Capitolo 7

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Cosa gli avrebbe detto adesso?

<<Io? Perchè dovrei saperne qualcosa?>> sussurrò lei.

<<Non lo so, magari perchè hai letto qualcosa. E subito dopo hai chiamato qualcuno.>> disse lui, con fare ovvio accarezzando il braccio della ragazza, procurandole la pelle d'oca.

<<Non ho chiamato nessuno.>> disse lei, mordendosi il labbro.

<<Quindi, se controllo le chiamate sul tuo telefono non trovo niente di compromettente. Non è vero?>> chiese lui, fissandola in modo truce.

<<N-no, certo che no.>> disse lei intimorita dallo sguardo fisso del ragazzo.

<<Dov'è il tuo cellulare?>> sussurrò lui, baciandole il lobo dell'orecchio.

<<...n-non lo so.>> disse, serrando gli occhi.

<<Non lo sai? O non me lo vuoi dire?>> accarezzò la coscia scoperta della mora, cominciando a salire sempre più su.

<<Non l-lo so.>>

<<Dimmelo.>> pizzicò la coscia di Svetlana.

La ragazza sussultò e serrò gli occhi.

<<Ho detto che non lo so.>> disse lei, guardandolo da sotto le ciglia folte.

<<D'accordo, dato che non me lo vuoi dire sarò costretto a tirartelo fuori con la violenza.>> disse il biondo alzandosi, facendo cadere Svetlana.

Justin andò ad aprire un cassetto, tirandone fuori una frusta color marrone.

Svetlana, alla vista di quell'arnese indietreggiò fino a toccare con la schiena il muro bianco.

<<Vieni qua. Mettiti in ginocchio.>> disse lui, puntano il pavimento davanti a lui.

La ragazza si alzò intimorita e si mise nella posizione detta.

<<Conta.>> disse Justin, colpendo il sedere della ragazza.

<<Uno.>> gridò, in preda al dolore.

<<Ancora.>>

<<Due.>> urlò, con voce spezzata dal bruciore.

<<Continua.>>

<<Tre.>> più che un urlo era un singhiozzo. Stava piangendo.

<<Avanti. Prima conti, prima finisci.>> disse, colpendola ancora una volta, facendo scoccare la frusta.

<<Quattro.>> la ragazza serrò gli occhi per evitare che altre lacrime fuoriuscissero.

<<Vai avanti.>> urlò lui.

<<Cinque.>>

<<Come mi eccita il tuo dolore.>> bofonchiò lui.

La ragazza cominciò a piangere ancora più forte.

<<Continua.>>

<<Sei.>> sussurrò.

<<Me lo dirai ora?>> disse lui, facendo scoccare la frusta sulla sua mano.

<<Ho già detto che non lo so.>> gemette.

Justin, si abbassò alla sua altezza e le prese i capelli, facendole tirare indietro la testa.

<<So che lo sai. Dimmelo. Oppure vuoi ancora un po' di frustate? Non ti sono bastate quelle di prima?>> mormorò lui, baciandole il collo scoperto.

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