che ti ronzavano in testa, volevi delle risposte. Il panico di farlo arrabbiare nel chiederle, ti faceva comunque tentennare, cosa sarebbe successo se glie l'avessi chiesto? Per tua grande sorpresa prese parola lui rompendo il silenzio.

"Se ti stai chiedendo che fine ha fatto quella lurida troia di Jane, è riuscita a scappare" ti avvisava mentre dava delle occhiate gelide al bosco intorno a voi.

"Sai, vivo in una baracca qui vicino. Era da un po' di tempo che ti spiavo, ieri sera mi hai facilitato molto le cose, sei venuta direttamente tu da me cara (t/n)" hai dimenato di più il braccio, riuscendo a liberarti dalla sua presa e allontanandoti di qualche passo da lui. Ti spiava già da tempo? Come non avevi fatto ad accorgertene? Da quando nel tuo paese erano iniziate le uccisioni e il tuo telegiornale locale aveva avvisato tutti i cittadini che si trattava del famoso Jeff the Killer, la tua già di per sé grane paranoia, ti portava ad avere sempre mille occhi e mille orecchie. La rabbia verso te stessa aumentava, e la vista dell'assassino che ti sorrideva non aiutava a calmarti. Ti spaventava e allo stesso tempo eri arrabbiata con te stessa, se solo fossi stata più attenta non ti saresti ritrovata in questo pasticcio. Dovevi trovare un modo per fuggire e anche alla svelta.

La mano di Jeff si serrava nuovamente intorno al tuo braccio, tirandoti con forza e facendoti inciampare più e più volte per poi girarsi e urlarti contro. Inciampavi per la millesima volta per colpa della sua troppa forza nello trascinarti. Si girava lentamente verso di te, guardandoti con furia omicida.

"Sei solo una zavorra! Perché ho deciso di lasciarti vivere?" Urlava a se stesso, mentre tu ti dimenavi un'altra volta ancora. Lui ti buttava a terra, contrariati dal tuo comportamento.

"Oh? Qui qualcuno non ha ancora capito chi comanda" lussuria leggibile bei suoi occhi, mentre ti guardava.
Tu strisciavi indietro terrorizzata, la tua immaginazione non aiutava, continuavi a pensare a orribili scenari che nemmeno pensavi di fare nella tua vita. Purtroppo per te, quegli scenari erano la dura e cruda verità, quello che stavi immaginando si stava per compiere. Indietreggiavi come lui, imprecando sotto voce, si avvicinava sempre di più. La tua schiena andava a sbattere contro un masso, togliendoti il respiro quando Jeff ti immobilizzava le breccia sopra la tua testa con una sola mano.

"Fa caldo non trovi? È ora di togliersi qualche strato" ridacchiava mentre impugnava il suo coltello e strappava la tua maglietta con un sol colpo. Rabbrividivi di paura, ti dimenavi quanto potevi, la ferita al tuo fianco doleva.

"Ti prego, no" la tua voce tremava mentre le sue mani erano sicure sul tuo corpo. Ti accarezzava il collo dove la sera prima ti aveva inciso le sue iniziali.

"Ti prego, no" ti rifaceva il verso mentre con il coltello di tagliava anche le spalline e la stoffa del reggiseno. Lacrime bollenti scendevano del tuo viso, ti sentivi umiliata, violata. Non ti arrendevo lo stesso, qualche volta incontrando di suoi occhi in cui vedevi solo lussuria e un divertimento a due poco malato, psicopatico. La sua mano vagava sul tuo petto, per poi afferrarti un seno. La sua bocca a un centimetro dalla tua, il suo respiro freddo e paralizzante sul tuo collo. Un lampo e Jeff unì le sue labbra alle tue, mentre tu le tenevi chiuse. L'assassino emise un ringhio di disapprovazione, guardandoti.

"L'hai voluto tu puttanella. Ricordati che ormai sono io il tuo padrone, cagna. Ogni volta che non farai quello che ti dico, ci saranno delle punizioni come hai potuto già provare sulla tua pelle" liberava le tue braccia per poco tempo, facendoti scivolare sotto di lui con forza. Tu scalciavi mirando alle costole e ai punti bassi, nella speranza di colpirlo. Prevedendo però queste tue azioni Jeff ti immobilizzava allargandoti le gambe con le sue.

"Adesso andremo in quella baracca in cui vivo e poi, riprenderemo da dove abbiamo incominciato" si ritirava su, guardandoti per un momento, per poi rincominciare a camminare, dandoti le spalle. In quel momento, con tutta la rabbia che avevi accumulato nei suoi confronti e l'adrenalina ancora in circolo nel tuo corpo, ti rialzavo di scatto.

"E mi lasci così?! Mi hai distrutto i miei vestiti e il mio reggiseno! Come pretendi che io-" non sei riuscita a finire la frase che lui si è avvicinato con furia per poi fermarsi a pochi centimetri da te. Si sfilava la felpa strappata dalla manica e te la lanciava addosso con nessun riguardo. Te la infilavo velocemente, senza più dire nulla. Saresti scappata, mai ti saresti piegata ai suoi voleri.

Spazio autrice:

Eccoci qui! Con un bel capitolo appena sfornato. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate. Vi avverto che la Dark Story su Homicidal Liu è già stata pubblicata, se volete fateci un salto, visto che più tardi aggiornerò anche quella. Da Lively_Spirit è tutto.

Psychopathic || Jeff the Killer [Dark story]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora