Feelings

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Jane's pov

Lo odiavo, lo odiavo a morte. Avrei tanto voluto vedere quel suo sorriso scomparire per sempre dalla sua bocca, rendere i suoi occhi privi di vita, sentire il suo sangue bagnarmi tutta. Oh, che visione idilliaca sarebbe stata! La scorsa notte, purtroppo, non ero riuscita neanche a scalfirlo, ricevendo così una pugnalata alla spalla che ancora non riuscivo a muovere. Mi portavo la mano sana alla spalla, sibilando poi dal dolore al solo sfiorarla. Le garze che mi ero procurata da una casa disabitata nella quale ancora vivevo e mi nascondevo, ora erano tutte sporche di sangue secco e ancora fresco.

"Porca troia! Figlio di puttana, bastardo!" la rabbia mi ribolliva dentro, come un'immenso vulcano pronto ad esplodere. Mi alzavo traballando, prendevo la maschera poggiata per terra e la mettevo sul volto, il mio fido coltello sempre in mano. L'avrei trovato e glie l'avrei fatta pagare. L'avrei ucciso lentamente, torturandolo, ricordandogli tutto quello che aveva fatto, facendogli sentire tutto il dolore che io provavo. La solitudine, la completa solitudine, abbandonata a me stessa, il dolore di non aver più una famiglia, una madre che mi amava e un padre che mi proteggeva. Il dolore di non aver più la mia vita, la mia vecchia vita. Guardavo fuori dalla finestra un altro giorno, completamente indifferente e fredda. Dentro di me la rabbia montava sempre di più al ripensare agli avvenimenti, alla mia sconfitta. Un particolare però poi mi tornava in mente, c'eri tu, quella ragazza spaventata ma allo stesso tempo tenace, che dentro ai suoi occhi (c/o) ero riuscita a vedere una danzate determinazione nel sopravvivere, un fuoco guerriero che però, conoscendo Jeff, non sarebbe durato a lungo. Non sapevo il perché, ma la mia mente mi incitava ad ucciderlo anche per tenerti con me una volta lui morto. Si, ti avrei tenuta con me, saremmo andate d'accordo e tu mi avresti seguita ovunque andassi. Sghignazzai per poi ridere di gran gusto, al solo pensiero di non essere più sola e avere la tua compagnia e che molto presto saresti stata qui con me.

Jeff's pov

Guardavo la figura nuda affianco a me, ancora dormiente. Mi eccitai a guardarla e dovetti resistere dal stuprarla ancora e ancora e ancora. Certo, non era bella come me, io ero bellissimo, ma molto presto lo sarebbe diventata anche lei. Il giorno era ormai sorto e io, avrei trovato un'altra scusa per punirla in quel modo. Quando l'avevo stuprata per la prima volta, il desiderio di riprenderla era stato forte, cosa che con le altre mie vittime non era mai successo. Non sentivo nulla, lo facevo solo per calmare i miei istinti, per divertirmi, per distruggerle. Io non provavo pentimenti, né rimorso per quello che facevo, al contrario! Mi divertivo fino alla follia, nel vederle supplicare, chiedere aiuto, piangere e poi, quello che mi divertiva di più, era vedere i loro occhi spenti, così spenti da farle sembrare già morte. Con te invece, era diverso, bramavo il tuo corpo, sentivo un irrefrenabile bisogno di averti ancora. Mi avvicinavo a te, prendendoti il polso e scuotendoti rudemente. In fondo, sentivo soltanto attrazione fisica per te, nulla di più nulla di meno. Ti guardavo aprire prima lentamente e poi spalancare i tuoi occhi (c/o) in paura, allontanandoti poi da me quanto potevi, liberandoti anche dalla mia stretta. Io ti guardavo, rannicchiata sul materasso, che tentavo di coprirti con quella logora e sporca coperta.

Eri bella in questo stato, in questo stato  mi eccitavi più del dovuto. Ti guardavo grondante lussuria, come tu lo hai percepito e ti sei coperte il più possibile, abbassando lo sguardo.
"Ti è piaciuto il gioco di ieri sera non è vero ?" ridevo a crepapelle per la tua espressione, in quanto avevo alzato il volto e mi guardavi con dolore e shock messo insieme. Delle lacrime ti si formavano negli occhi, come potevo notare anche rabbia, rabbia diretta nei miei confronti. Mi arrestavo dal ridere, diventando mortalmente serio, gelida rabbia si insinuava nelle mie membra.
"Non guardarmi mai più così lurida cagna" ti prendevo per i capelli, tirandoti sotto di me "non hai ancora imparato dopo la punizione di ieri? Vedo subito di rimediare!"

Tu di dimenavi sotto al mio peso, l'odore della tua paura che permeava la stanza. Ti riprendevo contro la tua volontà, stuzzicandolo continuamente, passando più e più volte le dita sul mio marchio, impresso sulla tua pelle. Mi divertivo con il tuo corpo, giocavo con il tuo seno, aumentavo le spinte, ti schernivo mentre ti prendevo.

"B-basta... Ti-ti prego" ohh! Quale delizia erano le tue suppliche, ne volevo ancora.

"Ridillo, ridillo ancora" ti sussurravo all'orecchio mentre con la mia unghia ti riaprivo la cicatrice del mio marchio. Ora tu appartenenti a me e me soltanto. Tu ti dimenavi, non riuscendo ovviamente a liberarti dalla mia presa. Non ti avrei ancora lasciata andare, mi sarei divertito quanto e come lo dicevo io. Il tuo corpo per me era un'oblio, una tentazione che non volevo lasciar fuggire. Era diventato come una droga, più ti possedevo e più ti volevo. Le tue suppliche pure. Con quei pensieri intesta, mi staccavo velocemente da te, cosa mi stava succedendo? Non avrei dovuto provare tutta questa attrazione per una mia vittima. Me ne andai sbattendo la porta e lasciandoti li, violata, nuda e piangente. Presi i miei vestiti e mi recai nel bagno della baracca, dove fortunatamente l'acqua non mancava.

Spazio autrice:
Nuovo capitolo, nuovo scenario.
Spero che anche questo sia di vostro gradimento, quindi se è così o no, fatemelo sapere! Ci tengo a conoscere i vostri pareri. Ricordo inoltre che se trovate dei miei errori (grammaticali o anche la psicologia dei personaggi come Jeff o Jane) sono felicissima se me li fate notare, così che possa correggerli ^^.
Detto questo da Lively_Spirit è tutto.

Psychopathic || Jeff the Killer [Dark story]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora