capitolo quattro

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dopo alcune ore passate fuori con il bambino, torno a casa. 

-Mamma! papà! eccomi!- urlo appoggiando la borsa a terra. sento un brusio in salotto, e vado a controllare.  la mamma parla con due signori, mentre papà usa il computer , più freneticamente del solito. 

-mamma? cosa succede?- 

la mamma si gira e mi segno di andarmi a sedere. 

-Jesminda.. ti devo parlare. so che tu sai di vedere i fantasmi. ti abbiamo.. visto parlare con il figlio deceduto dei Martin. e che hai visto.. una signora.- spiega mamma. 

annuisco alle sue parole confusa e comincio a parlare - Con Charlie ,giocavo sempre da bambina. è sempre stato al mio fianco, non ho intenzione di lasciarlo , nemmeno se la sede intera stessa fosse ad ordinarmelo.- finisco duramente. 

mia madre sospira e mio padre alza gli occhi dal computer. 

-nessuno vuole dirti di stare lontano da lui, ma.. devi stare attenta a quella signora-

il mio sguardo rimane basso, ma appena mi risponde cosi, alzo gli occhi verso mia madre. l'ennesima persona che mi dice di stare attenta a quella persona. ma chi diavolo è? 

-si può sapere chi è? persino Charlie mi ha detto che non è buona. mi ha detto che vuole tornare a vivere.- spiego, guardando negli occhi la donna accanto a me. 

-è mia madre, tesoro. la mia vera madre. non Nora. sono alcuni anni che faccio ricerche, e ho scoperto che quella signora che solo noi possiamo vedere è lei.- la nonna? a quella notizia spalanco gli occhi. la nonna non potrebbe mai fare del male a noi.. o sbaglio? 

-non ci farebbe mai del male.- mormoro nervosamente.

ad un tratto la luce tremula, poi ritorna normale. 

tutti gli occhi sono fissi su di me, cosi arrossisco di colpo. perché mi guardano? borbotto qualche parola in imbarazzo , e poi mi alzo dal divano, andando in camera mia. 

apro il mio libro di folclore giapponese e comincio a girare le pagine. ho sempre adorato il soprannaturale leggendario. mi soffermo su una pagina.

  La yako o nogitsune (野狐 lett. "volpe di campo") nella mitologia e nel folklore giapponese è una volpe (kitsune) maligna e dispettosa, che si differenzia dalle benevoli zenko (善狐 lett. "volpi buone") per la sua natura maliziosa e malvagia  

tranne questo. 

giro di nuovo pagina e mi ritrovo la mia creatura preferita.

Kitsune (狐 ) è la parola giapponese per volpe. Le volpi sono un soggetto ricorrente e un elemento di particolare importanza nel folclore giapponese; . Secondo la mitologia  la volpe è un essere dotato di grande intelligenza, in grado di vivere a lungo e di sviluppare con l'età poteri sovrannaturali : il principale tra questi ultimi è l'abilità di cambiare aspetto ed , infatti esse appaiono spesso con l'aspetto di una bella donna. In alcuni racconti esse utilizzano queste abilità per ingannare il prossimo — come sovente avviene nel comune — mentre altri le ritraggono come guardiani benevoli, amiche, amanti e mogli. Più una kitsune è vecchia, saggia e potente, più code possiede, fino a un massimo di nove.  

sorrido e continuo a sfogliare, guardando le figure più impensabili, fino ad appoggiare la testa sul libro e lasciarmi cadere tra le braccia di Morfeo.

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