lui è qui con me. non mi ha abbandonata. ci sono anche i miei genitori, più preoccupati che mai e lo si vede dal viso di entrambi.
-ciao a tutti.- borbotto debolmente. gli occhi di Elias guizzano per la stanza, capendo che non siamo soli. gli sorrido per tranquillizzarlo, e penso di esserci riuscita.
-come stai Jes?- mi chiede lui accarezzandomi una mano.
-come se un jet fosse passato su di me. - rispondo sorridendo e poi poso lo sguardo su i miei genitori. -sto bene..davvero.-
non so se sto convincendo loro o me stessa.
le immagini del volto distorto della nonna si fanno spazio nella mia testa. la scuoto , per mandarle via, ma rimangono li come se fossero incollate.
guardo il mio corpo sotto le coperte. è pieno di lividi. di tagli.
lo odio. diciamo, che non mi è mai piaciuto, e ho sempre dato credito a coloro che mi dicevano ero troppo grassa, che il fatto di avere gli occhiali, mi rendeva stupida.
Io ho sempre pensato che essere una creatura sovrannaturale fosse orribile.
i ricordi distruggono sempre.
Il presente distrugge.
Il futuro ci tiene ancorati a nuove speranze.Guardo il viso di Elias distorto dalla preoccupazione e dal senso di colpa. Lo accarezzo lentamente. È cosi bello. E mio.
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Ghost
Fantasy*seguito di Riders on the storm* Pazzia, kitsune,nogitsune,amore. Amore,kitsune,nogitsune,pazzia. Quale può essere la vera sequenza che caratterizza la mia vita? Mia nonna mi ha attaccata, e da li, non sarò mai la stessa. Mai piú. O forse..