Il vento, soffiava leggero sulla pelle e passando tra le verdi foglie emetteva un leggero sibilo.
Il ragazzo dalla pelle scura si avvicinò velocemente alla ragazza dagli occhi color smeraldo.
"Heiji..." sussurrò la ragazza
"Shh, non parlare, non ci servono le parole per capirci" disse piano mettendogli le dita scure sulle labbra morbide di lei.
"Lo so, l'ho sempre saputo..." sorrise
"Ora però dammi quello che voglio, quello che vogliamo" aggiunse alzandosi sulle punte e facendo sfiorare i loro nasiLui sorrise e mentre una delicata foglia danzava leggiadra in aria cullata dal vento, ridusse la distanza tra le loro labbra e le unì in un bellissimo bacio.
Sorrisero insieme, staccandosi leggermente, ma proprio mentre stavano per riprendere....
Driiiiiin
"Ah dannazione! Questa stupida sveglia!" La ragazza dagli occhi color smeraldo si risvegliò e sbuffando, e maledì mentalmente l'oggetto che risiedeva guardingo sul comodino
Dopo poco, si alzò dal letto e si sedette comodamente sul tavolo dove avrebbe fatto colazione.
"Che strano però!" Pensò mentre si infilava in bocca qualcosa di dolce
"Non capisco proprio perché io l'abbia sognato! Quel rompiscatole, mi viene a rompere anche durante i sogni" sbuffò, ma appena ripensò a quello che era avvenuto nella sua fantasia, arrossì improvvisamente.Cercò di togliersi l'immagine di loro due che si baciavano mentre sibilava un leggero vento e finalmente riuscì ad uscire di casa.
Camminò a piedi per un po' quando ad un certo punto, vide lui, il più bel ragazzo della scuola, Hiroshi.
Si sentì impallidire per un attimo come se stesse per svenire, ma per fortuna il ragazzo se ne accorse e riuscì a prenderla in tempo.
"Ehi attenta!" Gli sorrise sfoderando i suoi 32 denti bianchi
Ora che lo guardava meglio, aveva scoperto che era davvero molto bello.
Aveva gli occhi color verde acqua, i capelli bruni tendenti al biondo e una muscolatura che avrebbe fatto invidia a qualsiasi ragazzo della sua età.
"Oii ci sei?" La richiamò alla realtà "Vuoi che chiami qualcuno?"
"E? O no no grazie" gli sorrise
"Ok..d'accordo. Vuoi che proseguiamo insieme? Giusto per evitare che ti faccia male" le propose spostando leggermente il ciuffo ribelle che gli era caduto sulla fronte
"Ok, grazie" accettò.
Dopo altri cinque minuti, arrivarono finalmente davanti al cancello della scuola, dove già alcuni studenti discutevano del più e del meno tra loro.
Lei non vedeva l'ora di andarsene, non che lui non fosse simpatico, anzi tutt'altro, ma si sentiva in imbarazzo a stare con lui, il più bello e figo della scuola.
"Ok, ora vado" le fece l'occhiolino il suo accompagnatore "Per qualsiasi evenienza fai un fischio" disse sfoderando il suo magnifico sorriso.
"D'accordo allora, ci vediamo" lo salutò imbarazzata portandosi una mano dietro i capelli.
Lui allora, avuta la conferma che poteva andare, si dileguò, raggiungendo i suoi amici.
"Ok..ora mi dici cosa ci facevi con quello" Heiji le posò una mano sulla spalla, facendole prendere uno spavento.
Lei si girò di scattò e trovandosi davanti il ragazzo del sogno, diventò improvvisamente tutta rossa.
"Heiji!" Sobbalzò
"Ti ho fatto una domanda: cosa diavolo ci faceva con te quel tipo!" Pronunciò serio stringendo i pugni
"Be..ecco..il fatto è che oggi sono quasi, quasi svenuta e allora, Hiroshi mi ha salvata.." disse abbassando lo sguardo
"Ah Hiroshi ti ha salvata? SALVATA? Tu non hai bisogno di essere salvata da uno come lui! Non potevi chiamare un'ambulanza? Oppure potevi chiamare qualcun'altro, no?" Riprese senza smettere di torturarsi la mani
A quel punto lei alzò la testa e infuriata lo guardò negli occhi, quegli occhi che le erano apparsi in sogno.
"Un'ambulanza? Ma tu sei MATTO! E poi chi dovevo chiamare, c'era solo lui!" Alcune lacrime iniziarono a pungerle gli occhi
"È evidente, che tu non ti preoccupì mai per me, se no saresti felice che qualcuno mi abbia soccorso" gli gridò a stretto contatto visivoStavolta fu lui che arrossì: quei fantastici occhi erano riuscito a calmarlo e solo il privilegio di poterli vederli così da vicino...gli facevano quell'effetto.
"Sei uno stupido!" Gli urlò facendosi sentire da tutti gli studenti che si trovavano nei paraggi.
Kazuha corse via in lacrime dentro la scuola e a passo svelto si infilò nel primo bagno che trovava.
Implacabili lacrime scendevano rapide sulle rosee guance di Kazuha.
"È solo uno stupido, e pensare che io lo pure sognato" singhiozzò appoggiandosi sulle ginocchia
"Kazuha! Ehi dove sei?" La richiamò una voce maschile
Lei veloce aprì la porta e aspettandosi davanti Heiji con delle scuse, rimase invece delusa dallo scoprire che in realtà quello che la chiamava non era lui, ma Hiroshi.
"Come sai il mio nome?" Domandò in preda a forti singhiozzi
"Appena sei scappata, Heiji ti ha chiamata a gran voce, senza però ottenere risposta" le spiegò
"Ah Heiji..." si illuminò leggermente spegnendosì però subito dopo
"Dai tranquilla..qua ora ci sono io" gli sorrise asciugandole le lacrime con il pollice
"Grazie" gli rispose guardondolo con gli occhi rossi dal pianto
"Grazie a te, per avermi fatto conoscere una ragazza splendida come te" la guardò dolcemente "Amici?" Le propose porgendole la mano
"Amici" disse contenta mentre gliela stringeva.
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N/ACiao a tutti! Ho deciso di scrivere questa fanfiction che parla interamente di Heiji e Kazuha ( come mi è stato consigliato da viol_loiv).
Ringrazio in anticipo chi la leggerà fin in fondo senza mai stancarsi.
Ricordatevi di votare, se vi è piaciuto il capitolo e di commentare scrivendo cosa ne pensate.
Detto ciò....
Alla prossima!
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Gli occhi del destino (Detective Conan)
FanfictionHeiji e Kazuha sono legati fin da quando sono nati da un'amicizia solida, che col passare del tempo si è trasformata in amore. Non tutto però va come previsto, infatti i due credendo di non essere ricambiati, cercano conforto in altre persone. Dopot...