Cosa gli avrebbe detto adesso?
<<Io? Perchè dovrei saperne qualcosa?>> sussurrò lei.
<<Non lo so, magari perchè hai letto qualcosa. E subito dopo hai chiamato qualcuno.>> disse lui, con fare ovvio accarezzando il braccio della ragazza, procurandole la pelle d'oca.
<<Non ho chiamato nessuno.>> disse lei, mordendosi il labbro.
<<Quindi, se controllo le chiamate sul tuo telefono non trovo niente di compromettente. Non è vero?>> chiese lui, fissandola in modo truce.
<<N-no, certo che no.>> disse lei intimorita dallo sguardo fisso del ragazzo.
<<Dov'è il tuo cellulare?>> sussurrò lui, baciandole il lobo dell'orecchio.
<<...n-non lo so.>> disse, serrando gli occhi.
<<Non lo sai? O non me lo vuoi dire?>> accarezzò la coscia scoperta della mora, cominciando a salire sempre più su.
<<Non l-lo so.>>
<<Dimmelo.>> pizzicò la coscia di Svetlana.
La ragazza sussultò e serrò gli occhi.
<<Ho detto che non lo so.>> disse lei, guardandolo da sotto le ciglia folte.
<<D'accordo, dato che non me lo vuoi dire sarò costretto a tirartelo fuori con la violenza.>> disse il biondo alzandosi, facendo cadere Svetlana.
Justin andò ad aprire un cassetto, tirandone fuori una frusta color marrone.
Svetlana, alla vista di quell'arnese indietreggiò fino a toccare con la schiena il muro bianco.
<<Vieni qua. Mettiti in ginocchio.>> disse lui, puntano il pavimento davanti a lui.
La ragazza si alzò intimorita e si mise nella posizione detta.
<<Conta.>> disse Justin, colpendo il sedere della ragazza.
<<Uno.>> gridò, in preda al dolore.
<<Ancora.>>
<<Due.>> urlò, con voce spezzata dal bruciore.
<<Continua.>>
<<Tre.>> più che un urlo era un singhiozzo. Stava piangendo.
<<Avanti. Prima conti, prima finisci.>> disse, colpendola ancora una volta, facendo scoccare la frusta.
<<Quattro.>> la ragazza serrò gli occhi per evitare che altre lacrime fuoriuscissero.
<<Vai avanti.>> urlò lui.
<<Cinque.>>
<<Come mi eccita il tuo dolore.>> bofonchiò lui.
La ragazza cominciò a piangere ancora più forte.
<<Continua.>>
<<Sei.>> sussurrò.
<<Me lo dirai ora?>> disse lui, facendo scoccare la frusta sulla sua mano.
<<Ho già detto che non lo so.>> gemette.
Justin, si abbassò alla sua altezza e le prese i capelli, facendole tirare indietro la testa.
<<So che lo sai. Dimmelo. Oppure vuoi ancora un po' di frustate? Non ti sono bastate quelle di prima?>> mormorò lui, baciandole il collo scoperto.
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Are you my spy?
FanfictionSvetlana, giovane spia dell'ADB. Obbligata a distruggere Bieber, Justin Bieber. Justin, giovane spacciatore e criminale conosciuto in tutta New York. Arriverà...