La scoperta del sorriso

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Un soffio li separava e un soffio li teneva uniti.

Una manciata di secondi in più e forse sarebbe successo ciò che non doveva succedere.

"Kazuha!" Una voce maschile li interruppe e Heiji fece la sua comparsa con la fronte imperlata di sudore.

"H-heiji?" Le giancie già rosse di Kazuha, diventarono bordeaux quando i suoi occhi incontrarono quelli color mare.

"Che ci fai tu qui?" Domandò Hiroshi  arrabbiato più che mai

"Che ci fai TU qui?!" Rispose al tono minaccioso il ragazzo in piedi

"Ho accompagnato Kazuha in infermeria, tutto qui" alzò le spalle

"Io invece sono venuto per vedere come stava" incrociò le braccia portandole al petto.

"Ma non eri in classe?" Domandò la ragazza confusa

"Certo che no!"

"Eh allora perchè non sei venuto qui con Hiroshi?"

"Forse perchè QUALCUNO mi ha dato delle informazioni sbagliate" quasi urlò indicando l'altro ragazzo ancora seduto sul letto dove era straiata Kazuha.

"Spero che con qualcuno, non intendi me"

"Invece hai sperato male, con la parola qualcuno parlavo proprio di te"

"Di me?!" Si indicò Hiroshi offeso

"Esatto"

"Ti stai sbagliando, io ho solo portato qua Kazuha e ho detto chiaramente dove andavo per assisterla"

A quelle parole Heiji parve notare la strana vicinanza tra i due davanti a lui, perchè diventò tutto rosso e le sue mani reagirono velocemente: prese il colletto della camicia di Hiroshi e con violenza lo portò a un millemetro dalla faccia.

"TU NON DEVI PIÙ TOCCARLA HAI CAPITO?" gli urlò in faccia con tutta la rabbia che aveva in corpo

"E chi sei tu per impedirglielo?" Kazuha che era rimasta zitta durante il litigio era intervenuta lasciandoli spiazzati entrambi

"Come scusa?" Domandò Heiji

"Chi sei tu per impedirglielo?" Ripetè stavolta con meno decisione

"Io bhe sono...ecco sono..." quanto avrebbe desiderato dirle ''il tuo ragazzo''! Purtroppo per lui, non lo era e sconfitto decise di tacere

"Ecco non sei nessuno! Non sei nessuno per me!" Queste poche parole uscirono dalla bocca di Kazuha così prepotenti che per poco Heiji non la baciò per dimostrargli tutto ciò che provava per lei.

"Ah quindi per te non valgo nulla, sono entrato nella tua vita come un fulmine e come esso sparisco nell'oscurità? Non ti importa ciò che provo, ciò che penso? Ciò che vorrei darti ma che non ho ancora potuto darti? Non ti interessa proprio nulla? Io non  ci credo, io so che ti importa di me, so che mi ami ma che non vuoi dirlo, io ormai so tutto, pensi che non l'abbia capito?" Ciò fu quello che Kazuha sperò dicesse, ma che per sua sfortuna non si avverò.

"Scusa che hai detto?"

"Ho detto che me ne vado, che qua sono di troppo" sbuffò abbassando la maniglia per uscire, ma poi fermandosi all'istante "Tuttavia penso che tu abbia bisogno di stare un po' da sola, quindi caro Hiroshi ESCI!" Si girò di scatto indicando prima il ragazzo e poi la porta.

L'altro obbedì per ordine di Kazuha e uscì sbuffando.
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Ancora una volta, la campanella segnò la fine delle lezioni.

Gli occhi del destino (Detective Conan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora