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Jeff's pov

Ridevo sommessamente a vederti, lurida figlia di puttana per terra. L'avresti pagata per avermi calciato allo sterno, l'avresti pagata come solo io sapevo far pagare i conti alle mie vittime. Ridevo sommessamente a quei pensieri e a quella pozza di sangue che si estendeva sotto la tua chioma (c/c) appiccicando di conseguenza le tue ciocche all'asfalto sudicio. Il mio coltello nella mano destra sporco del suo sangue a causa della forte botta alla testa che ti avevo dato da poco con il manico. Mi abbassavo al tuo livello girandoti, per vedere quel tuo viso contorto dal dolore anche se svenuta.

"E tu che credevi di scapparmi, stupida, piccola e insignificante puttanella" un sorriso si estendeva fino a far fuoriuscire altro sangue, sporcandomi così tutta la felpa già sporca del mio sangue e di quello delle mie vittime. Mi accovaccio su di te coprendoti con il mio corpo e percorrendoti tutta con le mani e tastando ogni centimetro del tuo corpo, eccitandomi alla sola idea di stuprarti, di possederti senza il tuo consenso. Si, prima di ucciderti mi sarei divertito! Mi sarei divertito così tanto che nella tua mente prima della morte non sarebbe rimasto niente, nemmeno i tuoi pensieri. Ti prendevo per le caviglie iniziando a trascinarti, per poi fare più forza al sentire delle voci concitate e preoccupate avvicinarsi sempre di più alla porta d'ingresso del palazzo in cui ti volevi rifugiare. Ti prendevo poi in spalla lasciando che la tua testa penzolasse dalla mia spalla destra e i tuoi capelli (c/c) solleticassero il mio collo facendomi eccitare al solo contatto. La voglia di sentire delle tue suppliche, delle tue grida uscire da quelle labbra rosee aumentava sempre di più. Mi addentravo nel parco e gioivo per l'ora in cui ti avevo incontrata, così facilitato del buio della notte. Ti portavo poi nel bosco qui vicino, passando dai vicoli più bui e deserti senza mai attirare l'attenzione mentre sentivo che ti stavi piano piano riprendendo dal forte colpo. Ti lasciavo cadere non curante di farti male sulle foglie umide e le grandi radici degli alberi in questo bosco dove ormai vivevo.

(T/n)'s pov

Ti sei risvegliata con un forte capogiro, la vista appannata e l'odore del sangue, del tuo sangue che si era rappreso formando nodi nei tuoi capelli, ed essendo scivolato giù dalla fronte percorrendo il naso e passando sulle tue labbra una sensazione di sporco ti pervase. Ti tiravi su a fatica, aiutandoti con il tronco dietro di te e mettendoti seduta, con la schiena diritta. Jeff era lì, immobile con una mano nella tasca della felpa bianca cesellata di rosso e l'altra che si accarezzava il rigonfiamento dei pantaloni. Tu ti paralizzavi sul posto, trattenendo il respiro per il terrore. Non muovevi un muscolo, solo quando non riuscivi a trattenere più il respiro e allora prendevi un boccata di aria nuova per poi rimanere immobile, come una statua. Lui continuava a guardarti e ad accarezzarsi, per poi fare uno scatto e mettersi a quattro zampe, avvicinandosi sempre di più al tuo viso. Tu tentavi di arretrare, ma la cosa ti era impossibile in quanto eri in trappola, la tua schiena completamente premuta contro il tronco dell'albero e la vista appannata per il colpo subito. Jeff si era arrestato, ad un soffio dalle tue labbra, con il coltello bene in vista e gli occhi ampliati, senza palpebre che gli permettevano di tenerti sempre d'occhio. Tremavi letteralmente dal terrore, mentre lui avvicinava con falsa gentilezza la sua mano alla tua guancia per poi farti girare il collo che emetteva un flebile crack per la troppa forza nell'averlo girato. Tu hai trattenuto un urlo di dolore per la sua troppa rudezza nei tuoi confronti ma d'altronde, che ti aspettavi da un'assassino che non sentiva il minimo rimorso per tutte le vittime che aveva ucciso? Che si divertiva ad uccidere e torturare ogni essere vivente che gli si poneva davanti?

Il suo coltello luccicava per poco tempo alla luce della luna che subito veniva coperta dalle nubi della notte. Ti premeva la punta di esso sulla gola, premeva sempre più forte fino a che dei gemiti di dolore uscissero dalla tua bocca proprio come il tuo sangue. La sua risata rimbombava tra gli alberi.

"Ecco fatto" diceva per poi allontanare il coltello dal tuo collo e leccare i residui del tuo sangue da esso. I suoi occhi mortalmente glaciali, proprio come i suoi colori, restavano puntati nei tuoi (c/o), dove da essi si poteva vedere tutta la tua disperazione e il tuo terrore.

"C-cosa mi hai f-fatto?" Hai alzato la mano tastando il collo e ritraendola con un sibilo di dolore. Guardavi le tue dita sporche del tuo sangue, raggelando sul posto e deglutendo a fatica. Rideva di nuovo, si divertiva non poco a vederti, tutta sporca del tuo sangue, di fango, infreddolita, umiliata e persino affamata.

"Oh mia cara, non ti ho ancora fatto nulla. Questo non è neanche un assaggino di quello che ti voglio fare! Ci divertiremo un mondo insieme ma ora, va a dormire se non vuoi che ti ci mando io" capivi dalla sua frase che voleva che dormissi con lui che ti faceva la guardia. In quel momento non riuscivi nemmeno a tirare fuori la tua tenacia ricordandoti, grazie ai telegiornali, che il killer al quale avevi fatto girare i coglioni non poco, "mandava a dormire" le sue vittime. Non hai nemmeno annuito ti sei rimessa giù per terra, immobile. Ti sforzavi di chiudere gli occhi ma la sensazione di essere continuamente osservata non facilitava la situazione alquanto critica. Una promessa silenziosa però facevi a te stessa, anche se ti avesse piegata mai ti saresti spezzata, solo la morte avrebbe potuto portarti via la tua grande voglia di vivere. Saresti scappa tornando dalla tua famiglia.

Un contatto ti faceva ritornare al presente, dopo esserti promessa quello che lui non avrebbe mai saputo. Quel lui che adesso ti abbracciava schernendoti, quel lui che stava stabilendo un contatto per ferirti.

Spazio autrice:
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo. Ho voluto aggiornare oggi stesso per due volte in quanto domani non avrei potuto. Fatemi sapere se il capitolo era di vostro gradimento qui nei commenti e grazie di già per i commenti positivi che mi sono stati fatti e pensare che questa storia è appena incominciata! Ho voluto portare qui su Wattpad delle Darck stories in quanto ce ne sono veramente poche. Da Lively_Spirit è tutto.

Psychopathic || Jeff the Killer [Dark story]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora